
L’8 ottobre a Roma la IV edizione della manifestazione nazionale dedicata alla ristorazione collettiva e al cibo pubblico.
L’8 ottobre torna, nello storico Palazzo Wedekind a Roma, IMMENSE 2025, la Giornata nazionale del cibo pubblico e della ristorazione collettiva promossa da ANIR Confindustria.
Un appuntamento che, giunto alla sua quarta edizione, mette al centro del confronto istituzioni, imprese e stakeholder per discutere di sostenibilità, qualità, regole e opportunità di un comparto che rappresenta uno dei pilastri del welfare del nostro Paese.
La ristorazione collettiva è un settore che garantisce milioni di pasti ogni giorno in scuole, ospedali, aziende e comunità, con un impatto diretto sull’economia, sulla salute, sull’educazione e sulla coesione sociale. Un sistema complesso, industriale e artigianale allo stesso tempo, che spesso non riceve l’attenzione normativa e politica che merita. IMMENSE nasce per colmare questo vuoto, portando il concetto di cibo pubblico al centro del dibattito nazionale: il pasto giusto come diritto, come leva educativa e come responsabilità collettiva.
L’edizione 2025 si colloca in un anno speciale: ricorre infatti l’80° anniversario della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, che da Roma guida da decenni la sfida globale contro la fame e per sistemi alimentari più sostenibili. In questa cornice, IMMENSE diventa lo spazio in cui il nostro Paese riflette sul ruolo che la ristorazione collettiva può giocare nella costruzione di un modello alimentare più equo e inclusivo.
Il Focus table del mattino
La giornata si aprirà alle 10.30 con il Focus table riservato, momento di confronto dedicato ad aziende, decision maker e stakeholder.
Al centro dei lavori sarà il Tavolo tecnico della Ristorazione Collettiva, istituito da ANIR Confindustria come luogo permanente di elaborazione e sintesi delle principali istanze del settore. Sarà un’occasione per discutere in maniera approfondita i temi chiave della filiera, dalle regole del mercato alla sostenibilità economica, dalla qualità del servizio alle prospettive di innovazione, con l’obiettivo di elaborare proposte concrete da portare sui tavoli istituzionali.
Il tavolo permetterà inoltre di inserire la ristorazione collettiva all’interno della cornice più ampia del mondo dei servizi, di cui è parte integrante. Un ambito che unisce facility management, logistica, pulizie e altri settori essenziali per il funzionamento delle comunità, e che rappresenta un pilastro dell’economia nazionale e delle politiche di welfare.
I talk del pomeriggio
Alle 15.30 inizierà il programma pubblico con l’accoglienza e i saluti istituzionali.
Alle 16 avrà luogo il primo talk, “Cibo pubblico: per un pasto sostenibile, inclusivo e di qualità”. A moderare sarà la giornalista Silvia Perdichizzi, collaboratrice Avvenire e L’Espresso. Sul palco si alterneranno voci del mondo accademico, istituzionale e associativo, tra cui Paolo Valente, segretario generale ANIR Confindustria, Antonella Inverno, responsabile politiche infanzia e adolescenza di Save The Children, il professor Michele Fontefrancesco dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Francesca Rocchi, Vicepresidente di Foodinsider, Adriana Bizzarri, Coordinatrice nazionale scuola Cittadinanzattiva, Nadia Accetti, presidente Donna Donna Onlus, il professor Francesco D’Ausilio dell’università LUISS Guido Carli, Andrea Magarini, Dirigente Comune di Milano e Milan Urban Policy Act.
Alle 17.30 si terrà il secondo talk, “Ristorazione collettiva: mercato, regole e opportunità”. A moderare sarà il giornalista Rai e co-conduttore Agorà, Tommaso Giuntella, che guiderà il confronto tra rappresentanti parlamentari della Commissione Ambiente della Camera, Massimo Milani di FDI e Marco Simiani del PD, l’onorevole Raffaele Nevi, Vicepresidente del gruppo di Forza Italia alla Camera, insieme con il Presidente Massimo Piacenti.
IMMENSE 2025 sarà dunque non solo un’occasione di approfondimento e di dialogo, ma anche il momento per ribadire che il cibo pubblico non è un costo da comprimere, bensì un investimento strategico per il futuro del Paese, in sintonia con i grandi obiettivi globali indicati dalla FAO nel suo ottantesimo anniversario.