
(AGENPARL) – Fri 03 October 2025 Una panchina rossa all’I.T.T.E. G. Galilei di Arzignano: iniziativa
del Movimento Donne Impresa e del Raggruppamento Confartigianato di Arzignanoin collaborazione con il Comune
Nell’area interna dell’Istituto Tecnico Tecnologico Economico G. Galilei di Arzignano spicca una panchina rossa installata su iniziativa del Movimento Donne Impresa e del Raggruppamento di Arzignano di Confartigianato in collaborazione con il Comune. Prima della cerimonia di inaugurazione ufficiale, in una sala gremita di studenti, a fare gli onori di casa è stata la dirigente scolastica, Lucia Griego: “La panchina sorge nel cuore della scuola e non è solo simbolo di memoria ma anche di azione, di impegno verso l’altro”. Il sindaco, Alessia Bevilacqua, ha ribadito l’importanza di tali giornate, ricordando l’importanza della formazione e dell’educazione delle giovani generazioni al rispetto, e ringraziando lo sportello Donna chiama Donna per il supporto alle donne in difficoltà e le Forze dell’Ordine, Arma dei Carabinieri e Polizia Locale, per l’impegno nelle situazioni più delicate.
“La panchina non è un semplice simbolo, è un impegno concreto che il mondo produttivo, l’istruzione e le istituzioni prendono insieme di fronte alle giovani generazioni. Ogni posto vuoto su una panchina racconta di una vita spezzata, di un talento perduto, di un futuro negato. Di una donna che avrebbe potuto essere una collega, una professionista, un’imprenditrice – le parole del presidente comunale di Confartigianato Vicenza, Michele Pellizzari-. Noi imprenditori formiamo i giovani, trasmettiamo competenze, insegniamo mestieri. Ma insieme al mestiere, abbiamo il dovere di trasmettere valori, cultura del rispetto, consapevolezza. Nelle nostre imprese vogliamo costruire ambienti dove il rispetto sia la base di ogni relazione. Dove il maestro artigiano sia modello non solo di competenza tecnica, ma anche di comportamento rispettoso. Dove nessuna giovane donna debba mai sentirsi a disagio, controllata, limitata nella sua libertà e nel suo percorso professionale. Il femminicidio non è un raptus. È il punto più estremo di una catena lunga e spesso invisibile, fatta di parole, abitudini, silenzi, piccoli gesti quotidiani. Una battuta sessista non contestata nel luogo di lavoro o nell’ambiente scolastico, uno stereotipo ripetuto senza riflettere.
La panchina diventa così un luogo di consapevolezza, un segno tangibile che ci invita all’impegno quotidiano: un richiamo vivo alla responsabilità di ciascuno di noi”.
“Come imprenditrici, sappiamo quanto l’indipendenza economica sia fondamentale per la libertà di ogni donna – ha ricordato Maria Grazia Mazzocco, del Movimento Donne Impresa dell’Area Ovest Vicentino-. Ma sappiamo anche che non basta avere un lavoro se la cultura intorno a noi continua a giustificare la gelosia, a minimizzare la paura, a isolare le vittime invece di proteggerle. Alle giovani donne dico: costruite la vostra autonomia, studiate, formatevi, non abbiate paura di ambire in alto. Non accettate mai che qualcuno limiti le vostre aspirazioni in nome dell’amore. E a giovani uomini dico: siate la generazione che cambia la cultura. Non accettate il modello del controllo, della gelosia come prova d’amore, della forza come unica espressione di virilità. La vera forza sta nel rispetto, nell’ascolto, nella capacità di riconoscere l’altro come persona libera e autonoma. I giovani possono essere la generazione che può spezzare questa catena. E dobbiamo essere noi adulti, per primi, capaci di darvi gli strumenti giusti per riconoscere e combattere la violenza nelle relazioni. Il Movimento Donne Impresa dell’Area Ovest Vicentino è al fianco di questo Istituto, è al fianco delle giovani donne che qui si formano, è al fianco di tutta la comunità per costruire una cultura del rispetto che parta dalla consapevolezza e arrivi nei luoghi di lavoro, nelle famiglie, nella società”.Prima di passare all’inaugurazione ufficiale della panchina alcuni studenti hanno letto brani e riflessioni sulla violenza sulle donne.
Comunicato 131 – 03 ottobre 2025