
(AGENPARL) – Fri 10 October 2025 Ancona, 10 ottobre 2025
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE BAMBINE: CON FIDAPA DOMANI ALLE SCUOLE FAIANI SI COLTIVA “IL GIARDINO DEL RISPETTO” NEL SOLCO DELLA CARTA DEI DIRITTI DELLE BAMBINE
Partecipano l'Ufficio Scolastico Regionale e l’Amministrazione comunale
Con il progetto il “Giardino del Rispetto” la Fidapa- Sezione Riviera del Conero, presieduta da Francesca Porcedda, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, celebra la Giornata Internazionale della Bambine, che ricorre domani, 11 ottobre. Alla presenza degli assessori comunali alle Politiche Educative, Antonella Andreoli, e alla Famiglia, Orlanda Latini, domani mattina attorno alle ore 11:00 la classe I A della scuola Faiani metterà a dimora alcune piantine, un gesto simbolico per sottolineare che il rispetto va insegnato e coltivato fin da piccoli. Gli alunni porteranno poi a casa alcune piantine per per continuare a prendersene cura.
Saranno presenti i genitori ai quali verrà illustrata la Convenzione con l’Ufficio scolastico regionale che si ispira alla Carta dei Diritti delle Bambine, per sviluppare l’educazione al rispetto in tutte le scuole della regione. La referente del progetto per la Fidapa, Patrizia Bianchi, da anni impegnata per l’applicazione della Carta, coinvolgerà i bambini in un gioco da tavolo per sensibilizzare sul tema
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Giornata internazionale delle bambine – 11 ottobre
L’11 ottobre si celebra la Giornata internazionale delle bambine, istituita dalle Nazioni Unite per riconoscere i diritti delle bambine e delle adolescenti di tutto il mondo, promuoverne l’emancipazione e sensibilizzare sulle sfide che ancora limitano il loro pieno sviluppo.
“Ogni bambina del mondo merita pari opportunità e dignità.”
La versione originale della Carta dei Diritti della Bambina è stata presentata ed approvata durante il Congresso della BPW Europa, tenutosi a Reykjavik nel 1997, a seguito di un seminario tenuto da Janice Brancroft sul tema "Il futuro della bambina in Europa".
E’ un documento unico nel panorama della cultura di genere, redatto dalla BPW Europa a seguito della drammatica condizione femminile denunciata a Pechino nella Conferenza mondiale sulle donne del 1995.
Ispirata alla Convenzione ONU sui Diritti del fanciullo del 1989, a differenza e ad integrazione di questa, che pone sullo stesso piano i due generi, la Carta dei diritti della Bambina li distingue in termini di caratteristiche e bisogni, avuto riguardo alle diverse connotazioni fisiche ed emozionali.
Il Comitato di Coordinamento Europeo interessa tutte le Federazioni e I Club europei della BPW a diffondere questa Carta, principalmente nei Paesi coinvolti nel problema delle donne rifugiate. BPW INTERNATIONAL Business & Professional Women BPW Europe.
La nuova Carta dei Diritti della Bambina
Ogni bambina ha diritto a
Articolo 1
Di essere protetta e trattata con giustizia dalla famiglia, dalla scuola, dai datori di lavoro anche in relazione alle esigenze genitoriali, dai servizi sociali, sanitari e dalla comunità.
Articolo 2
Di essere tutelata da ogni forma di violenza fisica o psicologica, sfruttamento, abusi sessuali e dalla imposizione di pratiche culturali che ne compromettano l’equilibrio psico-fisico.
Articolo 3
Di beneficiare di una giusta condivisione di tutte le risorse sociali e di poter accedere in presenza di disabilità a forme di sostegno specificamente previste.
Articolo 4
Di essere trattata con i pieni diritti della persona dalla legge e dagli organismi sociali.
Articolo 5
Di ricevere una idonea istruzione in materia di economia e di politica che le consenta di crescere come cittadina consapevole.
Articolo 6
Di ricevere informazioni ed educazione su tutti gli aspetti della salute, inclusi quelli sessuali e riproduttivi, con particolare riguardo alla medicina di genere per le esigenze proprie dell’infanzia e dell’adolescenza femminile.
Articolo 7
Di beneficiare nella pubertà del sostegno positivo da parte della famiglia, della scuola e dei servizi socio-sanitari per poter affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi tipici di questo periodo.Articolo 8
Di apparire nelle statistiche ufficiali in dati disaggregati per genere ed età.
Articolo 9
Di non essere bersaglio, né tanto meno strumento, di pubblicità per l’apologia di tabacco, alcol, sostanze nocive in genere e di ogni altra campagna di immagine lesiva della sua dignità.