
I prezzi dell’oro hanno toccato un nuovo record, spinti dalle attese di tagli dei tassi di interesse negli Stati Uniti, dalle preoccupazioni per un possibile shutdown del governo e dall’escalation delle tensioni geopolitiche.
Per la prima volta, l’oro spot ha superato quota 3.800 dollari l’oncia, balzando dell’1,6% e raggiungendo i 3.820,96 dollari. Parallelamente, i future sull’oro USA con consegna a dicembre sono saliti dell’1,1%, attestandosi a 3.850,80 dollari.
Non solo oro: anche altri metalli preziosi hanno registrato rialzi significativi. L’argento spot è avanzato dell’1,7% fino a 46,78 dollari l’oncia, toccando il livello più alto degli ultimi 14 anni. Il platino ha guadagnato l’1,7%, portandosi a 1.594,90 dollari, massimo da 12 anni. In controtendenza il palladio, sceso dello 0,4% a 1.265,25 dollari l’oncia.
Secondo gli analisti, il trend rialzista dell’oro riflette l’aumento della domanda di beni rifugio, in un contesto di volatilità finanziaria globale e di crescente incertezza politica ed economica.