
(AGENPARL) – Sat 04 October 2025 Sanità, stop a disparità Nord-Sud
L’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, in un messaggio a un convegno organizzato a Milano. Le regioni del Sud soffrono una disuguaglianza rispetto a quelle del Nord e molti lucani sono costretti a rivolgersi altrove per le cure. Contrastiamo questa disparità”.
“Un dialogo aperto e partecipato, anche a distanza, tra i lucani che vivono a Milano e la Basilicata, sul tema cruciale della sanità”. È quanto dichiarato dall’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR della Regione Basilicata Cosimo Latronico, in occasione del convegno “Sanità digitale e Servizio Sanitario Nazionale digitalizzato: regole, applicazioni e questioni aperte – Il caso della Regione Basilicata”, promosso a Milano dall’Associazione Amici della Basilicata in Lombardia.
“Le regioni del Sud soffrono storicamente una disuguaglianza rispetto a quelle del Nord – ha sottolineato – e molti lucani sono costretti a rivolgersi altrove per le cure. Il nostro compito è contrastare questa disparità, rafforzando i punti di forza e colmando le debolezze del nostro sistema sanitario”. Secondo il Rapporto Agenas 2024, la Basilicata è la terza regione d’Italia per attrattività sanitaria. Un dato positivo, che tuttavia convive con il fenomeno dell’emigrazione sanitaria, prevalentemente di confine: “I nostri concittadini si spostano nelle regioni limitrofe, spesso per comodità e non per prestazioni complesse. Ciò conferma la necessità di rafforzare i servizi di prossimità”.
Attraverso le risorse del PNRR, la Regione sta realizzando 31 presidi territoriali tra Case di comunità, Centrali operative territoriali e Ospedali di comunità, a supporto dei due grandi poli ospedalieri di Potenza e Matera. In queste strutture troveranno spazio anche strumenti innovativi come la telemedicina, le televisite e il telemonitoraggio. È in corso inoltre il reclutamento di 400 nuove unità di personale (per un investimento di 27 milioni di euro), di cui 200 saranno infermieri di comunità, fondamentali per rafforzare l’assistenza territoriale.
Un ruolo centrale è affidato alla digitalizzazione. Il Portale Salute Basilicata consente già ai cittadini di accedere al proprio fascicolo sanitario elettronico, prenotare visite, consultare referti e verificare le disponibilità sia nel pubblico che nel privato convenzionato. Uno strumento utile anche alla Regione per monitorare le liste di attesa e coinvolgere le strutture private accreditate a supporto del servizio pubblico.
Dopo 17 anni è stato finalmente sottoscritto il contratto integrativo regionale per i medici di medicina generale, che coinvolge oltre 400 professionisti sul territorio. Accordi sono stati raggiunti anche con gli specialisti ambulatoriali e sono in corso le trattative con i pediatri di libera scelta.
Parallelamente si lavora alla riorganizzazione della continuità assistenziale (guardie mediche), che conta oltre 400 presidi in Basilicata per un costo annuo di 27 milioni di euro. L’obiettivo è arrivare a un ruolo unico regionale, con medici di medicina generale, pediatri e medici di continuità assistenziale inquadrati a tempo indeterminato, con un orario settimanale di 38 ore, così da garantire stabilità e continuità di servizio.
“L’esperienza del Covid – ha concluso l’assessore – ci ha insegnato che il cuore della medicina è quella territoriale. Rafforzare la prossimità significa ridurre i carichi sugli ospedali, migliorare l’appropriatezza e l’umanizzazione delle cure e dare risposte concrete ai cittadini, anche nelle aree più interne e difficili da raggiungere. È questa la strada che stiamo percorrendo per costruire insieme una sanità lucana più giusta, moderna ed efficiente”.