
(AGENPARL) – Fri 10 October 2025 Passariano di Codroipo, 10 ott – “L’inaugurazione di questa
mostra ? la fine di un percorso durato due anni e mezzo e i
risultati gi? ci confortano, non solo per l’interesse della
critica e della stampa, che hanno tributato recensioni positive,
ma anche per i dati delle prevendite che registrano pi? di 10.000
biglietti gi? venduti per i prossimi giorni: un risultato di
soddisfazione per quella che ? sicuramente la mostra pi?
importante e pi? complessa che sia mai stata realizzata dalla
Regione autonoma Friuli Venezia Giulia”.
Lo ha reso noto il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con
delega alla Cultura Mario Anzil all’inaugurazione della mostra
“Confini da Gauguin a Hopper. Canto con variazioni” che si apre
oggi a Villa Manin di Passariano con 130 opere tra dipinti e
lavori su carta provenienti da importanti musei europei e
statunitensi e collezioni private che esplorano il concetto di
confine come spazio fisico, interiore, simbolico e spirituale, in
pittura tra Ottocento e Novecento.
Anzil, che ? intervenuto alla presenza anche dell’assessore
regionale al Patrimonio Sebastiano Callari, ha ringraziato
proprio la Direzione Patrimonio per aver permesso la
realizzazione del restauro dell’esedra della villa con
“un’efficienza con cui si ? dato riscatto all’ente pubblico, che
negli anni 90 lo aveva iniziato e poi l’aveva abbandonato,
consegnando i lavori in tempi veramente strettissimi”.
“A mia memoria ? un caso unico nella storia d’Italia di opera
pubblica cos? imponente, anche per gli importi che sono stati
investiti, realizzata in cos? poco tempo: oggi gli spazi
rinnovati sono cos? all’avanguardia da non avere eguali in
regione e forse neanche in Italia per ospitare questo genere di
opere d’arte: la nostra intenzione – ha dichiarato Anzil – ?
quella di proseguire in futuro con altre produzioni culturali,
continuando a volare alto”.
Anzil ha ribadito come “la Regione abbia deciso di investire
prioritariamente nella cultura con la convinzione che sia uno
straordinario strumento per contribuire a creare luoghi dove sia
pi? bello vivere: lo possiamo fare perch? esiste nella nostra
regione una rete di operatori culturali di straordinario valore
che permette di trasformare queste risorse in investimenti che
hanno poi delle ricadute positive”.
Il vicegovernatore ha rivendicato come “ora si comincino a vedere
anche i risultati di questa strategia che vuole far diventare il
Friuli Venezia Giulia una regione bandiera della cultura: siamo
quest’anno Capitale europea della cultura e nel 2027 Pordenone
sar? Capitale italiana della cultura e questo binomio delle
capitali ? un risultato senza precedenti in Italia”.
Anzil ha reso noto nell’occasione che la Regione “? stata
contattata dal Ministro della Cultura degli Emirati Arabi Uniti,
incuriosito dalla diversit? culturale di questa piccola regione e
desideroso di capire quale sia il segreto di questo piccolo
rompendo l’universo cos? vivace nel campo culturale”.
Per Villa Manin, appena riconosciuta dal Ministero della Cultura
italiano come residenza ufficiale nel campo del teatro, della
musica e della danza, la Regione ha come obiettivo di farla
diventare polo di eccellenza di formazione culturale ma anche
produzione oltre che naturalmente di esposizione.
Anzil ha ringraziato il curatore della mostra, Marco Goldin, “per
il sogno che ha avuto, per la capacit? di immaginare delle
produzioni culturali di questo spessore, ma anche e soprattutto
per la capacit? di trasformare questi sogni in realt?” e ha
ricordato anche l’apporto della Direzione Infrastrutture che ha
permesso di fare partire da domani 12 corse del trasporto
pubblico locale “che collegheranno Villa Manin, sette giorni su
sette, permettendo ai visitatori che vengano anche da molto
lontano di arrivare un po’ pi? agevolmente in questi luoghi”.
A margine dell’inaugurazione, coordinata dalla direttrice
generale dell’Ente regionale per il Patrimonio culturale del
Friuli Venezia Giulia-Erpac, e a cui sono intervenuti il sindaco
di Codroipo Guido Nardini e il curatore Goldin, Sebastiano
Callari ha commentato che “quando in un territorio come questo si
accoppia la parola ‘confini’ con la bellezza, di fatto, i confini
si superano: il confine ? sempre stato visto come una parola
divisiva, ma con questa mostra la regione, che in questo momento
vive la Capitale europea della cultura, vuole dimostrare che
questo concetto pu? essere l’espressione di una cultura e di
un’identit? che va oltre i confini geografici o naturali per
divenire luogo di confronto. E’ un momento molto bello per tutta
la Regione e non vediamo l’ora di vedere questi grandi opere
testimonianza di una bellezza straordinaria”.
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