
(AGENPARL) – Tue 07 October 2025 https://www.aduc.it/articolo/cellule+raccontano+loro+storia+molecole+memoria_39933.php
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Le cellule raccontano la loro storia. Molecole con la memoria
Immaginate una cellula che, invece di essere osservata al microscopio, scriva da sola la propria autobiografia. Non con parole, ma con modifiche precise al proprio DNA, lasciando tracce di ciò che le è accaduto nel tempo. Non è fantascienza: è la nuova frontiera della biologia grazie ai “registratori molecolari”.
Un articolo, pubblicato sulla rivista scientifica “Nature” descrive come gli scienziati stiano trasformando le cellule in archivi viventi, capaci di registrare eventi biologici in tempo reale. È un po’ come se ogni cellula avesse un suo diario segreto, che annota quando riceve un segnale chimico, quando si divide, o quando attiva un gene. E tutto questo può essere letto e analizzato dagli scienziati, per capire meglio come funziona la vita.
Alla base di questa tecnologia ci sono strumenti di editing genetico – il CRISPR–Cas9, una tecnologia che consente di modificare il Dna di un organismo in modo preciso e mirato come – che negli ultimi anni ha rivoluzionato la genetica. In passato, CRISPR veniva usato per “tagliare e incollare” pezzi di DNA. Ora, gli scienziati lo usano per scrivere informazioni nel genoma (l’insieme completo dell’informazione genetica contenuta in una cellula o in un organismo) come se fosse una lavagna molecolare.
Uno dei sistemi più avanzati si chiama GESTALT (Genome Editing of Synthetic Target Arrays for Lineage Tracing). In pratica, ogni cellula riceve un “codice a barre” genetico che cambia nel tempo, permettendo di ricostruire la sua storia e le sue relazioni con altre cellule. Questo è stato usato, ad esempio, per seguire lo sviluppo di un embrione di pesce zebra, tracciando ogni passaggio della sua crescita.
Il CRISPR–Cas9 ha, però, un difetto: per funzionare, crea delle rotture nel Dna, che possono essere pericolose per la cellula. Per questo motivo, i ricercatori stanno sviluppando strumenti più delicati, che modificano il Dna senza danneggiarlo. Questi nuovi dispositivi permettono di registrare eventi biologici in modo più sicuro e preciso.
Alcuni scienziati stanno, infatti, esplorando metodi alternativi, che non usano il Dna ma le proteine fluorescenti, queste si accendono quando avviene un evento importante, come l’attivazione di un gene. In questo modo, è possibile osservare direttamente cosa succede nella cellula, mantenendo anche il contesto spaziale, cioè dove avviene l’evento all’interno del tessuto.
Un altro approccio combina immagini e codici genetici, permettendo di tracciare la storia trascrizionale delle cellule in tessuti intatti. È come avere una mappa tridimensionale del comportamento cellulare.
Le applicazioni di questa scoperta sono enormi. Nella biologia dello sviluppo, si può capire come si forma un organismo, passo dopo passo. In oncologia, si può seguire l’evoluzione delle cellule tumorali e scoprire quando e come diventano aggressive. Nelle neuroscienze, si possono studiare i cambiamenti nei neuroni durante l’apprendimento o la malattia.
Ma non finisce qui. Questi registratori molecolari potrebbero essere usati anche nella biologia sintetica, per creare cellule “intelligenti” che reagiscono a stimoli esterni in modo programmato. Ad esempio, una cellula potrebbe “ricordare” di aver incontrato un virus e attivare una risposta immunitaria più efficace.
Questa tecnologia rappresenta un vero cambio di paradigma. Fino a oggi, gli scienziati potevano solo osservare le cellule dall’esterno. Ora, possono leggere la loro storia dall’interno, come se le cellule parlassero direttamente. È una rivoluzione che potrebbe cambiare il modo in cui studiamo la vita, curiamo le malattie e progettiamo nuovi organismi.
Insomma, le cellule stanno diventando narratrici della propria esistenza. E noi, per la prima volta, possiamo ascoltarle.
(Articolo pubblicato sul quotidiano LaRagione del 7 Ottobre 2025)
Primo Mastrantoni, presidente comitato tecnico scientifico di Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
URL: http://www.aduc.it
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