
(AGENPARL) – Tue 30 September 2025 **Santuario di San Vivaldo a Montaione, dalla Regione oltre 1milione e
670mila euro per il recupero**
Approvato dalla giunta lo schema di accordo con il Comune. Previsti
interventi al convento e alle cappelle del sacro monte. Le risorse saranno
erogate in tre anni
/Scritto da Fabrizia Prota, martedì 30 settembre 2025 alle 15:10/
Il convento di San Vivaldo a Montaione torna ad antico splendore grazie al
contributo straordinario della Regione Toscana. La giunta regionale ha
infatti approvato lo schema di accordo con il Comune della città
metropolitana di Firenze che dispone l’erogazione di oltre 1 milione e
670mila euro per gli interventi di valorizzazione del complesso, risalente
al 1500 ed unico nel suo genere, costituito dal convento vero e proprio e
da una ventina di cappelle disposte nell’area boschiva intorno ad esso,
decorate con terracotte policrome ad opera di artisti fiorentini.
Le risorse per la riqualificazione dell’area conventuale saranno erogate al
Comune di Montaione, proprietario degli immobili, in tre tranche: 243mila
euro nel 2025, 575mila euro nel 2026 e oltre 842mila euro nel 2027.
I lavori previsti riguardano il recupero delle facciate, delle coperture,
delle pareti e degli elementi architettonici esterni delle cappelle, da
realizzarsi attraverso interventi di restauro specialistico e di
consolidamento, delle parti in pietra e in laterizio oltre che delle
finiture ad intonaco.
Il presidente della Regione ha sottolineato come si tratti di un intervento
che vuole valorizzare e salvaguardare un luogo dal forte valore spirituale
ma anche culturale. Un patrimonio da preservare e tutelare dallo scorrere
del tempo per dare a tutti i toscani e non la possibilità di vivere un
luogo che combina fede, natura e arte. E che dimostra ancora una volta la
ricchezza della Toscana diffusa, un territorio che anche negli itinerari
meno battuti è in grado di esprimere bellezza ed alto valore storico e
culturale.
È nella selva di Camporena, oggi frazione del Comune di Montaione, che nel
1300 frate Vivaldo Stricchi da San Gimignano si ritirò a vita da eremita e
due secoli più tardi i frati francescani minori costruirono il complesso
di cappelle, detto sacro monte, che riproduce in scala ridotta quella che
all’epoca era la topografia di Gerusalemme, divenendo così meta di
pellegrinaggi. A decorare il santuario, furono artisti della terracotta
delle botteghe di Giovanni della Robbia e Benedetto Buglioni.
Il contributo della Regione Toscana in particolare andrà a finanziare
interventi di spazzolatura e pulitura degli intonaci, stuccatura e
riparazione delle lesioni, oltre alla realizzazione di un intonaco a
protezione delle parti più esposte all’umidità. Per gli elementi
metallici si procederà con la pulitura, la verniciatura e la sostituzione
dove necessario. Il progetto prevede inoltre la sostituzione degli infissi
deteriorati, di grate, ringhiere e parti in lamiera. In alcune cappelle
saranno inseriti infissi aggiuntivi in ferro e vetro, che permetteranno,
anche in alcune ore di chiusura, di vedere le opere all’interno. Anche le
coperture saranno ristrutturate, con il recupero degli elementi esistenti e
una nuova impermeabilizzazione. In programma infine la sostituzione della
pavimentazione perimetrale di alcune delle cappelle con lastre di pietra
naturale.
I lavori saranno eseguiti su una serie di cappelle per volta, in modo da
permettere l’accesso da parte dei visitatori ai restanti edifici.