
(AGENPARL) – Wed 08 October 2025 COMUNICATO STAMPA DELL’8 OTTOBRE 2025
Due nuovi polmoni verdi urbani collegati tra loro e un’azione costante per migliorare i
comportamenti dei cittadini. È la nuova strategia del Comune di Oristano che sul
fronte dell’ambiente sta lavorando a un progetto ambizioso capace di intervenire
positivamente sulla mitigazione dei cambiamenti climatici.
Ieri, all’Hospitalis Sancti Antoni, la nuova strategia territoriale integrata è stata
presentata nel corso di un incontro pubblico molto partecipato. È stato un momento
fondamentale di confronto e di partecipazione, durante il quale sono state illustrate le
linee guida della strategia con cui il Comune intende affrontare le sfide del
cambiamento climatico, ma soprattutto un’occasione per ascoltare opinioni e
suggerimenti e avviare la costituzione di un partenariato locale che collaborerà al
raggiungimento degli obiettivi.
I due nuovi parchi, polmoni verdi di svago e di incontro, ma soprattutto utili per ridurre
l’emissione di CO2, fulcro del progetto “Oristano porta d’acqua”, sorgeranno nell’area
antistante l’ex lavatoio di piazza San Martino e nell’area di via Emilio Lussu. Il primo
nasce con l’idea di essere la porta d’ingresso del parco fluviale, integrata con i
riqualificati giardini San Martino. Il secondo come area verde di nuova realizzazione. I
due nuove parchi saranno collegati con percorsi verdi che si estenderanno sino al
parco di viale Repubblica e con piazza Manno in un percorso che vuole migliorare la
fruibilità e l’accessibilità delle aree verdi creando delle isole di fresco capaci di offrire
sollievo ai cittadini contro le sempre più frequenti ondate di calore.
“Oristano si propone come laboratorio avanzato di sostenibilità urbana e culturale,
capace di coniugare ambiente, cultura, educazione civica e qualità della vita – ha
detto il Sindaco Massimiliano Sanna aprendo i lavori -. Lo facciamo attraverso una
Strategia Integrata Territoriale che vuole costruire una città più verde e più inclusiva.
Con questa strategia vogliamo rafforzare la resilienza del nostro territorio, recuperare
il valore dei nostri spazi pubblici, creare una rete di infrastrutture verdi e blu che
migliorino il microclima urbano, favoriscano la biodiversità e offrano nuovi luoghi di
incontro e di benessere per tutti. È una sfida impegnativa che vogliamo affrontare
insieme ai cittadini perché la transizione ecologica non può essere imposta dall’alto,
ma deve essere costruita dal basso, attraverso la condivisione, il confronto e la
responsabilità collettiva. Puntiamo a intercettare i fondi regionali di rigenerazione
urbana che ci consentiranno di concretizzare le idee che nasceranno anche da questo
confronto. Questo incontro non vuole essere una semplice presentazione tecnica, ma
l’avvio di un percorso partecipativo che coinvolgerà scuole, associazioni, professionisti,
imprese e comunità locali. Insieme, vogliamo immaginare e realizzare una Oristano
più sostenibile, più giusta, più bella”.
“Parlare oggi di cambiamento climatico significa parlare di futuro, ma anche di
quotidianità – ha aggiunto l’Assessore all’Ambiente Maria Bonaria Zedda -. Gli effetti
sono sotto i nostri occhi e non sono solo ambientali, ma sociali, economici e culturali.
Abbiamo iniziato a ragionare sui temi dei cambiamenti climatici e il benessere