
(AGENPARL) – Wed 08 October 2025 COMUNICATO STAMPA
Incisione, libri e Visual Thinking Strategies: prosegue il Festival delle Medical Humanities
Doppio appuntamento al mattino all’Infantile e al pomeriggio al Civile
Prosegue con una giornata ricca di appuntamenti sabato 11 ottobre il Festival delle Medical Humanities “Iconografia della Salute” organizzato dal Centro Studi Cura e Comunità per le Medical Humanities del DAIRI, il Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione diretto da Antonio Maconi e Presidente del Centro Studi.
Il programma coinvolgerà il Presidio Infantile “Cesare Arrigo” e la Sala Moncalvo dell’Ospedale Civile, mettendo al centro i linguaggi artistici come strumenti di relazione, cura e formazione.
La mattinata prenderà il via alle ore 10 con il laboratorio di incisione e stampa d’arte “Figure Pungenti”, condotto dalla disegnatrice e stampatrice di La Tana Art Studio Giorgia Oldano in collaborazione con Inchiostro Festival, Associazione Jada e AVOI. L’attività offrirà a pazienti, operatori e comunità un’occasione di incontro creativo all’interno degli spazi dell’Ospedale Infantile, trasformandoli in luoghi di espressione condivisa.
Nel pomeriggio, invece, alle ore 16 nella Sala Moncalvo sarà presentato il volume “L’arte come strumento per la formazione in area medica e sanitaria” di Vincenza Ferrara, Presidente VTSItalia APS e già Direttrice del Laboratorio Arte e Medical Humanities – Facoltà Farmacia e Medicina della Sapienza Università di Roma. Seguirà un laboratorio di Visual Thinking Strategies, ovvero una metodologia didattica a discussione guidata di immagini e opere d’arte per allenare osservazione, pensiero critico, comunicazione ed ascolto. L’incontro propone un approccio innovativo alla formazione dei professionisti sanitari, basato sull’osservazione guidata delle opere d’arte per potenziare le capacità di ascolto, analisi e collaborazione, elementi centrali nella relazione di cura.
La giornata dell’11 ottobre conferma così la vocazione del Festival delle Medical Humanities a esplorare le connessioni tra arte, cultura e medicina, portando nei luoghi di cura esperienze che arricchiscono la dimensione professionale e umana di chi vi partecipa.