
(AGENPARL) – Wed 08 October 2025 Il coordinatore nazionale dei difensori civici, Marino Fardelli, e il
difensore civico della Regione Umbria, Fabrizio Schettini, a colloquio
con Sarah Bistocchi
(Acs) Perugia, 8 ottobre 2025 – La presidente dell’Assemblea
legislativa dell’Umbria, Sarah Bistocchi, ha incontrato il difensore
civico del Lazio e coordinatore nazionale dei difensori civici
regionali e provinciali Marino Fardelli e il difensore civico della
Regione Umbria, Fabrizio Schettini, per un confronto sul ruolo della
difesa civica e sulle novità legislative inerenti questa figura.
Il difensore civico è gratuitamente a disposizione dei cittadini e
delle associazioni per la tutela da eventuali abusi, ritardi,
negligenze o irregolarità dell’Amministrazione Pubblica e assicura
il buon andamento, la tempestività, la correttezza e
l’imparzialità dell’attività amministrativa stessa.
“Un ruolo tanto importante quanto poco conosciuto – ha evidenziato
Bistocchi – per cui ci impegniamo a mettere a disposizione della
cittadinanza questa figura di tutela delle persone che si rivolgono
alla Pubblica amministrazione, nella consapevolezza che errare è
umano e in certi casi i cittadini possono trovarsi in difficoltà a
causa di ritardi o mancanze cui si può ovviare proprio con la
garanzia offerta dal difensore civico, che ha un suo ufficio
nell’Assemblea legislativa a disposizione dell’utenza per
questioni che riguardano la pubblica amministrazione”.
“Siamo un ponte fra il cittadino e l’istituzione – ha detto
Schettini – e rivolgeremo la massima attenzione soprattutto alle
fasce più deboli della popolazione, nell’intento di abbattere il
muro che separa il cittadino dalla pubblica amministrazione”.
“Il coordinamento nazionale – ha spiegato Fardelli – consente ai
diversi difensori civici regionali di apprendere reciprocamente dalle
esperienze degli altri territori, migliorando le modalità operative,
coordinando iniziative e uniformando, per quanto possibile, standard
di tutela. Costituisce organo di rappresentanza istituzionale nei
confronti del Governo e delle amministrazioni centrali e verso
organismi internazionali come l’Ombudsman dell’Unione europea e i
mediatori europei, per allineare il sistema italiano agli standard
europei della tutela dei diritti”. RED/PG
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80957
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