
(AGENPARL) – Thu 09 October 2025 Il vicegovernatore ha partecipato questa mattina all’anteprima
riservata alla stampa
Passariano di Codroipo, 10 ott – “Con la mostra ‘Confini. Da
Gauguin a Hopper’ abbiamo voluto rilanciare Villa Manin con un
grande evento che racconti la visione del Friuli Venezia Giulia
per il futuro: una terra di confine, con una cultura di
frontiera, a met? strada tra riflessione politica e creazione
artistica. La nostra ? una piccola regione, ma storicamente
segnata dal confine. Proprio per questo abbiamo voluto promuovere
la cultura di frontiera: un concetto che va oltre la geografia e
che trasforma il confine da limite a opportunit? di dialogo e
amicizia. La cultura di frontiera ? polifonica e pluralista,
espressione di una terra policentrica come il Friuli Venezia
Giulia. I confini non sono solo geografici: esistono tra giorno e
notte, tra passato e presente, tra realt? e immaginazione, tra
ricordo e sogno”.
? quanto ha dichiarato questa mattina dal vicegovernatore del
Friuli Venezia Giulia con delega alla Cultura, Mario Anzil, alla
vigilia del vernissage della mostra “Confini. Da Gauguin a
Hopper”, allestita negli spazi dell’esedra di Levante di Villa
Manin, che sar? visitabile dall’11 ottobre di quest’anno al 12
aprile 2026.
Promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia attraverso l’Ente
regionale per il patrimonio culturale (Erpac), ideata e curata da
Marco Goldin con l’organizzazione di Linea d’ombra, l’esposizione
rappresenta uno degli eventi di punta di GO!2025&Friends. Ben 130
le opere esposte, provenienti da 43 musei e collezioni
internazionali. Capolavori di Gauguin, Van Gogh, Monet, C?zanne,
Hopper, Rothko, Courbet, Segantini, Munch e molti altri conducono
il visitatore in un percorso attraverso i molteplici significati
del “confine”: geografico, interiore, culturale, fino ai limiti
tra realt? e immaginazione.
Si tratta della mostra pi? significativa mai realizzata dalla
Regione: 130 opere iconiche provenienti da 43 musei e collezioni
di tutto il mondo, per un valore di oltre 1,7 miliardi di euro.
“Una produzione culturale di straordinario valore, una delle pi?
grandi mostre mai realizzate in Regione – ha osservato Anzil -.
Sono certo che attirer? un numero enorme di visitatori
dall’Italia, dall’Europa e da tutto il mondo, confermando
l’ottimo stato di salute della cultura in Friuli Venezia Giulia.
La Regione ha scelto di investire in modo prioritario nella
cultura, perch? un amministratore deve sempre porsi obiettivi che
vadano oltre la gestione quotidiana, contribuendo a creare luoghi
nei quali sia pi? bello vivere, sia per chi ci abita, sia per chi
arriva da fuori. La cultura ? uno strumento straordinario in
questa direzione: ogni euro investito produce ricadute
esponenzialmente positive non solo sotto il profilo economico”.
Il percorso, illustrato oggi alla stampa dal curatore Marco
Goldin, alla presenza della direttrice generale di Erpac Lydia
Alessio-Vern?, si apre con opere monumentali di Kiefer, Rothko e
Courbet, per poi esplorare i confini interiori attraverso gli
autoritratti di Munch, Gauguin e Van Gogh. Seguono ritratti e
figure di Courbet, Renoir, Modigliani, Bacon e Giacometti, quindi
il dialogo tra uomo e natura nella pittura americana
dell’Ottocento e Novecento, fino alle xilografie giapponesi di
Hokusai e Hiroshige che tanto influenzarono l’arte francese. Il
gran finale riunisce quasi sessanta opere dedicate agli elementi
naturali, con Friedrich, Segantini, C?zanne e altri maestri.
Anzil ha quindi ricordato che “per poter ospitare un progetto di
questa portata la Regione ha completato il restauro dell’Esedra,
rimasta incompiuta dagli anni ’90, trasformandola in uno degli
spazi espositivi pi? attrezzati d’Italia. Un lavoro condotto a
tempo di record dalla Direzione regionale Patrimonio per il quale
devo ringraziare il collega di Giunta Sebastiano Callari, che ora
getta le basi per poter ospitare ulteriori esposizioni di
altissimo profilo: vogliamo che Villa Manin diventi un punto di
riferimento permanente per la cultura europea”.
La Regione ha inoltre rivolto un’attenzione particolare
all’accessibilit?. “Per agevolare l’arrivo dei visitatori – ha
concluso Anzil – abbiamo strutturato, con la collaborazione della
Direzione Infrastrutture guidata da Cristina Amirante, un
servizio di collegamento diretto con 12 corse giornaliere andata
e ritorno tra la stazione ferroviaria di Codroipo e Villa Manin.
In questo modo sar? possibile raggiungere facilmente la mostra
anche senza automobile, da qualsiasi parte si arrivi”.
ARC/MA/gg
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