
(AGENPARL) – Wed 01 October 2025 FISCO, TURCO (M5S): CONCORDATO BIS ALTRO FLOP, SUBITO AUDIZIONE DEL MINISTRO
NOTA STAMPA
*FISCO, TURCO (M5S): CONCORDATO BIS ALTRO FLOP, SUBITO AUDIZIONE DEL MINISTRO*
Roma, 2 ottobre. “Come era già successo per la prima edizione, anche il concordato preventivo biennale 2025-2026 è stato un flop colossale. Secondo le prime indiscrezioni si è chiuso con appena 40mila adesioni a fronte di una platea potenziale di circa 2 milioni di soggetti Isa. Una partecipazione minima, anticipata da ItaliaOggi, che certifica il fallimento della riforma fiscale fortemente voluta dal Governo Meloni e di quello che avrebbe dovuto essere il suo fiore all’occhiello. Degli aderenti, il 30-40% circa avrebbe aderito migliorando la propria ‘pagella fiscale’, in alcuni casi con balzi incredibili. Un meccanismo che finisce per premiare pochi, senza incidere realmente sulla platea più ampia dei contribuenti e senza garantire gettito certo per lo Stato. E questo sarebbe lo strumento cardine della riforma fiscale che adesso promette un taglio delle tasse sul ceto medio? Ma non scherziamo. Il M5S aveva già denunciato i limiti strutturali di questo strumento, costruito senza un’adeguata semplificazione, senza trasparenza e con una comunicazione insufficiente verso imprese e professionisti. Oggi i numeri lo confermano: il concordato non rafforza la compliance fiscale, ma crea nuove distorsioni e disuguaglianze. Per questo chiediamo un’audizione urgente in Commisisone finanze del Ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, e dei vertici dell’Agenzia delle Entrate, affinché riferiscano sul gettito effettivamente incassato; sull’impatto sul bilancio dello Stato; sui criteri di selezione dei contribuenti ammessi e i benefici concreti ottenuti; sulle ragioni della scarsissima adesione rispetto alla platea prevista. È doveroso che i cittadini e le imprese sappiano come vengono impiegate misure fiscali di questo rilievo e quali effetti reali hanno prodotto. Non possiamo permettere che provvedimenti inefficaci e discriminatori diventino la regola, scaricando costi e incertezze sull’economia reale”. Lo dichiara in una nota il senatore Mario Turco, vicepresidente del M5S e componente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle