
(AGENPARL) – Thu 09 October 2025 Energia pulita dall’Arno, inaugurata briglia a San Niccolò e terrazza
Marasco
Dopo due anni di lavori è ultimata la seconda centralina idroelettrica
urbana dopo quella dell’Isolotto (mancano solo le lavorazioni complementari
e l’allaccio alla rete per la distribuzione). Stamani insieme alla briglia
di fronte a piazza Poggi il presidente della Toscana con l’assessora alla
difesa del suolo e alla vice sindaca di Firenze hanno restituito alla
cittadinanza anche la terrazza Marasco arricchita di nuovi arredi e essenze
arboree. L’impianto visitato stamani entrerà in esercizio nei prossimi
mesi. Si tratta dell’ottava delle tredici briglie sull’Arno, appunto il
secondo impianto cittadino dopo l’Isolotto. L’impianto di San Niccolò
sfrutta, recuperandone alcune parti, la fabbrica dell’acqua, l’edificio che
permetteva a Firenze di avere acqua potabile in tutte le sue zone prima
dell’acquedotto dell’ Anconella e deriva, attraverso le tre bocche di
entrata ben visibili dai Lungarni a monte, fino a un massimo di 30 metri
cubi al secondo di acqua, attraverso una turbina ad asse verticale che
riceve le acque dopo un salto idraulico di 4,9metri producendo annualmente
(stima) circa 4700 Megawattora (MWh).
Tutti gli impianti sono collocati lungo l’asta dell’Arno in un tratto di 55
chilometri, fra Incisa e Lastra a Signa Un’operazione complessa che punta a
migliorare la sicurezza idraulica lungo il fiume, a preservare la
biodiversità, a ridurre la produzione di emissioni climalteranti e a
salvaguardare e valorizzare il patrimonio storico ancora presente.
L’investimento totale, lo ricordiamo, ammonta a 100milioni di euro, circa
16 dei quali serviranno per ristrutturare le pescaie e riqualificare le
sponde dell’Arno.
Il presidente della Toscana ha sottolineato che la produzione di energia
elettrica stimata con l’entrata in funzione degli impianti si aggira sui 55
Gigawattora l’anno, pari a quella necessaria per far fronte al fabbisogno
di circa 20mila famiglie. Ed è equivalente ad un risparmio di circa 25
mila tonnellate annue di CO2 Il presidente ha spiegato che tutto il Project
financing finalizzato alla produzione di energia pulita dal fiume è nata
in questa legislatura ed ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto
fino adesso suggerendo l’utilizzo di questo metodo di lavoro a tutte le
città italiane dovrebbero prendere ad esempio. Il presidente ha poi
ricordato come piazza Poggi sia un luogo emblematico, dove c’era la
fabbrica dell’acqua. Oggi c’è un giardino, ma sotto ci sono ancora tutti i
resti di quello che era l’impianto, allora all’avanguardia, quando Firenze
era capitale d’Italia. E la fabbrica dell’acqua oggi ritorna viva per
l’energia elettrica con questo impianto.
Per l’assessora all’ambiente il corso dell’Arno diventa non solo più
sicuro, ma anche una risorsa per il territorio. Per questo si sta
intervenendo su 13 briglie, infrastrutture fondamentali per contrastare i
fenomeni erosivi, rallentare il decorso delle acque e quindi gestire in
modo più efficace i fenomeni di piena. Allo stesso tempo, vengono
sfruttati i salti di queste briglie per produrre energia elettrica pulita.
Nel complesso fa presente l’assessora sono 13 briglie: otto – compresa
quella che inauguriamo oggi a San Nicolò – sono già completate, mentre le
altre sono in corso d’opera. Una volta a regime, produrranno energia
elettrica sufficiente a coprire il fabbisogno di circa 20.000 famiglie.
L’intervento di San Niccolò ha fatto presente l’assessora è tra i più
complessi, perché ha richiesto un inserimento paesaggistico
particolarmente attento, data la delicatezza del luogo. Con questa
realizzazione restituiamo anche uno spazio pubblico alle cittadine e ai
cittadini: sotto ai nostri piedi si trova la storica “fabbrica
dell’acqua”, che un tempo serviva per rifornire Firenze prima della
costruzione dell’impianto dell’Anconella. Oggi a quella funzione si
aggiunge la produzione di energia green: qui genereremo circa
4.700Megawattore di energia pulita all’anno, pari ai consumi di circa 1.500
famiglie.
Si tratta di un intervento che coniuga in modo esemplare la sicurezza
idraulica con la sostenibilità ambientale. È uno degli ultimi interventi
della legislatura, che chiude cinque anni intensi di lavoro per la difesa
del suolo e la valorizzazione delle risorse naturali della Toscana.
La vicesindaca e assessora all’ambiente del Comune di Firenze ha messo in
luce che permette di produrre energia pulita da una fonte rinnovabile come
l’acqua ed è un intervento che ha permesso il recupero di un’area verde
bella e utile che torna nella disponibilità delle fiorentine e dei
fiorentini
Le località lungo l’Arno interessate dal progetto di ristrutturazione
delle briglie sono Incisa, Rignano, Sieci, Ellera, Compiobbi, il Girone,
Vallina, Rovezzano, Porto di Mezzo a Signa e, a Firenze, la zona di San
Niccolò e il parco delle Cascine.