
Ogni giorno, in Italia, 11 milioni di persone mangiano grazie a un servizio pubblico invisibile ma essenziale: quello del cibo pubblico. È la rete che attraversa scuole, ospedali, RSA, mense aziendali, caserme, comunità e mense sociali. È ciò che consente a un bambino di avere un pasto sano a scuola, a un paziente di essere seguito in ospedale, a un anziano solo o a una persona in difficoltà di non restare escluso da un diritto elementare: mangiare bene, insieme agli altri.
A ricordarlo è ANIR Confindustria in occasione di IMMENSE 2025 – Giornata nazionale dedicata al cibo pubblico e della ristorazione collettiva, che si tiene a Roma, presso Palazzo Wedekind, l’8 ottobre 2025. Durante l’evento sarà presentato un focus sul cibo pubblico, un’analisi e una riflessione che mettono in luce il valore economico, sociale e civile del settore, osservato dal punto di vista delle persone che ne usufruiscono ogni giorno.
Un servizio che riguarda tutti
Il comparto della ristorazione collettiva rappresenta una parte decisiva del welfare quotidiano: quasi un miliardo di pasti serviti ogni anno, oltre 100.000 addetti (l’81% donne, 9 su 10 con contratti stabili) e un valore economico superiore ai 5 miliardi di euro, di cui la metà derivante da appalti pubblici. Il prezzo medio di un pasto in Italia è di 5,7 euro, ma con forti differenze territoriali: 5,47 euro nel Nord-Est, 4,45 nel Mezzogiorno, dove ad esempio la copertura del servizio mensa non supera il 37% degli alunni. È un settore che vive nella quotidianità dei cittadini e che sostiene, insieme, educazione, salute, occupazione e sostenibilità.
Sostenibilità e responsabilità Il cibo pubblico è anche una delle filiere più avanzate sul piano ambientale: oltre l’82% dei capitolati pubblici rispetta i Criteri Ambientali Minimi (CAM), che promuovono prodotti biologici e locali, e il 93% delle mense ha eliminato la plastica monouso. Molti Comuni offrono menu etici, religiosi o salutari, e il settore si sta affermando come leva educativa e culturale. «Il cibo pubblico è un diritto di cittadinanza e una leva di equità sociale» dichiara Massimo Piacenti, Presidente di ANIR Confindustria. «Non è soltanto una voce di bilancio, ma una politica pubblica che incide sulla salute, sull’educazione e sull’ambiente. Misurare il valore del cibo pubblico significa misurare la qualità della nostra democrazia quotidiana».
Il dibattito di IMMENSE 2025
La giornata di IMMENSE 2025 sarà anche un momento di confronto pubblico con istituzioni, studiosi, giornalisti e imprese. Due panel tematici daranno voce a esperienze e prospettive diverse, affrontando il tema del cibo pubblico come leva di welfare e di sviluppo sostenibile.
Il primo, “Cibo Pubblico: per un pasto sostenibile, inclusivo e di qualità”, è moderato dalla giornalista Silvia Perdichizzi (giornalista, collaboratrice Avvenire, L’Espresso) e vedrà la partecipazione di: Paolo Valente (Segretario generale ANIR Confindustria), Claudia Pratelli (Assessora Scuola, Formazione e Lavoro – Comune di Roma), Antonella Inverno (Save the
Children), Andrea Magarini (Comune di Milano – Milan Urban Food Policy Pact), Adriana Bizzarri (Cittadinanzattiva), Michele Filippo Fontefrancesco (Università Cattolica del Sacro Cuore), Francesca Rocchi (Foodinsider), Francesco D’Ausilio (LUISS Guido Carli).
Il secondo talk, “Ristorazione collettiva: mercato, regole e opportunità”, moderato dal giornalista Tommaso Giuntella (Giornalista Rai, co-conduttore Agorà), coinvolgerà: Massimo Piacenti (Presidente ANIR Confindustria), Raffaele Nevi (Vicecapogruppo vicario Forza Italia, XIII Commissione Agricoltura), Mirco Carloni (Presidente XIII Commissione Agricoltura), Massimo Milani (VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici), Marco Simiani (VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici), Pierangelo Albini (Direttore Lavoro, Welfare e Capitale Umano, Confindustria).
Due momenti di dialogo complementari, pensati per intrecciare la dimensione sociale e quella industriale del settore, e per offrire proposte concrete su qualità, regole e sostenibilità.
Ai panel parteciperanno anche la squadra di presidenza di ANIR Confindustria, numerose rappresentanze del mondo dei servizi confindustriali e l’Associazione Donna Donna Onlus.
«IMMENSE è la piattaforma nazionale dove il settore si racconta al Paese» sottolinea ancora il Presidente di ANIR Confindustria Massimo Piacenti. «Quest’anno, nel segno dell’80° anniversario della FAO, vogliamo ribadire che il cibo pubblico è una grande infrastruttura sociale, capace di unire crescita economica, equità e responsabilità, una responsabilità comune che ha bisogno di un sistema di policy ma anche di regole certe, un mercato che va sostenuto per la crescita e lo sviluppo del Paese».
Equilibrio economico dei contratti pubblici e un Patto Nazionale per il Cibo Pubblico ANIR Confindustria lancia un invito alle istituzioni, alle Regioni e ai Comuni: costruire insieme un Patto Nazionale per il Cibo Pubblico, capace di mettere in relazione qualità, sostenibilità, diritti e sviluppo. Un patto per riconoscere nel cibo pubblico non un costo, ma un investimento nella coesione e nella salute del Paese.
