
(AGENPARL) – Thu 02 October 2025 (ACON) Trieste, 2 ott – “La notizia del ritorno in giudizio di
Matteo Salvini, con un processo in Cassazione per la vicenda Open
Arms, lascia sconcertati e conferma la sensazione di un
accanimento che travalica la giustizia per entrare a gamba tesa
nella politica. Esprimo la pi? ferma e sincera solidariet? a un
ministro che, all’epoca dei fatti, non fece altro che compiere il
proprio dovere: difendere i confini e la sicurezza nazionale, in
pieno ossequio al mandato popolare ricevuto dagli elettori”.
Cos?, in una nota, il consigliere regionale Diego Bernardis
(Fedriga presidente) che aggiunge: “? una vicenda surreale, che
tenta di trasformare in reato una scelta politica ben precisa,
quella di contrastare l’immigrazione clandestina e il business
dei trafficanti di esseri umani. Un’azione di governo che oggi
viene messa sotto processo, quasi a voler suggerire che tutelare
l’interesse nazionale sia una colpa anzich? un dovere
inderogabile per chi ricopre incarichi istituzionali”.
“Fa ancora pi? specie se si considera che questa vicenda era gi?
approdata a una chiara assoluzione, evidenziando come l’operato
dell’allora ministro fosse pienamente legittimo. ? bene ricordare
– prosegue il consigliere regionale – che anche in quella
delicata situazione fu sempre garantito lo sbarco a chi versava
in precarie condizioni di salute, mentre la nave della Ong ignor?
deliberatamente le indicazioni di altri porti sicuri pi? vicini,
come quelli di Malta o della Spagna, puntando ostinatamente verso
l’Italia”.
“Le battaglie politiche si combattono e si vincono nelle aule
parlamentari e nel dibattito pubblico, non certo in quelle di un
tribunale. Questo tentativo di criminalizzare l’azione politica ?
un precedente pericoloso per la nostra democrazia. A Matteo
Salvini va la mia totale vicinanza, con la certezza che la sua
unica responsabilit? sia stata quella di aver servito e protetto
l’Italia” conclude la nota stampa di Diego Bernardis.
ACON/COM/sm
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