
(AGENPARL) – Thu 02 October 2025 Riceviamo e inoltriamo per opportuna conoscenza.
In 130 per il torneo di scacchi di Spoleto
Seconda Edizione da record per il Torneo Internazionale Città di Spoleto, terza tappa del Grand Prix dell’Umbria. Confermato il meraviglioso Palazzo Leti-Sansi quale cornice ideale della manifestazione. Mossa al bianco venerdì 3 ottobre
Saranno circa 130 i giocatori provenienti dall’Italia, Filippine, Germania, Albania e Uzbekistan a prendere parte alla terza tappa spoletina del Grand Prix dell’Umbria di Scacchi, partito lo scorso aprile da Todi per proseguire a luglio con il torneo di Amelia. Dal 3 al 5 ottobre prossimo, la città del Festival tornerà a catalizzare l’attenzione di tutti gli appassionati con il “Secondo Torneo Grand Prix Città di Spoleto”, tappa cruciale del circuito 2025.
Sarà ancora la meravigliosa location di Palazzo Leti-Sansi, in pieno centro storico, ad ospitare il torneo, che ospita una nutrita presenza di Maestri Italiani e Internazionali. Tre, come di consueto, le categorie della competizione, riservate a giocatori esperti, amatoriali e principianti. Tra gli iscritti al torneo principale anche il giovanissimo Maestro Internazionale Francesco Bettalli, di 21 anni, e il Maestro Internazionale filippino Virgilio Vuelban, mentre il Maestro Edoardo Di Benedetto, sabato sera a Palazzo Leti-Sansi, terrà una preziosa lezione dal tema “Minimizzare le sconfitte”. E’ possibile iscriversi e partecipare al seminario prenotandosi con l’organizzazione.
Insomma, è un parterre a dir poco incredibile per il livello tecnico proposto: considerando che si tratta appena della seconda edizione del torneo, la tappa spoletina è già il secondo appuntamento più importante della regione in termini di partecipazione.
Organizzato dall’Associazione Sportiva Dilettantistica “A Gonfie Vele” di Sergio Rocchetti e Daniele Ubaldi, il Grand Prix dell’Umbria vuole promuovere al contempo gli scacchi e il territorio, regalando al mondo cartoline dai più bei borghi della regione.
Ma “A Gonfie Vele” è anche e soprattutto inclusione: tutti i trofei in palio sono stati opere artigianali in legno e ceramica, commissionate ai ragazzi del Centro di recupero psico-emotivo di Porchiano, da anni impegnato per rendere migliore la vita alle persone con disabilità complessa. Un modo concreto per avvicinare le marginalità al mondo dello sport e delle istituzioni. I premi, quindi, saranno tutti pezzi originali, perfetti nelle loro imperfezioni e soprattutto in grado di legare l’atleta con il territorio che lo avrà premiato.