
(AGENPARL) – Wed 08 October 2025 (ACON) Trieste, 8 ott – “Il Consiglio regionale, soltanto tre
anni or sono, aveva approvato all’unanimit? la mozione incentrata
sulla necessit? di ‘Solidariet? e vicinanza alle donne iraniane
private dei propri diritti civili’. Un’istanza giustamente
ispirata da valori universali di libert?, dignit? e difesa dei
diritti umani che, oltre a un’esplicita condanna degli atti
sanguinari allora da poco accaduti, chiedeva esplicitamente
all’Esecutivo Fvg di fare da tramite con il Governo, in vista dei
successivi mondiali di calcio, per portare il tema alla Fifa e
alla diplomazia internazionale, procedendo a un efficace piano di
provvedimenti o di sanzioni sportive”.
Lo ricorda, attraverso una nota stampa, la consigliera regionale
Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle), aggiungendo anche che
“proprio in quell’occasione, inoltre, l’Assemblea legislativa
aveva riconosciuto con forza la necessit? di condannare ogni
regime che reprime il dissenso, discrimina le donne e calpesta i
diritti fondamentali della persona”.
“Tuttavia, quegli stessi principi per cui il Cdx chiedeva e
otteneva dal Consiglio un impegno preciso per evitare che Paesi
come l’Iran partecipassero ai Mondiali – lamenta Capozzi –
sembrano attualmente essere stati del tutto dimenticati. La
mancata contrariet? da parte della Maggioranza regionale rispetto
alla disputa della partita Italia-Israele in programma a Udine
marted? prossimo rappresenta infatti un evidente passo indietro
sul piano etico e politico. Si tratta di un esplicito atto di
incoerenza che indebolisce la credibilit? delle istituzioni e
svilisce il valore universale dei diritti umani che la mozione
360 richiamava con tanta forza”.
“Non si pu? condannare la repressione del regime iraniano –
rimarca l’esponente pentastellata – e, allo stesso tempo,
chiudere gli occhi di fronte alle violazioni gravissime compiute
dal governo israeliano nei confronti del popolo palestinese:
bombardamenti sui civili, ospedali distrutti, assedi che negano
acqua, cibo e cure, nonch? migliaia di morti innocenti, in gran
parte donne e bambini. Oggi il principio di coerenza impone di
dire con la stessa chiarezza: non ? accettabile normalizzare le
relazioni sportive, diplomatiche o culturali con chi sta violando
sistematicamente il diritto internazionale umanitario”.
“Lo stesso Consiglio regionale che, nel 2022, si era fatto
promotore di un messaggio di civilt?, non pu? ora rimanere
passivamente neutrale – sottolinea la rappresentante del M5S –
davanti a una tragedia umana di tali proporzioni. La neutralit?,
in questi casi, non ? equilibrio: ? altres? complicit? morale.
Prima il Centrodestra voleva che lo sport tutelasse i principi
universali, ora si gira invece dall’altra parte”.
“Non si possono difendere i diritti delle donne iraniane e tacere
su quelli delle madri palestinesi che piangono i propri figli. La
difesa dei diritti umani non pu? e non deve mai essere selettiva:
o ? sempre universale, oppure non lo ? mai”, conclude la nota.
ACON/COM/mv
081216 OTT 25