
(AGENPARL) – Thu 09 October 2025 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 09/10/2025, ore 13:07
Nota ai media!
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I lavori del plenum vengono trasmessi in diretta sulla homepage http://www.consiglio-bz.org e sul canale YouTube del Consiglio provinciale. Su quest’ultimo è possibile interrompere lo streaming per rivedere i passaggi precedenti, in caso di interesse a specifici interventi. Alla pagina web http://www.consiglio-bz.org/it/filmati-delle-sedute-del-consiglio è disponibile invece, di norma dal giorno successivo alle riprese, una riproduzione strutturata delle stesse, con la possibilità di cercare e selezionare la discussione su un determinato atto e gli interventi dei singoli consiglieri/delle singole consigliere.
Consiglio
Lavori Consiglio: Democrazia diretta 3
**L’ultima parte, per questa sessione, della discussione sui disegni di legge sovrapartitici con prima firma di Gruppo verde e Team K. Dalle 14.30 l’esame dlele proposte della maggioranza. ** Nell’ambito della discussione generale dei due disegni di legge provinciale Modifiche alla legge provinciale 3 dicembre 2018, n. 22, “Democrazia diretta, partecipazione e formazione politica”, riguardo all’ammissibilità delle richieste di referendum sulle leggi sulla forma di governo ai sensi dell’articolo 47 dello Statuto di autonomia, e alla nuova composizione della Commissione per i procedimenti referendari (presentato dai conss. Foppa, Ploner A., Oberkofler, Rohrer, Köllensperger, Rieder, Ploner F., Mair, Atz Tammerle, Rabensteiner, Knoll, Wirth Anderlan, Zimmerhofer e Colli), e Modifiche alla legge provinciale 3 dicembre 2018, n. 22, “Democrazia diretta, partecipazione e formazione politica”: semplificazione della raccolta delle firme e introduzione di un sistema online per la loro consegna (presentato dai conss. Ploner A., Foppa, Köllensperger, Oberkofler, Rieder, Mair, Ploner F., Rohrer, Leiter Reber, Atz Tammerle, Rabensteiner, Knoll, Wirth Anderlan, Zimmerhofer, Repetto e Colli), l’ass. Rosmarie Pamer (SVP), dai banchi dei consiglieri, ha rilevato che anche molti rappresentanti SVP sono sostenitori della partecipazione, come ha dimostrato anche l’esperienza della consultazione a Ultimo. Anche a livello comunale e vengono portate avanti tante iniziative, ma se nel disegno di legge, come dicono i tecnici, si sono lacune ed elementi di anticostituzionalità, non si può fare finta di niente. La SVP è per la raccolta delle firme digitali, ma l’articolo in questione è piuttosto magro, e non chiarisce le modalità. Non si può paragonare il numero di firme necessarie a quello dei click a un singolo post. Un ruolo centrale ha la formazione politica, che va avviata precocemente. Un altro punto importante è la trasparenza, così come conquistare la fiducia delle persone, elemento importante per contrastare la diffidenza verso la politica. Importante è chiedersi come aumentare l’interesse dei giovani per la politica, anche a livello locale: i Comuni possono fare molto. La legge in esame contiene dei difetti giuridici: lei fa appello ad approfondire queste criticità, per ripresentare la proposta in un secondo momento, anche con regole chiare rispetto alle firme digitali.
Sandro Repetto (Partito Democratico) ha citato l’articolo 3 della costituzione, secondo cui la sovranità appartiene al popolo, che si dipana nell’articolo 71 sull’iniziativa popolare, nell’articolo 75 sul referendum abrogativo, nell’articolo 138 sul referendum costituzionale e nell’articolo 132 sul referendum territoriale. Referendum che hanno fatto la storia dell’Italia sono nati da una spinta legata al fatto che il Paese era bloccato politicamente, e hanno comportato uno sblocco del sistema politico. è proprio questo valore di sblocco il significato del referendum.. Aveva promosso i disegni di legge con la condizione che fosse promossa la partecipazione e che questa strada fosse affrontata senza dimenticare il ruolo dei rappresentanti eletti. I cittadini devono essere stimolati e coinvolti, senza limitarsi a considerare le percentuali. I giovani rispondono a un certo tipo di sollecitazione che risveglia la loro passione, e la democrazia diretta può andare in questa direzione. Il consigliere ha quindi ricordato il referendum consultivo su piazza della pace, quello sul Waltherpark, e quello sul tram, quando la cittá di Bolzano diede ai cittadini la parola su tre scelte fondamentali, accettando il relativo risultato: il cittadino, se c’è una forte riflessione su determinati temi, partecipa, il,che dimostra l’importanza della democrazia diretta all’interno di un sistema organizzato democratico. Con i due disegni di legge, le opposizioni di allora avevano voluto dare un segnale compatto, e il Partito democratico continua a sostenerli, perché la gente deve sapere di avere la possibilitá di incidere sulla vita quotidiana.
L’ass. Daniel Alfreider (SVP), dal banco dei consiglieri, ha ricordato le molte iniziative anche a livello europeo, compreso il Minority Safe Pack. A prescindere dal relativo processo decisionale, sarà importantissimo che vengano informati bene i cittadini, ma troppo spesso questi meccanismi della democratica diretta, se non gestiti bene, comportano dei conflitti, e ne è un esempio il referendum su piazza della Pace. Il suo appello è quindi a tenere conto della funzionalità operativa e a evitare di produrre uno strumento di decisione, da utilizzare per proprie posizioni molto forti, contro altre. Nell’ambito della modalità ci sono esempi positivi a livello comunale. Importante è che lo strumento non venga utilizzato per bloccare progetti, che già ora è difficile portare avanti: bisogna invece utilizzarlo per coinvolgere le persone nel processo decisionale. Nei Grigioni, le condizioni quadro sono molto diverse: per esempio, in merito all’obiettivo di togliere mezzi pesanti dalle strade, ai cittadini è stato detto che se volevano la galleria del S. Gottardo avrebbero dovuto pagare più tasse, e ha vinto il sì – questo non sarebbe mai successo qui, dove c’è una comprensione molto diversa degli strumenti di democrazia diretta. In quanto al Minority Safe Pack, è stato raggiunto il quorum, a livello italiano e in altri 7 stati europei: dopodiché, la Commissione Europea non ha voluto portare avanti – un segnale negativo. Questo è un esempio che indica come sia necessario correggere alcuni aspetti dei disegni di legge in esame. Lo strumento della democrazia diretta deve servire per un maggiore coinvolgimento, non per bloccare procedure amministrative o provocare ulteriori ritardi. Ha ricordato poi l’esperienza della scuola paritetica trilingue, cui tante persone erano contrarie: se ci fosse stato un referendum la scuola ladina non sarebbe nella situazione attuale.
Harald Stauder (SVP) ha fatto riferimento ai tanti esempi costruttivi riportati nei precedenti interventi, aggiungendo però che tanti progetti forse non sarebbero stati realizzati se ci fosse stato un referendum in merito, per via delle criticità esistenti. Respingendo l’accusa che a SVP avrebbe tradito la popolazione, ha apprezzato che si fosse tornati a questioni concrete; ha aggiunto che la democrazia diretta e quella indiretta non si escludono, e che in Germania l’esperienza di Weimar ha fatto ritenere più opportuno puntare al parlamentarismo – non c’è solo l’esperienza della Svizzera. Come SVP si desidera uno strumento che garantisca i cittadini di tutti i gruppi linguistici, come sollevato già in commissione legislativa, e si considera anche il ruolo dei media. Importante è mantenere il contatto con la popolazione e intervenire prima che ci siano iniziative per promuovere interventi che non sono stati portati avanti in modo diverso. La democrazia diretta porta a maggiore partecipazione di cittadini, è vero, ma ci sono elezioni a intervalli regolari – comprese le elezioni europee e comunali, non solo ogni 5 anni: la volontà del popolo si esprime anche senza necessità di un referendum. In quanto a formazione politica e sensibilizzazione, il referendum richiede una discussione intensa, che può portare anche a ulteriori scissioni. In quanto alla citata funzione correttiva rispetto alla politica, va ricordato che esiste anche nella democrazia rappresentativa, in presenza di 14 gruppi consiliari diversi. Bisogna poi fare attenzione a un’eccessiva emotività nella discussione. le posizioni sono diverse, ma quello che unisce tutti è la volontà di avvicinare la popolazione alla politica. Le esperienze con i giovani dimostrano la validità della formazione politica: se i docenti li accompagnano bene, essi vogliono partecipare; bisogna sfruttare le possibilità di coinvolgimento esistenti, evitando di esaltare l’emotività. La situazione è già buona, non sono necessarie tante modifiche.
Alex Ploner (Team K) ha evidenziato che la discussione è stata molto importante, e delinea un avvicinamento, ma ciò che conta è solo il risultato, quindi la strada è ancora lunga. Non è vero che il Consiglio dei Comuni ha bocciato la legge, perché ha dato parere positivo con osservazioni, e approvato il sistema di raccolta firme digitale, ma si è espresso contro la riduzione del numero delle firme in caso di raccolta digitale. Per la necessaria piattaforma è competente il ministero della giustizia, con questa legge se ne permetterebbe l’introduzione in Provincia non appena il Ministero dà l’OK. La proposta crea la base per poi procedere con regolamenti d’attuazione, come già fanno altre leggi, comprese quelle di iniziativa dell’ass. Pamer ben conosce. L’articolo 4 sulla raccolta digitale è molto chiaro, ma la maggioranza rimprovera sempre l’opposizione di essere troppo dettagliata o troppo vaga. Ploner si è detto infine ottimista su una soluzione congiunta.
La trattazione dei disegni di legge riprenderà nella prossima tornata di sedute. Dalle 14.30 saranno trattate le proposte della maggioranza.
**MC**
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