
Ieri, 1° ottobre, l’Italia si è mobilitata in massa per sostenere la Freedom Flotilla – la Global Sumud Flotilla –, un’iniziativa umanitaria che ha sfidato l’assedio illegale imposto da Israele su Gaza in acque internazionali. La milizia israeliana ha brutalmente intercettato le navi cariche di aiuti alimentari essenziali – cibo, medicine, acqua potabile – bloccando la consegna immediata e l’opportunità di creare un canale permanente per il soccorso a una popolazione in stato di carestia, come certificato dalle Nazioni Unite. Questo è un atto di pirateria navale, una violazione del diritto internazionale che ostacola la vita di civili innocenti, inclusi bambini che muoiono di fame. La mobilitazione di ieri continua oggi con forza e si protrarrà probabilmente anche venerdì e sabato, grazie agli scioperi di USB e CGIL. Questi sindacati hanno risposto all’appello della solidarietà globale, bloccando piazze, porti e fabbriche per denunciare l’aggressione. A Roma, Napoli, Genova e in decine di città, decine di migliaia di lavoratori, studenti e cittadini hanno marciato con bandiere palestinesi e striscioni che gridano “Basta genocidio a Gaza!”. È un’onda di indignazione che travalica i partiti: il popolo italiano rifiuta di essere complice di un massacro. Sostengo pienamente questi scioperi, un imperativo morale per ristabilire un flusso costante di aiuti e imporre a ONU e UE un embargo sulle armi a Israele, unica via per fermare l’escalation. Greta Thunberg, in un messaggio video diffuso oggi dalla sua imbarcazione intercettata, ha dichiarato: “Nessuno rischierebbe la vita per uno stunt pubblicitario. Questa Flotilla è un grido contro l’assedio illegale e disumano di Israele su Gaza. Abbiamo visto droni e minacce, ma non ci fermeremo: rompiamo il blocco per mare, per portare aiuti a una popolazione affamata. Israele viola il diritto internazionale con minacce infondate; è un attacco a una missione pacifica umanitaria”. Benedetta Scuderi, nel suo ultimo video diffuso oggi, ha aggiunto con fermezza: “Siamo qui per rompere l’assedio, non per provocare. Gaza muore sotto i nostri occhi, e il mondo tace. La Flotilla è un atto di resistenza non violenta contro un’occupazione che strangola un popolo. L’attacco di Israele in acque internazionali è un crimine, e l’Italia deve pretendere giustizia, non voltarsi dall’altra parte”.
Oggi, alla Camera, durante le comunicazioni del Ministro Tajani, Angelo Bonelli ha ribadito: “Questa è una missione umanitaria per aprire corridoi permanenti contro la carestia a Gaza. Tajani deve chiarire: l’Italia è complice di Israele o difende il diritto internazionale?”. Queste voci, emerse in Parlamento, rafforzano la mobilitazione: sono il ponte tra la lotta di strada e le istituzioni, un richiamo a tutti i parlamentari perché non tradiscano il popolo. Devo denunciare con amarezza le parole della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che Ieri, 1° ottobre, in un’intervista a RAI 1, ha dichiarato: “La Freedom Flotilla si presenta come umanitaria, ma è una chiara provocazione che rischia di destabilizzare una regione già fragile. Non possiamo permettere che azioni sconsiderate compromettano gli sforzi diplomatici in corso. L’Italia sostiene la pace, non iniziative che potrebbero essere sfruttate per escalation del conflitto”. E oggi, a Copenaghen, ai margini del summit UE, ha rincarato la dose, insultando la Flotilla come “inutile e provocatoria”, un “tentativo irresponsabile”, e deridendo lo sciopero di venerdì come “una scusa per un weekend di riposo”. Ha incolpato la Flotilla di un eventuale “flop” del trattato di pace di Trump, affermando: “Molti sarebbero felici di sabotare quel piano; questa Flotilla offre il pretesto perfetto per far saltare tutto, esponendo civili a rischi inutili”. Queste parole sono un affronto alla solidarietà internazionale e un endorsement all’intervento israeliano, che isola l’Italia dall’opinione pubblica mondiale.
Uniamoci alla mobilitazione di venerdì e sabato con USB e CGIL. La Flotilla rappresenta una speranza viva: sosteniamola anche con la petizione per il Nobel per la Pace al link https://chng.it/nLgMbB6Thg
Garanzia per un canale permanente di aiuti e per gridare al mondo che la Palestina non sarà mai sola. Dichiarazione dell’Onorevole Marinella Pacifico già Senatrice della Repubblica come componente Commissione Esteri, Segretaria Comitato Schengen, Presidente UIP Italia-Tunisia.
