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Comunicato stampa
08-10-2025
Tornata
AGRI
Il PE approva misure per rafforzare la posizione degli agricoltori nella filiera [18]
Contratti scritti obbligatori per la consegna di prodotti agricoli, con alcune eccezioni
Norme più chiare in materia di etichettatura e pubblicità
Priorità negli appalti pubblici ai prodotti locali e stagionali dell’UE
Mercoledì, il Parlamento ha adottato il proprio mandato negoziale su nuove norme volte a riequilibrare i rapporti di forza nella filiera agroalimentare.
Nel mandato per i negoziati con il Consiglio, adottato mercoledì con 532 voti favorevoli, 78 contrari e 25 astensioni, il Parlamento propone diverse modifiche alla normativa vigente della politica agricola comune (CAP) che mirano a rafforzare la posizione contrattuale degli agricoltori e a stabilizzare i loro redditi. La proposta fa parte del cosiddetto “pacchetto” Omnibus III.
Contratti scritti e organizzazioni di produttori*
I deputati sostengono le consegne di prodotti agricoli nell’Unione dovrebbero essere oggetto di un contratto scritto. Tuttavia, propongono che gli Stati membri possano esentare determinati settori su richiesta di un’organizzazione rappresentativa del settore. Inoltre, il Parlamento vuole ridurre a 4.000 euro (rispetto ai 10.000 proposti dalla Commissione) la soglia di valore al di sotto della quale gli Stati membri possono decidere che i contratti non siano obbligatori.
Per evitare una concorrenza innecessaria tra modelli produttivi, i deputati si oppongono alla creazione di organizzazioni di produttori biologici.
Etichettatura e commercializzazione*
Il Parlamento chiede maggiore chiarezza sull’uso dei termini “giusto”, “equo” o equivalenti per i prodotti agricoli e propongono che i criteri per consentirne l’inserimento in etichetta includano il contributo dei prodotti allo sviluppo delle comunità rurali e alla promozione delle organizzazioni di agricoltori.
Si chiede inoltre che l’espressione “filiera corta” sulle etichette o nella pubblicità sia riservata ai prodotti realizzati nell’UE con un numero limitato di intermediari tra agricoltore e consumatore finale, scambiati su brevi distanze o in tempi ridotti. *
Antiparassitari negli alimenti importati*
I deputati sostengono che gli alimenti e i mangimi di origine vegetale o animale possono essere importati da paesi terzi solo se i livelli di residui di antiparassitari sono inferiori ai limiti massimi consentiti per i prodotti dell’UE.
Appalti pubblici*
Parlamento chiede che i governi UE assicurino che i contratti di fornitura aggiudicati nell’ambito degli appalti pubblici riguardino prodotti agricoli e alimentari di origine UE, con particolare attenzione a quelli locali e stagionali. Dovrà essere data priorità ai prodotti recanti indicazioni geografiche dell’UE [19] .
Definizione più rigorosa degli alimenti di “carne”*
I deputati introducono una nuova definizione di carne come “parti commestibili di animali” e stabiliscono che denominazioni quali “bistecca”, “scaloppina”, “salsiccia” o “hamburger” siano riservate esclusivamente ai prodotti che contengono carne, escludendo quelli coltivati in laboratorio.
Dichiarazione*
La relatrice Céline Imart (PPE, Francia) [20] ha dichiarato durante il dibattito in plenaria: “Vogliamo assicurarci che gli agricoltori abbiano un contratto con il loro primo acquirente. Dobbiamo porre fine a rapporti commerciali precari e disequilibrati. Serve garantire una remunerazione equa a chi ci nutre, tenendo conto dei costi di produzione. Il reddito agricolo non è solo una questione di statistiche o cifre astratte: è una questione di giustizia, dignità e talvolta di sopravvivenza. Chi produce il nostro cibo rappresenta la nostra identità. Questo strumento è il minimo che dobbiamo loro”.
Prossime tappe*
I negoziati con gli Stati membri sulla forma finale della legge inizieranno martedì 14 ottobre 2025.
Per ulteriori informazioni
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Iter legislativo (EN)
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Briefing del Servizio Ricerca del PE (EN): rafforzare la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare
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Federico DE GIROLAMO
Addetto stampa PE
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