
IMMENSE 2025, la Giornata nazionale del cibo pubblico promossa da ANIR Confindustria, si è svolta a Roma presso Palazzo Wedekind nel contesto dell’80° anniversario della FAO. L’evento ha offerto un’occasione di confronto e approfondimento sul ruolo della ristorazione collettiva, presentata non solo come servizio essenziale, ma anche come infrastruttura sociale capace di promuovere coesione, sviluppo e benessere a livello nazionale.
La giornata ha visto susseguirsi focus table e panel con istituzioni, imprese e stakeholder della filiera, affrontando temi quali equità alimentare, qualità dei servizi, sostenibilità e innovazione industriale, nonché la necessità di un mercato regolato e trasparente e della revisione dei prezzi nei servizi collettivi. L’evento ha confermato la centralità del cibo pubblico come strumento concreto di crescita sociale, educativa e culturale nel Paese, consolidando il dialogo tra politica, istituzioni e imprese.
L’Agenparl ha intervistato Paolo Valente, Segretario Generale ANIR Confindustria.
«Si è conclusa la quarta edizione di IMMENSE. Anche quest’anno abbiamo centrato un importante obiettivo: abbiamo voluto parlare ancora meglio del nostro settore.
Quest’anno, accanto alla parola ristorazione collettiva, abbiamo potuto affiancare la definizione di cibo pubblico. Sono due facce della stessa medaglia: per noi il cibo pubblico rappresenta l’oggetto e il valore di ciò che facciamo, mentre la ristorazione collettiva è il mezzo attraverso cui rendiamo possibile la sua realizzazione.
Durante la mattinata dei lavori è stato introdotto un tavolo di riflessione e confronto, che ha prodotto numerosi spunti di valore. Hanno partecipato al tavolo le nostre aziende e moltissimi stakeholder. Abbiamo chiesto un contributo anche agli sponsor, che rappresentano una parte fondamentale del nostro ecosistema produttivo, poiché sostengono le aziende e le aiutano a realizzare ciò che producono.
Ritengo che, su alcuni aspetti legati alla sostenibilità e al modo in cui le aziende stanno affrontando il tema della costruzione di valore attorno a ciò che fanno, abbiamo raggiunto un livello molto alto.
La giornata è poi proseguita con due momenti di confronto dedicati rispettivamente al cibo pubblico e alla ristorazione collettiva. Rimane una grande preoccupazione riguardo alle regole del mercato, che stanno influenzando anche ciò che facciamo.
Sono convinto che la prossima edizione sarà ancora più solida e strutturata. Vi rimando al prossimo appuntamento.»