
(AGENPARL) – Thu 09 October 2025 *Gaza. Fratoianni (Avs), tutto ciò che può portare alla sospensione e poi
alla fine del massacro del popolo palestinese è benvenuto. Serviranno poi
atti ulteriori dal riconoscere lo Stato di Palestina alla fine
dell’apartheid in Ciagiordania, ai criminali di guerra alla sbarra all’Aja.*
Grande gioia per tutto ciò che può significare la sospensione, la fine del
genocidio, dello sterminio del popolo palestinese. Ora è necessaria una
grande attenzione perché costruire la pace significa riconoscere lo Stato
palestinese, porre fine all’occupazione illegale di Israele in Palestina,
porre fine al regime di apartheid, costruire la prospettiva di uno Stato
palestinese
indipendente.
Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs parlando con i cronisti davanti a
Montecitorio.
Nessuno deve dimenticare che – prosegue il leader di SI – stiamo parlando
della vita di persone in carne ed ossa che hanno già pagato un prezzo
altissimo, con una popolazione civile quella palestinese massacrata da
due anni di genocidio . Ecco perché tutto ciò che può portare alla pace è
benvenuto, certo ripeto che la natura di questo piano, come ho già avuto
modo di dichiarare pubblicamente in Parlamento, non mi convince, ma mi
auguro di essere smentito.
Come ha detto bene il leader spagnolo Sanchez per arrivare alla pace
servono poi scelte coraggiose, servono molti altri atti e serve anche la
memoria. La memoria delle responsabilità – conclude Fratoianni – non solo
perché non si ripeta mai più come tante volte si è detto la storia
dell’umanità, ma anche perché chi si è reso responsabile, poi possa pagare
il prezzo della sua responsabilità nei massacri di fronte alla giustizia
internazionale.
Lo rende noto l’ufficio stampa Roma 9 ottobre 2025