
(AGENPARL) – Wed 08 October 2025 Al Cardarelli la prima angiosuite installata in Italia dedicata all’emergenza
Un investimento di 3 mln di euro che permette di ridurre i tempi di interventi salvavita
Visita del presidente della Regione De Luca al reparto
In un’unica sala di Radiologia Interventistica, un Angiografo, una Tac,
il Tavolo operatorio e l’ecografo permettono di non spostare il paziente in emergenza, riducendo i tempi che intercorrono tra diagnosi e intervento
Napoli, 8 ottobre 2025 – L’Ospedale Cardarelli di Napoli è la prima struttura sanitaria pubblica italiana a dotarsi di una sala con “angiosuite” che potrà gestire sia l’emergenza che le attività in elezione. L’altra macchina dello stesso genere (un modello meno performante) è presente in Italia solo all’IEO di Milano – ospedale privato – ed è usata solo per le procedure in elezione. L’investimento per la nuova tecnologia del Cardarelli è stato di circa 3 milioni di euro ed è stato effettuato attingendo a fondi ministeriali per l’innovazione tecnologica in ambito sanitario.
Questa mattina il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha visitato il reparto di Radiologia interventistica dove è presente la tecnologia insieme al direttore generale del Cardarelli Antonio d’Amore. Successivamente, ha visitato anche il cantiere della nuova sala emodinamica della Cardiologia con UTIC e il cantiere del padiglione centrale in fase di restauro.
La sala angiosuite permetterà di effettuare in un unico ambiente le procedure che prima si realizzavano in Sala operatoria e nei reparti di Radiologia e Radiologia Interventistica, evitando di spostare il paziente e riducendo così i tempi di intervento. L’integrazione tra le diverse tecnologie, inoltre, permette di avere delle immagini di altissimo dettaglio, aumentando la precisione di intervento del Radiologo Interventista.
L’angiosuite, infatti, permette di acquisire le immagini dei vasi sanguigni attraverso l’angiografo e le immagini degli organi e delle ossa attraverso la TAC; le informazioni raccolte dai due sistemi vengono integrate da un software di modellazione 3d che restituisce una visione estremamente affidabile e dettagliata al medico. Questa tecnologia apre nuove possibilità di intervento anche nell’ambito dei trattamenti percutanei in oncologia, evidenziando al Radiologo una mappa puntuale dei vasi danneggiati, permettendo biopsie estremamente precise e garantendo tempi di recupero rapidi al paziente.
La Radiologia interventistica dell’Ospedale Cardarelli, diretta da Raffaella Niola, è l’unico reparto in Italia in cui i medici sono presenti, in guardia attiva, h24, permettendo un’estrema velocità di intervento per la gestione dei pazienti in emergenza e una riduzione dei tempi di ospedalizzazione. Soltanto nel 2024 sono state effettuate ben 11.185 procedure, di cui 4mila urgenze (il 40% circa), 8.465 a beneficio di pazienti interni e 1.290 per l’utenza esterna, proveniente cioè da ospedali ed altre strutture del territorio (seconde cure) o da aziende in convenzione.
L’Unità Operativa Complessa di Radiologia Interventistica può contare oggi su 53 unità in totale (10 medici, 22 Tecnici di Radiologia, 18 Infermieri e 3 OSS) ed è sede di training nazionali ed internazionali accreditati dalla Società Europea di Radiologia Cardiovascolare e Interventistica.