
Con grande soddisfazione annuncio che, con la nomina del primo direttore del MAE, la Dott.ssa Manuela Cerqua, abbiamo raggiunto quella maturità amministrativa e formale che consente al museo di poter vivere e avere una propria funzionalità anche dal punto di vista giuridico-amministrativo. Un momento che segna l’avvio di una stagione condivisa di valorizzazione per l’intero territorio.
Questo passaggio è parte di una visione di sviluppo corale che guarda oltre i confini del nostro Comune. Insieme alle città di Alatri, Ferentino, Veroli, intendiamo costruire un sistema culturale integrato, capace di creare un legame sempre maggiore con le nostre radici e in grado di far emergere una storia comune che parli di memorie e civiltà condivise. Proprio questo spirito di condivisione è uno dei punti centrali che hanno portato alla candidatura congiunta a Capitale Italiana della Cultura 2028.
Desidero ricordare il percorso che ci ha condotti fino a questo traguardo: non nascondo una punta di orgoglio nell’essere stato il sindaco che ha inaugurato il primo padiglione del MAE, ponendo la prima pietra concreta di un progetto ambizioso. É stato un passo fondamentale: senza quel presidio fisico, senza quel “luogo” dove poter mostrare, oggi e in futuro, le memorie del territorio, tutte le fasi successive avrebbero avuto minore forza.
Ora, con la nomina della Dott.ssa Cerqua, possiamo guardare con realismo al completamento dell’intera struttura, al consolidamento di un piano scientifico di ampio respiro atto alla valorizzazione dell’epoca romana e preromana del nostro territorio.
Questo non è un punto d’arrivo, ma d’inizio, di dialogo con le comunità vicine, di rete con le istituzioni culturali della Ciociaria e del Lazio, di crescita condivisa.
Voglio ringraziare tutte e tutti – funzionari comunali, amministratori locali, la Soprintendenza, gli uffici tecnici, i dirigenti culturali – che hanno lavorato con dedizione e pazienza perché potessimo arrivare a questo momento. Senza la volontà collettiva, infatti, tutto ciò non sarebbe stato possibile.
Insieme possiamo fare del MAE un vero fulcro di identità, storia e sviluppo.



