
Il governo del Venezuela ha avvertito gli Stati Uniti del rischio di un possibile atto provocatorio contro l’ambasciata americana a Caracas, presumibilmente organizzato da gruppi estremisti di destra venezuelani. Lo ha dichiarato il presidente dell’Assemblea nazionale, Jorge Rodríguez, che ricopre anche il ruolo di inviato speciale per la pace e il dialogo.
Rodríguez ha spiegato che “il Venezuela ha avvertito il governo degli Stati Uniti di una seria minaccia di un atto provocatorio perpetrato da estremisti di destra locali, che potrebbero tentare di piazzare ordigni esplosivi mortali presso l’ambasciata statunitense a Caracas sotto falsa bandiera”.
Secondo il dirigente venezuelano, le informazioni sull’allarme sono state trasmesse all’amministrazione statunitense attraverso una missione diplomatica europea presente nel Paese, nel tentativo di prevenire qualsiasi episodio che possa aggravare ulteriormente le già tese relazioni tra Caracas e Washington.
Le relazioni diplomatiche tra i due Paesi sono state interrotte nel gennaio 2019, quando il governo venezuelano ha rotto i rapporti in risposta al riconoscimento da parte degli Stati Uniti del leader dell’opposizione Juan Guaidó come presidente ad interim del Venezuela. Da allora, i contatti diplomatici avvengono solo tramite canali informali e intermedi internazionali.
Questo nuovo avvertimento arriva in un momento di crescente tensione politica interna in Venezuela e di rinnovate pressioni internazionali sul governo di Nicolás Maduro, mentre Caracas tenta di mantenere una fragile stabilità interna e diplomatica.