
(AGENPARL) – Fri 03 October 2025 INFORMAZIONE ISTITUZIONALE
E OPEN GOVERNMENT
Ufficio Stampa
TS 3/10/2025
PRESENTATA LA MOSTRA “I CAVALIERI DEI MARI” CHE SARA’ ALLESTITA NELLA SALA NATHAN DEL MAGAZZINO 26 DI PORTO VECCHIO –
PORTO VIVO DAL 4 OTTOBRE ALL’8 DICEMBRE 2025 E VERRA’ INAUGURATA OGGI ALLE 17.00
La mostra “I cavalieri dei Mari”, dedicata alla storia dei transatlantici Conte Rosso
(1922), Conte Verde (1923) e Conte Biancamano (1925) è stata presentata oggi alla Sala
Nathan del Magazzino 26 in Porto Vecchio – Porto Vivo nel corso di una conferenza
stampa introdotta dall’Assessore alle Politiche della Cultura e del Turismo, Giorgio
Rossi con la Direttrice dei Musei Scientifici, Patrizia Fasolato e i Conservatori del
Museo del Mare, Silvia Pinna e Andrea Bonifacio con il funzionario culturale Anna
Longo alla presenza di Diana Bisbano, co-curatrice del progetto grafico e
dell’allestimento, di Giovanni Mastromarino, assistente alla curatela e del curatore
della mostra e del catalogo, lo storico Maurizio Eliseo, che ne ha illustrato nel dettaglio
i contenuti.
È seguita una visita alla mostra, nata per celebrare un fatto storico per la città di Trieste
e la sua industria navale.
Ricordando il periodo nel quale le società di navigazione triestine rappresentavano
l’eccellenza anche per il lusso e le novità tecnologiche, l’Assessore alle Politiche della
Cultura e del Turismo, Giorgio Rossi ha sottolineato come “oggi dobbiamo moltissimo
a quanti hanno iniziato questo percorso nella cantieristica locale che è proseguito ed
è rappresentato attualmente da Fincantieri”.
“Anche questa, come le altre mostre allestite al Magazzino 26 di Porto Vecchio – Porto
Vivo – ha proseguito Rossi – rientra in un percorso strettamente collegato a questa
struttura, che al terzo piano ospita il Museo del Mare – Ala Nord che rappresenta l’anteprima del futuro, grande Museo del Mare. Sono molto felice di questo risultato ottenuto grazie al grande lavoro degli uffici: è stato un parto lungo, ma dal quale è nata
questa bellissima creatura, che costituisce un centro culturale importantissimo anche
per l’economia del Porto Vecchio – Porto Vivo. Ringrazio il curatore, uno dei massimi
esperti a livello italiano e internazionale della marineria e della storia della nostra tradizione cantieristica e faccio i complimenti a tutti i soggetti che hanno collaborato attivamente a questo allestimento”.
“Con il curatore – ha aggiunto la Direttrice dei Musei Scientifici, Patrizia Fasolato – già
l’anno passato avevamo pensato di cogliere l’occasione del centenario del varo e del
primo viaggio del Conte Biancamano per dedicare una mostra ai vari Conti nella quale,
come da tradizione del Museo del Mare, sono presenti anche dei reperti provenienti
dalle nostre raccolte. Affidare a Maurizio Eliseo la curatela sia della mostra che del catalogo, che illustra quanto è possibile ammirare all’interno del percorso espositivo, è
stata una scelta logica e dovuta per l’esperienza maturata e la sua conoscenza delle
tematiche oggetto dell’esposizione, i grandi transatlantici e che si è già esplicitata in
varie mostre e pubblicazioni. Accanto al catalogo, è stato messo a punto un ciclo di
conferenze di approfondimento con nomi di spicco ed è stata organizzata una serie di
visite guidate con il curatore. Ringrazio infine, assieme a tutti coloro che hanno collaborato all’allestimento della rassegna espositiva, l’associazione Italian Liners Historical Society, grazie ai cui ricchi e preziosi archivi è stato possibile realizzare anche un’infografica non solo narrativa, ma corredata pure da immagini che riescono a introdurre
il visitatore nella vita di queste Grandi Navi”.
“Quest’anno – ha spiegato il curatore della mostra, Maurizio Eliseo – ricorre il centenario della consegna del Conte Biancamano, ma anche quello della decisione di costruire a Trieste, anziché in Scozia come il gemello, il Conte Grande: una decisione epocale che ha fatto sì che il Conte Biancamano fosse l’ultimo dei grandi colossi italiani
costruiti all’estero, cosa allora abbastanza consueta, perché qui non disponevamo ancora della capacità e della tecnologia per costruire le Grandi Navi. Ma è proprio da
questa realizzazione, che ebbe grande successo, che ha tratto origine la grande tradizione cantieristica locale”.
“Nel catalogo – ha concluso Eliseo – sono presenti inoltre dei QRcode utilizzando i quali
sarà possibile approfondire gli argomenti trattati e sfogliare per esempio i ricettari di
bordo online”.
Nel 1925 – come ricordato dal curatore – entra in servizio il primo colosso dei mari
italiano, il Conte Biancamano, costruito dal celebre cantiere scozzese Beardmore, che
pochi anni prima aveva dato i natali anche al Conte Rosso e al Conte Verde. Tutte navi
care ai ricordi dei triestini, avendo navigato molti anni per il Lloyd sulle rotte
dell’Estremo Oriente.
Nel 1925 viene presa una decisione fondamentale. La nave gemella del Conte Biancamano, la grande turbonave Conte Grande, verrà costruita in città, sugli scali del cantiere
San Marco. È un fatto epocale, perché fino ad allora la cantieristica locale non aveva
mai costruito navi oceaniche di tali dimensioni e, in particolare, nessun transatlantico.
Il successo del Conte Grande, completato nel 1928, segna l’ingresso della cantieristica
italiana nell’empireo dei costruttori delle più grandi, belle e veloci navi di linea, ammirate in tutto il mondo, mettendo le basi per la nascita di Fincantieri.
Infatti, grazie all’esperienza ottenuta con il Conte Grande, i cantieri di Trieste vareranno
la motonave Victoria (1931) e i supertransatlantici Conte di Savoia (1932) e Raffaello
(1965), solo per citare alcuni dei nomi più famosi di unità concepite nel capoluogo giuliano.
Fortuita coincidenza di questo 2025 è la messa in vendita dei pannelli dipinti da Umberto Noni nel 1927 per la sala di scrittura e lettura di prima classe del Conte Grande. A
oggi, si conoscono pochissimi reperti di allestimento e arredo dei transatlantici italiani
costruiti prima della Seconda guerra mondiale. Il planisfero, con le navi dei grandi
esploratori del Quattrocento, firmati dall’artista triestino Umberto Noni, costituiscono
dunque un unicum.
Questi pannelli, oggi sottoposti a un dovuto restauro da parte di Opera Est conservazione e restauro Srl, saranno visibili nella mostra al termine del loro delicato intervento.
Conte Rosso, Conte Verde e Conte Biancamano diventeranno celebri per aver traghettato
a Shangai 17.000 ebrei in fuga dall’Europa nazi-fascista tra il 1938 e il 1940. Ma sono
molti altri gli episodi degni nota: a esempio, nel 1930 il Conte Verde avrebbe trasportato
la prima coppa mondiale di Calcio sponsorizzata dal presidente della FIFA Jules Rimet,
le squadre, gli arbitri e tutto il personale che diede vita al celebre campionato in Uruguay.
Oltre agli aspetti legati alla geopolitica mondiale, i quattro Conti hanno avuto un ruolo
importante in molte altre discipline, a cominciare da quella dell’arredamento navale.
Allestite in origine dai noti fratelli Coppedè di Firenze in maniera molto sontuosa e
storicista, nel dopoguerra Conte Biancamano e Conte Grande si riveleranno una palestra
di arte e decorazione nazionale del Novecento, con l’intervento dei massimi designer
e artisti italiani degli anni Cinquanta.
Va infine ricordato che una parte del Conte Biancamano, oggi preservato presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, resta l’unica testimonianza effettiva di
una delle grandi navi di linea nazionali ancora esistenti.
Il catalogo della mostra, edito dal Comune di Trieste e da Carmania Press London, è
a cura di Maurizio Eliseo e presenta un’ampia panoramica sulla storia del Lloyd Sabaudo e dei quattro “Cavalieri dei Mari”:
– Simone Bandini, Arte e arredo sui “Conti”;
– Andrea Bonifacio, I “Conti” al Museo del Mare;
– Antony Cooke, Il primo Conte Rosso;
– Maurizio Eliseo, La Nascita del Lloyd Sabaudo;
– Simone Fiammengo, La tavola a bordo dei “Conti”.
– Silvia Pinna, La decorazione del Conte Grande nella traiettoria artistica di Umberto
Noni;
Nel corso della mostra, sono previsti interventi legati alle varie tematiche affrontate
dal percorso espositivo introdotte da Nicolò Capus, Presidente di Italian Liners e da
Maurizio Eliseo, curatore della mostra e del catalogo.
Questi gli appuntamenti in programma:
mercoledì 15 ottobre 2025 alle ore 17.00