
(AGENPARL) – Sat 11 October 2025 Inaugurata a Villa Altieri la mostra fotografica “Kuma- la Parola”, con scatti di quindici artisti dal Mali, tra cui il grande Malick Sidibé
Un incontro tra culture e popoli, momenti di vita e di storia catturati da scatti artistici: la Città metropolitana di Roma Capitale ha aperto le sale della splendida Villa Altieri a Roma per ospitare la mostra fotografica kuma (la Parola), un progetto di diplomazia culturale tra l’Africa, Roma e il Mondo, nell’ambito dell’Afrikindi International Festival.
L’inaugurazione è avvenuta ieri in presenza dell’Ambasciatore del Mali, S.E: Yacouba Diakite, della consigliera delegata alla Cultura Tiziana Biolghini, il direttore della 14esima edizione della Biennale di Bamako/ Rencontres de Bamako.
“Sono fotografie straordinarie, che raccontano la forza, la cultura, il dolore e la fatica di chi è arrivato qui in Italia attraversando il mare – ha detto Biolghini – . Sono qui anche in nome del sindaco Roberto Gualtieri per sottolineare che la città di Roma ha investito moltissimo a livello politico e sociale sull’intercultura e questo è un impegno che abbiamo preso all’inizio del mandato, che stiamo portando avanti con determinazione. Per oltre due anni abbiamo lavorato sui tavoli della convivenza per conoscere il valore delle culture e delle arti dei popoli che sono in Italia. Si tratta di 560mila cittadini che arrivano da molte nazioni. Sono italiani portatori di altre ricchezze che vogliamo conoscere e riconoscere. C’è solo un modo per sconfiggere il razzismo – ha concluso la consigliera -: l’integrazione”.
Diciotto gli artisti che mostrano volti che raccontano vite, sogni, fatiche, ma anche attimi di vita quotidiana.
Le foto sono esposte in tre sale, una delle quali dedicata agli scatti di Malick Sidibé, il grande fotografo malese, primo africano a vincere il Leone d’Oro alla Biennale delle Arti di Venezia, scomparso nel 2016. Sidibé tra gli anni Sessanta e Settanta realizzò molti ritratti nel suo studio ma catturò anche momenti della vita notturna a Makabo, la capitale del Mali, raccontando una società ben diversa dall’immaginario collettivo di chi non la conosceva: ” Gli europei credevano che vivessimo sugli alberi. Dalle mie foto – disse -si capisce invece che eravamo assolutamente à la page, proprio come gli occidentali”. Esposte anche le foto di Mohamed Keita, un giovane fotografo originario della Costa D’Avorio, che oggi vive e lavora a Roma, che racconta la città eterna con uno sguardo acuto che ha esposto con la mostra “Porto Roma” al Mattatoio, svelando il lato ambivalente della capitale, luogo di approdi e partenze, una fusion tra passato e presente.
La mostra è stata patrocinata dal Comune di Roma, Città Metropolitana di Roma Capitale e Regione Lazio e sarà visitabile fino al 29 ottobre.