
(AGENPARL) – Thu 09 October 2025 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 09/10/2025, ore 16:25
Nota ai media!
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I lavori del plenum vengono trasmessi in diretta sulla homepage http://www.consiglio-bz.org e sul canale YouTube del Consiglio provinciale. Su quest’ultimo è possibile interrompere lo streaming per rivedere i passaggi precedenti, in caso di interesse a specifici interventi. Alla pagina web http://www.consiglio-bz.org/it/filmati-delle-sedute-del-consiglio è disponibile invece, di norma dal giorno successivo alle riprese, una riproduzione strutturata delle stesse, con la possibilità di cercare e selezionare la discussione su un determinato atto e gli interventi dei singoli consiglieri/delle singole consigliere.
Consiglio
Lavori consiglio: Variazioni al bilancio 2025-2027
**La presentazione e la discussione generale del dlp 52/25 di iniziativa della Giunta (pres. Kompatscher).** È cominciato questo pomeriggio, in Consiglio provinciale a Bolzano, nell’ambito del tempo riservato alla maggioranza, l’esame del Variazioni al bilancio di previsione della Provincia autonoma di Bolzano 2025-2027 e altre disposizioni (presentato dalla Giunta provinciale su proposta del presidente della Provincia Arno Kompatscher), che dispone le ultime riallocazioni dell’attuale esercizio finanziario con l’obiettivo di utilizzare le risorse disponibili. riallocazioni effettuate con la presente variazione di bilancio.
Come spiegato dal presidente della Provincia Arno Kompatscher, in ottobre è chiaro che in certi settori ci vogliono più risorse mentre in altre ci sono stati risparmi: in tutto si tratta di 85,3 milioni che si è potuto “rastrellare”, perché non se ne aveva bisogno. A fronte di un bilancio di 9 miliardi non sono tantissimi. I risparmi riguardano 1,132 mio. restituiti dal Consiglio, un importo di 27 milioni che tornano dal contributo per la finanza pubblica, perché la regione paga un po’ di più, 6,5 milioni che provengono dalla contrattazione collettiva e di cui non si è avuto bisogno, per via di una dotazione consistente, 17 milioni dal fondo collettivo di copertura delle spese legate a nuove misure legislative, di cui non si è avuto bisogno, 5 milioni di spese non sostenute nel settore dello Sport, 1,87 milioni dal Dipartimento per lo sviluppo economico e 14,5 dalla Ripartizione sociale, assegnati per un errore contabile, 12, 2 milioni dal fondo di riserva per le spese impreviste. Sarano utilizzati così: 8,5 mio. per l’agenzia di protezione civile per nuove infrastrutture e progetti, 20 milioni per il fondo immobiliare dell’Euregio Plus per la valorizzazione di immobili pubblici, 27,6 milioni per la ristrutturazione di edifici + con misure di efficientamento energetico, 4,5 milioni per accantonamenti relativi alle accise che poi saranno da restituire allo stato, 3 milioni di assegnazioni ai Comuni per le tariffe dell’acqua, 1 milione per l’Agenzia per l’ambiente e il clima, 20 milioni per finanziare l’Agenzia per lo sviluppo sociale e l’economia, che permetterá di mettere a disposizione 20 milioni in meno l’anno prossimo. Ci sono inoltre poche nuove entrate, per 2,1 milioni da adeguamenti di capitoli vincolati; verranno modificati i capitoli per la contrattazione collettiva, ci sarà un adeguamento per le RSA con aumento delle tariffe dei posti letto. In seguito a segnalazione arrivata dalla Corte dei Conti sull’efficienza del contratto collettivo per il personale provinciale, 1,4 mio vanno iscritti nuovamente nel fondo per la contrattazione collettiva.
L’ass. Christian Bianchi ha fatto riferimento al progetto building innovation, con 27 milioni, evidenziando che a gennaio era stato sottoscritto un contratto che dá la possibilità, secondo una gara con progetto PPP, di riqualificare circa 25 fabbricati della Provincia, tra cui per esempio, a Bolzano, diversi Palazzi provinciali, l’Intendenza scolastica ladina, alcune scuole; a Merano il Centro scolastico Gandhi, a Bressanone l’Istituto Hellenstainer, a Brunico il centro scolastico Cantore e le scuole professionali. Lo scopo è di rendere i fabbricati a bassissimo consumo di energia; tutti gli interventi sono stati inseriti in una gara, assegnata alla societá nazionale Engie; sono previste una fase di ristrutturazione e una di gestione per 20 anni, con un investimento di 56 milioni da parte del concessionario, più la fornitura di tutto il necessario per 20 anni, con investimento provinciale a canone annuale. Il bando contiene anche la possibilità di migliorie con ulteriore finanziamento, e i fondi messi oggi a bilancio hanno questo scopo. Il pacchetto dà anche la possibilità di inserire ulteriori 10 fabbricati: a Merano è stata inserita la palestra dello School Village. Si mira a ridurre i consumi, e quindi i costi di gestione e l’inquinamento. In quanto al fondo immobiliare dell’Euregio Plus, cui saranno aggiunti 20 milioni da parte del Ministero alle Infrastrutture attraverso INAIL, vi saranno inseriti gli immobili di proprietà della Provincia che si intende valorizzare. L’iniziativa, cui parteciperanno investitori istituzionali come PensPlan, sarà estesa anche ai Comuni, per supportare operazioni immobiliari senza lavorare sempre sul bilancio. A livello nazionale i Fondi immobiliari sono molti, e il vantaggio è che gli investitori istituzionali investono sul mercato locale piuttosto che altrove.
Su richiesta di Brigitte Foppa (Gruppo verde), gli assessori hanno illustrato gli articoli aggiuntivi del disegno di legge.
L’ass Luis Walcher ha chiarito l’articolo 5 bis, relativo all’impugnazione da parte del Consiglio dei Ministri di un articolo sugli affittacamere, e il compromesso trovato con il Ministero: “L’obiettivo è di tutelare lo spazio abitativo dei residenti; si propone che l’affitto di camere può riguardare al massimo 8 camere o 5 appartamenti”. Viene inoltre stralciato un comma e si procede a un adeguamento: l’attività viene vietata dal sindaco se i locali non sono in stato adeguato e si introduce una norma retroattiva”. L’articolo 5 quater riguarda la caccia, e contiene un adeguamento tecnico per introdurre il parere obbligatorio dell’ISPRA.
In merito all’articolo 5, l’ass. Ulli Mair ha fatto riferimento a modifiche relative ai mutui agevolati, al fine di chiarimenti, al fine di chiarire che gli interventi comprendono anche il recupero; il comma 2 riguarda il fatto che i contributi vengano messi a disposizione direttamente ai beneficiari di mutui. L’ass. Rosmarie Pamer si è riferita all’art. 4, che riguarda le attività che possono svolgere gli enti del terzo settore iscritte all’elenco provinciale, esentate dall’IRES, l’altro comma riguarda gli aumenti di patrimonio. L’ass Peter Brunner ha fatto riferimento al 5 quinques, che contiene una correzione linguistica, al 5 octies che porta delle modifiche relative all’utilizzo di acqua minerale per imbottigliamento, che erano antiquate, al 5 novies che riguarda il servizio pubblico di distribuzione di gas naturale, che i comuni possono affidare a un concessionario: viene introdotta una data generica su indicazione del Ministero. Il presidente Arno Kompatscher ha presentato il 5 sexies che interviene sulla disciplina degli appalti pubblici e la procedura digitale, e comprende un compromesso con il Ministero in attesa del completamento della Riforma dell’Autonomia. L’articolo 5 septies riguarda UniBZ, di cui viene garantita l’indipendenza con nuova formulazione
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha inaugurato la discussione generale ponendo una domanda su come vengono considerati gli immobili di proprietà delle associazioni utilizzati a fini produttivi e una sulla possibiitá di disporre dei mezzi per possibili interventi per evitare inondazioni nel comune di Val di Vizze.
Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha fatto riferimento agli 1,5 milioni restituiti dal Consiglio provinciale, segnalando che potrebbero essere usati per intervenire per esempio per sanare gli ultimi piani della sede consiliare, promuovere degli studi, oppure per iniziative di cui si sarebbe potuto chiedere ai capigruppo. Il presidente si sarebbe potuto confrontare con loro al proposito. Ha poi fatto riferimento alla riforma degli affittacamere e alle contrattazioni collettive, chiedendo se è vero quanto si apprende dai media, ovvero che non ci si siede a un tavolo di trattativa con i docenti finché continuano le proteste: sarebbe un bruttissimo segnale.
Paul Köllensperger (Team K) ha evidenziato che le versioni del disegno di legge si modificano dalla presentazione., alla commissione legislativa all’aula. Ha poi sottolineato i fondi per 35 milioni che vengono dalla regione e quelli per il fondo immobiliare, e apprezzato che i fondi PensPlan tornino all’economia locale. Il fondo di raccolta per la copertura delle spese legate a nuove leggi non è chiaro, per l’ASSE non si conosce la destinazione (il pres. Kompatscher ha riferito di risparmio edilizio, NdA), Si è stupito della norma retroattiva relativa agli affittacamere, stupendosi che non sia stata impugnata, e rilevando che non c’è piú il criterio della residenza.
Maria Elisabeth Rieder (Team K) ha segnalato che le case di riposo devono coprire una parte di adeguamento all’inflazione, prima dell’adeguamento delle tariffe dal 2026. In alcune case di riposo si è già proceduto, nei prossimi tempi procederanno tutte. per molte famiglie coprire queste spese è difficile, bisogna spiegare che gran parte dell’aumento sarà coperto dalla Provincia. ha quindi fatto riferimento ai titoli sui media relativi alla contrattazione collettiva, segnalando che le persone sono davvero stufe e non si fidano più, stanti anche i molti ritardi degli ultimi anni. Anni fa una situazione simile riguardava i medici, che quindi smisero di fare straordinari: entro un mese il contratto fu firmato. Ha quindi proposto di mettersi a tavolino con i sindacati per concludere la negoziazione entro gennaio, a quel punto la protesta si fermerà: dire “non negozio più” non è corretto.
Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha fatto riferimento agli affitti brevi (art. 5 bis) ricordando che la legge provinciale aveva previsto restrizioni, ritenute non rispettose delle competenze dalla corte costituzionale: “La provincia avrebbe dovuto piuttosto difendere la propria norma, perché così si diminuisce ulteriormente lo spazio abitativo”. In quanto alle contrattazioni collettive, si potrebbe ridurre l’apparato amministrativo.
Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha fatto riferimento all’articolo di giornale in base al quale il presidente non intende più contrattare, e chiesto a Kompatscher di spiegare come stanno le cose: in tre – anche Rieder e Leiter Reber – hanno capito la stessa cosa, mentre il presidente fa cenno che non è così. Ha chiesto poi a Mair come mai non si è proceduto con interventi in ambito di edilizia abitativa, essendo rimasti dei fondi disponibili, e a Walcher ha ricordato i moniti fatti già in commissione legislativa riguardo gli affittacamere: in questo settore ci vuole chiarezza, senza colpire le persone che hanno ereditato un unico alloggio di cui hanno bisogno pochi mesi l’anno.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha ribadito che il messaggio alle parti sociali era che si sarebbe proceduto a contrattazione solo alla fine delle proteste: bisogna pensare anche a cosa significa questo per gli alunni, e considerare anche le condizioni di lavoro degli insegnanti – non si tratta esclusivamente di soldi. Bisogna inoltre aggiornare l’amministrazione: ci sono persone che si occupano solo di un timbro, mentre persone che lavorano non vengono pagate abbastanza. In Austria la contrattazione collettiva è stata conclusa, ma il governo ha deciso di non applicarlo: anche questo mina la fiducia. Ci vogliono soluzioni per gli insegnanti e per l’Azienda sanitaria, affinché i professionisti non vadano all’estero dove ci sono stipendi migliori, mentre si investe molto nel cemento. Maggiore riconoscimento va dato al lavoro degli insegnanti; stupisce i cittadini che ci sia un bilancio da record ma manchino i fondi per soluzioni concrete, anche riguardanti i costi dell’abitare e il costo della vita. La politica deve investire nel sociale, pagare stipendi equi e trasmettere i valori democratici: questa mattina in aula una consigliera si era stupita che la Francia andasse verso l’estrema destra, come se questo non fosse legittimo. Nel 2026 le classi non verranno più in consiglio: questo dispiace perché perderanno informazioni importanti sulla democrazia e il consiglio: il surplus di bilancio potrebbe essere utilizzato epr un laboratorio di democrazia per i giovani, altrimenti gli elettori di domani non avranno le competenze necessarie. A volte è meglio parlare ai diretti interessati senza passare per i media: non partecipare non risolve nulla.
Il presidente del Consiglio Arnold Schuler ha spiegato che dell’avanzo amministrativo si è discusso nell’ambito dell’approvazione del rendiconto: esso viene restituito, e questa è una situazione paradossale, ma va ricordato che l’edificio non appartiene al consiglio e quindi non si può investire in esso. Si sta procedendo a istituire l’ufficio per la formazione politica, e se ne parlerà con i capigruppo.
Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha chiarito che non è possibile il richiesto intervento a Vizze, ma si segue la questione, e ha segnalato l’interesse per gli investimenti da parte non solo di PensPlan ma anche di altri istituti. I mezzi finanziari per l’edilizia non erano a bilancio, ma sono ulteriori mezzi disponibili ora. Anche nelle professioni infermieristiche ci saranno adeguamenti degli stipendi, in atto per chi lavora 38 €/settimana, inoltre sono stati assunti altri 100 infermieri: nella sanità si fa già quanto richiesto da Knoll; sia qui che nel sociale ci sono maggiori spese per via degli aumenti stipendiali. In quanto alle case di riposo, il 90% è coperto dalla Provincia, ma è previsto anche il contributo delle famiglie, con i Comuni che intervengono per chi non se lo può permettere. Il malcontento degli insegnanti è comprensibile, perché la situazione non è migliorata negli ultimi decenni e la professione è diventata più complessa, ma a fronte del blocco delle contrattazioni dal 2016, dell’aumento dell’inflazione, della pandemia,sono stati poi fatti i contratti di intercomparto e messi a disposizione 850 milioni per le contrattazioni collettive, con somme versate per gli anni 22-24, e un aumento strutturale a partire dal gennaio 25. Anche gli aumenti sono inseriti nel programma di governo, e si intende negoziare anche riguardo all’inflazione, per prevedere anticipi. Si interviene anche per garantire piú risorse umane per l’integrazione, come messo per iscritto, poi è stato aggiunto l’importo di 110 milioni: la Provincia si è impegnata tanto, e ora mette per iscritto gli aumenti strutturali, ma mentre si sta al tavolo delle trattative non si possono avviare contenziosi. Non si tratta certo di un ricatto, perché non si può fare più di quello che effettivamente si sta facendo.
Gli assessori hanno poi fatto ulteriori chiarimenti sugli effetti sul pagamento IRES dell’inserimento nell’elenco provinciale delle associazioni di volontariato (Pamer), la disciplina degli affittacamere, per le quali lo Stato non voleva limiti, e la fiducia nel funzionamento delle misure assunte per limitare il fenomeno (Walcher), i 17 milioni nell’edilizia abitativa, non utilizzati perché alcune misure verranno avviate solo nel 2026 ma andati a prefinanziare il modello del risparmio casa (Mair).
Su richiesta del capogruppo SVP Harald Stauder, la seduta è stata quindi interrotta per valutare gli ordini del giorno. **MC**
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