
(AGENPARL) – Fri 03 October 2025 Beni culturali, Mozia svela la sua “Giovanetta”: lunedì la presentazione. Scarpinato: «Ogni ritrovamento è un filo che ricuce l’identità della Sicilia»
Sarà presentata al pubblico lunedì 6 ottobre alle 10 al Museo Whitaker di Mozia, la scultura in marmo, provvisoriamente definita “Giovanetta”, rinvenuta sull’isola questa estate. L’opera, risalente all’inizio del V secolo a.C., mutila nella parte superiore, raffigura una figura femminile incedente, del tipo “peplophoros”.
Il rinvenimento nell’area del “Ceramico dell’Area K”, una delle più grandi officine di produzione ceramica del Mediterraneo occidentale, si è reso possibile grazie alla sinergia istituzionale tra l’assessorato regionale ai Beni culturali, la Soprintendenza di Trapani, che ha seguito le autorizzazioni e garantito la vigilanza scientifica, la Fondazione Whitaker, responsabile della custodia e della valorizzazione culturale dell’isola, e l’Università degli studi di Palermo, che da decenni conduce regolari campagne di scavo, fornendo continuità di ricerca e competenze scientifiche altamente specialistiche.
«Vogliamo ribadire, ancora una volta, – dice l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – l’impegno a preservare e promuovere il patrimonio storico archeologico siciliano, offrendo al pubblico e alla comunità scientifica un ulteriore tassello di straordinario valore per la conoscenza della storia antica del Mediterraneo. L’obiettivo è restituire al pubblico e agli studiosi la Giovanetta di Mozia in una cornice museografica moderna, capace di garantire tutela, sicurezza e fruizione ottimale. La sua esposizione definitiva permetterà di ampliare la comprensione della vita artigianale e culturale della città punica e del ruolo centrale di Mozia nei rapporti tra Sicilia e mondo greco. Ogni ritrovamento è un filo che ricuce l’identità della Sicilia».
La statua sarà infatti esposta provvisoriamente nella “sala del plastico” del Museo Whitaker, per poi essere collocata definitivamente nelle sale museali dedicate al Ceramico. Prima dell’allestimento finale, l’opera sarà oggetto di restauro e documentazione scientifica completa, necessaria per un apparato didascalico aggiornato e approfondito. Si tratta di un passaggio fondamentale non solo per la conservazione materiale dell’opera, ma anche per la sua valorizzazione pubblica, che contribuirà a rendere sempre più fruibile il patrimonio archeologico di Mozia.
«Le ricerche archeologiche – afferma il soprintendente dei Beni culturali di Trapani, Riccardo Guazzelli – condotte sull’isola dalle missioni universitarie, che già da anni operano con grande cura attraverso consolidate convenzioni, in raccordo funzionale con la Soprintendenza di Trapani, rivestono un’importanza strategica per questa porzione della Sicilia occidentale, terreno prezioso di incontro e interazione tra la civiltà punica e quella greca».
All’evento saranno presenti l’assessore Scarpinato, il dirigente generale del dipartimento Beni culturali, Mario La Rocca, il soprintendente Guazzelli, il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri, il presidente della Fondazione Whitaker, Paolo Matthiae, la direttrice del dipartimento Culture e società dell’ateneo palermitano, Valentina Favarò, e i direttori scientifici della missione archeologica Unipa e Mozia, Paola Sconzo e Aurelio Burgio.
ad/cv
FOTO: in allegato le immagini del ritrovamento della scultura
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