
(AGENPARL) – Tue 30 September 2025 INFORMAZIONE ISTITUZIONALE
E OPEN GOVERNMENT
Ufficio Stampa
TS 30/9/2025
INAUGURATA AL TERMINE DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE LA RESIDENZA CAMPANELLE E SCOPERTO IL MURALE “L’ALBERO DELLA
VITA”
La conclusione dei lavori di ristrutturazione dell’impianto di riscaldamento/raffreddamento della Residenza Campanelle, Struttura Residenziale per disabili gravi e gravissimi con annesso Centro Diurno di via Modiano, 1 con relativa inaugurazione è stata
illustrata oggi, nel corso di una conferenza stampa sul posto, dall’Assessore alle Politiche Sociali, Massimo Tognolli con Stefano Chicco, Direttore del Servizio Sociale del
Comune di Trieste.
Accanto al taglio del nastro, alla presenza del Direttore dei Servizi Sociosantari di
ASUGI, Giulio Antonini e della Presidente della Società Cooperativa Sociale La Quercia,
Emanuela Pascucci, l’Assessore Tognolli ha scoperto anche il murale “L’Albero della
vita” con lo slogan “Insieme… lasciamo il segno”.
“Nel giorno dell’inaugurazione – ha spiegato Tognolli, apponendo uno dei cuoricini di
legno sagomati messi a disposizione su cui scrivere un messaggio di augurio – abbiamo voluto lasciare un segno di questo percorso sui muri della struttura, in modo
che ognuno possa esprimere ciò che ha vissuto e che vuole condividere”.
È seguito un brindisi con sottofondo musicale per gli ospiti della Residenza.
“Oggi – ha esordito l’Assessore Tognolli – anche se fuori piove, è una giornata bellissima, perché qui in questa struttura splende il sole. E per questo devo ringraziare tutti
i presenti, a cominciare dagli ospiti, dalle famiglie e da tutti coloro i quali hanno consentito che si compisse questo piccolo miracolo, perché nove mesi fa quando abbiamo
iniziato a programmare i lavori eravamo consapevoli delle difficoltà che avremmo incontrato, ma siamo riusciti a superarle tutti assieme, grazie al metodo che abbiamo
adottato: quello di lavorare tutti insieme per le persone. Spero che questo metodo vincente, considerata la gioia che avverto qui questa mattina, si diffonda a tutto il sociale
della nostra città”.
“Penso che il sociale – ha dichiarato Stefano Chicco, Direttore del Servizio Sociale del
Comune di Trieste – abbia il compito di avere cura delle persone anche agevolando la
loro condizione attraverso interventi come quello di ristrutturazione dell’impianto di
riscaldamento/raffreddamento della struttura che ospita la Residenza e il Centro
Diurno Campanelle in modo da consentire agli ospiti di potere disporre di tutte le comodità possibili. L’ammodernamento si era reso necessario per l’ammaloramento elle
tubature e siamo riusciti a svolgerlo nel migliore dei midi grazie alla collaborazione di
tutti: ringrazio quindi per la loro disponibilità tutti i soggetti che operano assieme al
Comune di Trieste a favore della cittadinanza”.
Nel mese di luglio 2024 – è stato ricordato nel corso della conferenza stampa – sono
partiti i lavori di ristrutturazione dell’impianto di riscaldamento/raffreddamento della
struttura che ospita la Residenza e il Centro Diurno Campanelle.
Lavori che – è stato ricordato ancora dai relatori – hanno visto la compartecipazione di
tanti attori, con ruoli e strumenti diversi, ma legati dall’unico obiettivo di rendere questa casa accogliente e confortevole per chi la abita.
Allo sforzo dell’Amministrazione Comunale per reperire i fondi necessari, è stato riferito, sono seguiti lo studio e la definizione dei progetti da parte degli uffici tecnici del
Comune di Trieste, la valutazione delle possibili soluzioni per lo spostamento degli
ospiti e i sopralluoghi per costruire un sistema che portasse il minor disagio possibile.
È stata quindi condivisa la necessità di mantenere gli ospiti della Residenza all’interno
dell’ambiente di vita abituale, senza sradicare alcuno dalle mura conosciute e rassicuranti, chiedendo ai “ragazzi del Centro Diurno” la disponibilità a spostarsi negli spazi
messi a disposizione dal centro diurno C.E.S.T. in via De Ralli e successivamente in via
Weiss. È quindi partito il trasloco, o meglio, i vari traslochi, che hanno coinvolto tutti gli
ospiti e tutti gli operatori, i quali, indipendentemente da ruoli e mansioni, si sono rimboccati le maniche e hanno vuotato e riadattato spazi e ambienti, trasformando un
momento di possibile disagio in un’occasione per ripensare a un contesto di vita diverso, dove giocare al campeggio piuttosto che condividere la camera con altre persone.