
(AGENPARL) – Tue 07 October 2025 UNICAM
Università di Camerino
UNICAM AL CENTRO DEL PROGETTO EUROPEO LIFE MERCURY-FREE: A CAMERINO IL MEETING FINALECamerino, 7 ottobre 2025 – Si è svolto oggi presso l’Università di Camerino il meeting finale del progetto europeo LIFE Mercury-Free, coordinato dalla prof.ssa Roberta Censi della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, che negli ultimi tre anni ha visto Unicam svolgere un ruolo di primo piano nella sensibilizzazione della cittadinanza sull’uso e sul corretto smaltimento dei prodotti contenenti mercurio.
Grazie a questionari, eventi e collaborazioni con enti locali, scuole, associazioni e ONG, l’Ateneo ha saputo coinvolgere in maniera capillare il territorio, ottenendo numerosi sostenitori ed avviando un percorso che apre la strada a future iniziative di public engagement anche su altri metalli pesanti.
Nel corso della mattinata è stata presentata la guida ufficiale redatta dai membri del consorzio, contenente 5 Manuali di Buone Pratiche, uno dei quali realizzato in lingua italiana e adattato alle esigenze e possibili replicazioni in altre città del nostro Paese.
“La scelta di Camerino come sede del meeting conclusivo – ha affermato la prof.ssa Roberta Censi – conferma il ruolo strategico di Unicam, non solo come luogo di condivisione dei risultati raggiunti, ma anche come laboratorio di idee per delineare nuove prospettive di ricerca e sensibilizzazione oltre il tema del mercurio. Questo progetto ci ha permesso di lavorare su un tema di grande rilevanza scientifica e sociale. Abbiamo unito ricerca, formazione e sensibilizzazione, contribuendo a diffondere conoscenza e buone pratiche di tutela ambientale e sanitaria.”
Il progetto LIFE Mercury-Free ha, infatti, posto l’attenzione su un problema spesso sottovalutato: la contaminazione ambientale da mercurio derivante dall’uso e dal cattivo smaltimento di oggetti obsoleti ma ancora diffusi nella vita quotidiana, come batterie, lampadine, termometri e sfigmomanometri.
Il mercurio, oggi riscontrabile a concentrazioni significative nell’atmosfera, nelle acque e nel sottosuolo, è riconosciuto come un potente neurotossico. L’esposizione a questo metallo pesante è stata associata a un incremento del rischio di patologie neurodegenerative, quali Alzheimer e Parkinson, la cui incidenza è in costante aumento e che costituiscono tra le principali cause di disabilità e mortalità a livello globale. Attraverso attività di comunicazione e disseminazione, tra cui piattaforme digitali informative, maratone internazionali e Summer Schools, il progetto ha perseguito l’obiettivo di sensibilizzare società civile, comunità scientifica e istituzioni, favorendo la consapevolezza, il cambiamento delle abitudini e la diffusione di buone pratiche di gestione dei rifiuti. L’impatto atteso, a medio e lungo termine, è la riduzione della contaminazione da mercurio e il miglioramento della salute e del benessere dei cittadini.
Al progetto hanno preso parte, oltre a Unicam, istituti di ricerca e aziende europee e internazionali: la Lodz University in Polonia, coordinatore del progetto, l’Akademia Gorniczo-Hutnicza Im. Stanislawa Staszica W di Cracovia sempre in Polonia, l’Università di Evora in Portogallo, la Lviv Polytechnic National University e la Ivano-Frankivsk Academy of Ivan Zolotoustoy University in Ucraina e Innovation Hive in Grecia.
“La partecipazione al progetto – ha aggiunto la dott.ssa Cristina Casadidio, componente del gruppo di ricerca – ha rafforzato la capacità di Unicam di collaborare in rete con partner internazionali, consolidando il ruolo dell’Ateneo come punto di riferimento per l’innovazione scientifica e la responsabilità sociale.”
Il team di ricercatori e ricercatrici Unicam coinvolti comprende, oltre alla prof.ssa Roberta Censi e alla dott.ssa Cristina Casadidio della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, la prof.ssa Rita Giovannetti, il dott. Marco Zannotti e il dott. Stefano Ferraro della Scuola di Scienze e Tecnologie.
Per informazioni:
Area Comunicazione e Public Engagement
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