
IMMENSE 2025, la Giornata nazionale del cibo pubblico promossa da ANIR Confindustria, si è svolta a Roma presso Palazzo Wedekind nel contesto dell’80° anniversario della FAO. L’evento ha offerto un’occasione di confronto e approfondimento sul ruolo della ristorazione collettiva, presentata non solo come servizio essenziale, ma anche come infrastruttura sociale capace di promuovere coesione, sviluppo e benessere a livello nazionale.
La giornata ha visto susseguirsi focus table e panel con istituzioni, imprese e stakeholder della filiera, affrontando temi quali equità alimentare, qualità dei servizi, sostenibilità e innovazione industriale, nonché la necessità di un mercato regolato e trasparente e della revisione dei prezzi nei servizi collettivi. L’evento ha confermato la centralità del cibo pubblico come strumento concreto di crescita sociale, educativa e culturale nel Paese, consolidando il dialogo tra politica, istituzioni e imprese.
L’Agenparl ha intervistato Pierangelo Albini, Direttore Lavoro e Welfare di Confindustria.
«Confindustria può supportare la ristorazione collettiva nel conseguire un giusto riconoscimento, innanzitutto nella regolazione dei rapporti di lavoro e dal punto di vista del contratto collettivo, perché si tratta di un settore in grande espansione, di rilevanza strategica, che ha certamente bisogno di una regolazione contrattuale solida.
Il primo modo per accompagnare le imprese è proprio quello di aiutarle a definire, con le proprie controparti, gli equilibri che riguardano i rapporti di lavoro.
Vi è poi un’altra attività caratteristica di Confindustria: l’attività di rappresentanza e lobbying. Dal 1911, infatti, Confindustria lavora per affermare il valore delle imprese all’interno della nostra economia, un valore che è strettamente legato alla sopravvivenza del sistema di welfare.
La spina dorsale del Paese, attraverso la fiscalità e le contribuzioni obbligatorie, sostiene tutto il nostro sistema di welfare, che investe oltre 500 miliardi di euro all’anno in previdenza, assistenza e sanità. Riconoscere il ruolo delle imprese, consentire loro di crescere, garantire una fiscalità corretta e un sistema previdenziale adeguato, rappresenta il modo migliore per favorire la crescita delle imprese stesse e, di conseguenza, diffondere un benessere collettivo che caratterizza la democrazia in Italia e in Europa.»