
(AGENPARL) – Thu 09 October 2025 A Maria Grazia Proietti e Francesco Filipponi (Pd) risponde la
presidente Stefania Proietti: “I percorsi per l’assistenza
integrata multidisciplinare sono la modalità organizzativa più
funzionale, con la presa in carico complessiva del paziente, la
continuità terapeutica, la multidisciplinarietà nell’approccio
diagnostico, la tracciabilità e la verifica periodica dei risultato,
con il contributo delle famiglie dei pazienti”
(Acs) Perugia, 9 ottobre 2025 – Nella parte dedicata al question
time della seduta odierna dell’Assemblea legislativa, i consiglieri
Maria Grazia Proietti (prima firmataria) e Francesco Filipponi (Pd)
hanno interrogato la presidente della Giunta, Stefania Proietti circa
lo “Stato di attuazione e prospettive della Rete Oncologica
Regionale in Umbria”.
Hanno chiesto, nello specifico, “qual è lo stato di attuazione
della Rete oncologica regionale in Umbria e se risulta pienamente
operativa in tutte le sue articolazioni territoriali, con particolare
riferimento a quanti e quali sono i centri di riferimento oncologico
attivi nella regione, come viene garantita l’equità di accesso alle
cure anche per i cittadini residenti nelle aree interne e qual è il
livello di integrazione tra la Rete oncologica regionale ed il sistema
della medicina territoriale, anche alla luce della riforma
dell’assistenza territoriale e allineandosi alle indicazioni del
Nuovo Piano Oncologico Nazionale 2023-2027; quale ammodernamento
tecnologico e quale promozione della transizione digitale è previsto
insieme alla implementazione del personale sanitario e di supporto per
garantire una presa in carico completa e globale, riconoscendo che la
cura del cancro non si limita all’ospedale, ma richiede una forte
integrazione con i sistemi territoriali per la continuità del
percorso preventivo-terapeutico-assistenziale e se si intende attivare
un sistema di monitoraggio pubblico della performance della rete
accessibile ai cittadini e aggiornato periodicamente”.
Nell’illustrazione dell’atto, Maria Grazia Proietti ha ricordato
che “la Regione Umbria ha approvato nel 2019 l’Istituzione della
Rete oncologica regionale ombra ( ROR-U ), con l’obiettivo di
garantire equità di accesso, appropriatezza delle cure, presa in
carico multidisciplinare e continuità assistenziale per i pazienti
oncologici. Le reti oncologiche rappresentano uno strumento strategico
per migliorare gli esiti di salute, ottimizzare le risorse ed
uniformare i percorsi clinico assistenziali a livello regionale, in
coerenza con quanto previsto dal Piano Nazionale della Prevenzione e
della cronicità e dal Nuovo Piano Oncologico Nazionale 2023-2027; in
particolare la Rete oncologica regionale dell’Umbria deve assicurare
il collegamento funzionale tra i presidi ospedalieri (in particolare
le strutture oncologiche di Perugia e Terni ), i servizi territoriali
e i centri di riferimento per la diagnostica, la terapia e la ricerca
clinica. I PDTA oncologici specifici per patologia, come il registro
tumori aggiornato ed i sistemi integrati per la governace della rete,
sono strumenti operativi necessari. La Regione Umbria, attraverso la
sua Direzione sanitaria regionale, con la realizzazione del PSSR sta
organizzando un nuovo modello organizzativo e funzionale evolvendo la
rete dal modello “HUB e SPOKE” verso il più complesso
‘Comprehensive Cancer Care Network’ che mira ad integrare le
risorse disponibili ed il bacino di utenza assicurando un’assistenza
eccellente ed anche in prossimità del paziente. È fondamentale
monitorare e valutare periodicamente le performance della Rete
oncologica, anche attraverso indicatori trasparenti e condivisi con i
cittadini”.
La presidente della Giunta Stefania Proietti ha risposto che: “il
piano socio sanitario sarà l’atto di programmazione primario che
definirà il funzionamento delle reti cliniche. Il 1 ottobre abbiamo
presentato la nuova Rete oncologica umbra davanti agli addetti ai
lavori e alle associazioni. Quindi abbiamo fatto le delibere di
Giunta, dopo avere sentito tanti professionisti, per la pianificazione
dei Pdta, i percorsi per l’assistenza integrata multidisciplinare,
che sono la modalità organizzativa più funzionale, con la presa in
carico complessiva del paziente, la continuità terapeutica, la
multidisciplinarietà nell’approccio diagnostico, la tracciabilità
e la verifica periodica dei risultato, con il contributo delle
famiglie dei pazienti. I primi quattro Pdta sono sui tumori di
mammella, colon retto, polmoni e prostata. Il coordinamento della rete
avviene in ottica di network e prevede la valutazione anche dei
percorsi similari a livello nazionale. Abbiamo istituito dei gruppi di
lavoro con medici specialisti e coordinatori della rete integrati da
altre figure, nutrizionisti, psico-oncologi medici. L’innovazione,
altro aspetto fondamentale, fa parte della ricerca e della
riabilitazione dei pazienti. Riscontriamo grande apprezzamento da
parte delle associazioni circa il loro coinvolgimento. La presa in
carico completa prevede cinque innovazioni. Il Polo è la novità più
importante: in ogni azienda vi saranno punti di orientamento e di
ascolto per i pazienti oncologici presso l’ambulatorio oncologico
ospedaliero. I pazienti avranno la stessa diagnosi in ogni struttura
oncologica, entrando in un percorso diagnostico terapeutico condiviso.
Altre novità sono il Codice identificativo di percorso, la Carta dei
servizi e naturalmente la partecipazione delle associazioni. Questo
testimonia la grande attenzione che questa Giunta e questo Governo
regionale attribuiscono alla cura dei cittadini affetti da malattie
oncologiche, a partire dai punti di orientamento e di ascolto per
arrivare alla presa in carico, alla cura, al mantenimento di un legame
fortissimo con familiari e associazioni fino all’innovazione e alla
ricerca”.
Nella replica, Maria Grazia Proietti ha ringraziato la presidente per
le risposte ricevute e per “le due giornate di formazione e incontro
che sono state fondamentali. Importante non far sentire sole le
persone malate e i loro familiari e garantire loro un’ottima
qualità della diagnosi e della cura. Il piano socio sanitario
dell’Umbria è indispensabile e fatto con intelligenza e cuore,
oltre che con le capacità dei professionisti di tutto il mondo
sanitario”. PG/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80968
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