
(AGENPARL) – Thu 02 October 2025 [image: logo-coper-2x.png]
*Dichiarazione CoPER per la crisi umanitaria a Gaza*
La Consulta dei Presidenti degli enti pubblici di ricerca
condivide i sentimenti di orrore, dolore, indignazione, angoscia per la
drammatica crisi umanitaria che la popolazione palestinese sta subendo a
causa delle azioni militari intraprese dal Governo israeliano nel
territorio della Striscia di Gaza. La brutale azione terroristica messa in
atto da Hamas il 7 ottobre 2023 non può in alcun modo giustificare ciò che
viene inflitto ai civili palestinesi, vittime di continui attacchi,
bombardamenti e carestia.
Condanna le azioni che hanno causato e continuano a causare migliaia di
vittime civili, di cui moltissimi bambini e bambine. Condanna, inoltre, gli
impedimenti all’accesso agli aiuti, in piena violazione del diritto
umanitario internazionale, e la distruzione di infrastrutture civili
essenziali. Una tragedia per la quale la Corte Internazionale di Giustizia
ha dichiarato il rischio di violazione della Convenzione sul genocidio,
tesi confermata da una commissione speciale delle Nazione Unite che ha
concluso che le pratiche di guerra di Israele a Gaza “presentano elementi
caratteristici del genocidio”.
Ricorda che i principi fondamentali sanciti dalla Costituzione italiana e
dal diritto internazionale impongono il rispetto dei diritti umani, il
ripudio della guerra e la promozione della pace e della cooperazione tra i
popoli.
Conferma il fermo impegno del mondo della ricerca scientifica per la pace,
come espresso in queste settimane dal personale degli Enti Pubblici di
Ricerca e delle Università, nonché da varie istituzioni scientifiche e
accademiche. Facciamo nostre le parole dell’appello dell’Accademia
Nazionale dei Lincei
“riconoscere la sacralità non negoziabile della vita di bambini, donne e
uomini, anche nella Striscia di Gaza”.
Esprime l’apprezzamento per le posizioni assunte dall’Accademia Israeliana
delle Scienze e delle Lettere
e dai rettori
delle principali università israeliane
che
chiedono al Governo israeliano di intraprendere in modo chiaro e deciso
iniziative per preservare le vite umane nella Striscia di Gaza.
Sostiene che il dialogo e la diplomazia sono il mezzo per la risoluzione
dei conflitti, e sottolinea l’importanza del ruolo della diplomazia
scientifica e culturale come strumento di costruzione della collaborazione
internazionale a favore della pace.
La Consulta dei Presidenti
si impegna pertanto a promuovere e rafforzare specifiche misure di sostegno
a studentesse e studenti, ricercatori e ricercatrici provenienti dalla
Palestina come da altre aree colpite da conflitti; incentivare iniziative
di cooperazione scientifica e formativa con istituzioni di ogni Paese per
contribuire all’affermazione e al rafforzamento della cultura della pace,
del dialogo e dell’inclusione; riaffermare il ruolo della comunità
scientifica impegnata non solo nell’avanzamento della conoscenza, ma anche
nella tutela dei diritti fondamentali e nella costruzione di condizioni di
convivenza pacifica tra le persone e i popoli; sostenere la natura e il
fondamento stessi della scienza come spazio di cooperazione, di dialogo e
di confronto pacifico e collaborativo tra le persone e tra i popoli, al di
là di ogni confine, di ogni diversità, di ogni conflitto.
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