
(AGENPARL) – Sat 11 October 2025 *Cuperlo (Pd), Meloni incendiaria, aggredisce opposizioni paragonandola a terroristi*
“Ieri durante un comizio a Firenze davanti a una platea di sostenitori sbandieranti, la presidente del consiglio ha detto che la sinistra di casa nostra (saremmo anche noi) è peggio di Hamas. Per essere precisi ha detto “è più fondamentalista di Hamas”.
Tradotto: la più alta carica istituzionale di governo del nostro Paese, prigioniera di una retorica incendiaria, ha (spero metaforicamente) paragonato le forze che democraticamente e legittimamente si oppongono al suo governo ai metodi e alla cultura di un terrorismo che ammazza le persone. Una battuta infelice scappata per caso? Fosse pure così, c’è qualcosa di enorme contenuto non tanto “dentro”, ma “dietro” quell’aggressione. Qualcosa che ha a che vedere con la natura, la cultura, e in fondo anche lo stile di una leadership.
Ho conosciuto alcuni dei più grandi dirigenti storici della sinistra italiana. Li ascoltavo nelle conversazioni private e quando salivano su un palco davanti a piazze gremite. Erano uomini e donne che alle spalle avevano conosciuto le prove del regime più ostile, violento, repressivo.
C’era chi tra loro aveva vissuto il carcere, il confino, molti avevano visto cadere amici e compagni di lotta. Tutto questo si traduceva in una forma altissima di responsabilità nei confronti del ruolo che ricoprivano.
Potevano risultare severi, durissimi nei giudizi politici che solitamente accompagnavano con argomenti di merito, richiami al passato e al futuro. Ma una caratteristica avevano ed era la consapevolezza che il loro compito dinanzi a quelle piazze non era appiccare il fuoco, incendiare gli animi, aizzare con l’insulto un’indole violenta. Credetemi, perché ne sono stato testimone tante volte.
Erano capaci di prendere quelle piazze per mano, farle ragionare e condurle a un punto critico che misurava la realtà per com’era e la descriveva per come avrebbe dovuto e potuto essere. Non erano ministri, la maggior parte di loro non lo era mai stata e mai lo sarebbe divenuta. I loro titoli nascevano dalla militanza politica e dalla presenza nelle istituzioni. Ma tutto ciò li faceva essere a pieno titolo dei grandi, grandissimi, dirigenti politici e parte della migliore classe dirigente italiana.
Tutto ciò che la presidente del consiglio non è mai stata. Non è. E non sarà mai” così sui social il deputato democratico, Gianni Cuperlo.