
(AGENPARL) – Thu 02 October 2025 COMUNICATO STAMPA
** 500 interventi robotici in un anno: l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano tra i centri più avanzati in Europa
————————————————————
Un traguardo che raddoppia le aspettative iniziali grazie a un modello multidisciplinare unico: 7 specialità chirurgiche coinvolte e una strategia condivisa per la cura dei tumori complessi
Milano, 2 ottobre 2025 – In appena dodici mesi, la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori (INT) di Milano ha raggiunto il traguardo straordinario di 500 interventi di chirurgia robotica oncologica, raddoppiando l’obiettivo iniziale fissato a 250.
Un risultato che colloca l’Istituto tra i top performer a livello italiano in termini di avvio e capacità di utilizzo della tecnologia.
“Non si tratta soltanto di un dato numerico – spiega Nicola Nicolai, responsabile della Struttura Complessa di Oncologia Chirurgica Urologica dell’INT –, ma di una vera e propria scelta strategica. Fin dall’inizio abbiamo deciso di condividere la piattaforma robotica tra più specialità, costruendo rapidamente un’esperienza comune di alta qualità. È stata una scelta vincente e rara nel panorama italiano”.
SETTE SPECIALITÀ, UN’UNICA VISIONE
Sono ben 7 le specialità chirurgiche che hanno adottato la piattaforma robotica Da Vinci Xi, frutto della generosa donazione di Veronica Gusa de Dragan: oncologia chirurgica urologica, chirurgia epato-gastro-bilio-pancreatica, chirurgia colon-rettale, chirurgia dei sarcomi, chirurgia della testa e collo, ginecologia oncologica e chirurgia toracica.
“La forza del nostro Istituto – sottolinea Isacco Montroni, direttore della Chirurgia Colon-Rettale dell’INT – sta nella capacità di trasformare questa condivisione in un reale lavoro di squadra, sempre con il paziente al centro. Lo dimostrano le collaborazioni interdisciplinari che hanno reso possibili interventi combinati tra diverse specialità. È un modello unico e virtuoso”.
Un ruolo fondamentale è stato svolto da Alessandro Gronchi, direttore della Chirurgia dei Sarcomi e del Dipartimento di Chirurgia dell’INT, che ha guidato la fase di coordinamento e pianificazione strategica legata all’acquisizione e alla distribuzione della tecnologia robotica all’interno dell’Istituto.
OLTRE LA TECNOLOGIA: UNA CHIRURGIA SU MISURA PER IL PAZIENTE
Per l’INT la chirurgia robotica non è un fine, ma un mezzo.
“La chirurgia oncologica non è fatta solo di tecnologia – precisa Nicolai – ma soprattutto di conoscenza e personalizzazione della cura. Non tutti i tumori possono o devono essere trattati in modo robotico: molte procedure richiedono una chirurgia open complessa o laparoscopica avanzata. La robotica è uno degli strumenti a disposizione, ma va utilizzata nei campi in cui garantisce reale valore aggiunto”.
“La chirurgia robotica consente di rendere meno invasivi interventi standard – aggiunge Gronchi – ma l’obiettivo rimane sempre la guarigione dal tumore. La chirurgia di frontiera resta tradizionale, open. L’utilizzo del robot permette di estendere la chirurgia mininvasiva anche in situazioni complesse e la collaborazione tra diverse specialità aiuta a ridefinire costantemente il confine tra chirurgia open e mininvasiva, massimizzando qualità di vita e cura per i pazienti”.
FORMAZIONE E SQUADRA: LA CHIAVE DEL SUCCESSO