
(AGENPARL) – Sat 04 October 2025 Al link le immagini:
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COMUNICATO STAMPA
La Polizia di Stato di Modena ha dato esecuzione all’ordinanza cautelare applicativa della custodia in carcere, richiesta da questa Procura della Repubblica ed emessa dal Tribunale di Modena, nei confronti di un giovane, cittadino italiano, di anni 20, di origine marocchina, gravemente indiziato dei reati di violenza sessuale pluriaggravata, rapina aggravata e lesioni aggravate, commessi in data 19 agosto scorso nei confronti di una donna.
In particolare, quest’ultima mentre si trovava in sella alla sua bicicletta presso il percorso Vivi Natura”, ubicato in località San Damaso presso le Casse di espansione del fiume Panaro, veniva spintonata e aggredita dal suddetto indagato, il quale, dopo averla trascinata in punto isolato e non visibile, e averle legato con una corda prima le mani e successivamente il collo, la costringeva a subire una dolorosa violenza sessuale. L’autore, quindi, si dava alla fuga, rapinando la donna anche della sua bicicletta, del valore di circa 4.500 €, e gettando poco più avanti, gli effetti personali della stessa tra cui il di lei telefono cellulare.
La donna richiedeva immediato intervento del servizio del 118 e del servizio di pronto intervento del 112, chiedendo aiuto e contattando immediatamente la Polizia di Stato, la quale interveniva sul posto con personale della Squadra Volante, Squadra Mobile e della locale Polizia Scientifica.
La vittima, dopo essere stata trasportata soccorsa e visitata nel locale nosocomio, sporgeva querela per quanto accadutole fornendo una descrizione accurata dell’indagato, che consentiva di approntare un identikit del presunto autore da parte di personale specializzato.
Attraverso l’analisi accurata delle celle telefoniche attivate nella zona ove era avvenuta la violenza sessuale, veniva individuata, tra le altre, l’utenza cellulare dell’indagato, compatibile con la presenza dello stesso nell’ora e nel luogo di consumazione del delitto.
Sulla scorta dell’identikit realizzato e dei tabulati telefonici acquisiti, in data 30 settembre questa Procura della Repubblica disponeva la perquisizione e sequestro nei confronti dell’indagato, con contestuale fotosegnalamento dello stesso.
La perquisizione dava esito positivo, consentendo alla Squadra Mobile di rinvenire nell’abitazione del giovane la forcella della bicicletta provento della rapina, nonché gli indumenti dallo stesso utilizzati in occasione della violenza sessuale.