
(AGENPARL) – Tue 30 September 2025 Al via “Così lontani, così vicini: Italia, Mediterraneo e Africa”
Un ciclo di nove conferenze e tre giornate di studio per raccontare i rapporti tra le due sponde del Mediterraneo fra il tardo Medioevo e l’età contemporanea
A partire dal 6 ottobre, gli appuntamenti si terranno presso il VIVE-Vittoriano e Palazzo Venezia ed il Museo Nazionale Romano alle ore 18.00, al Parco archeologico del Colosseo alle ore 17.00, e saranno validi anche come corsi di formazione
Comunicato stampa
Roma, 29 settembre 2025 – Il Dipartimento per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale (DiVA), il VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia, il Parco archeologico del Colosseo ed il Museo Nazionale Romano promuovono il progetto “Così lontani, così vicini: Italia, Mediterraneo e Africa”: un’occasione significativa per approfondire il tema dei rapporti tra Italia, Mediterraneo allargato e Africa fra il tardo Medioevo e l’età contemporanea attraverso momenti di incontro capaci di unire ricerca scientifica e divulgazione.
L’iniziativa – nata da un accordo strategico fra il DIVA e i suddetti Istituti museali – risponde ad una delle priorità politiche definite dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli con il D.M. 21 gennaio 2025 n. 12, che prevede progetti di cooperazione culturale con l’Africa e il Mediterraneo allargato nell’ambito del Piano Mattei.
Il programma, affidato alla cura scientifica di Massimo Carlo Giannini, professore ordinario di Storia Moderna dell’Università degli Studi di Teramo, fra i massimi esperti del settore, comprende un ciclo di nove conferenze – da tenersi ogni lunedì, a partire dal 6 ottobre – e tre giornate di studio dedicati ai rapporti tra Italia, Mediterraneo allargato e Africa dal tardo Medioevo all’età contemporanea.
“Il progetto ‘Così lontani, così vicini’ si inserisce pienamente nella direttiva del Ministro Alessandro Giuli e nel quadro del Piano Mattei, che assegna alla cultura un ruolo chiave nei rapporti con l’Africa e il Mediterraneo allargato. L’iniziativa promuove momenti di studio, riflessione e formazione, indispensabili per costruire un dialogo autentico e duraturo. Come Capo Dipartimento ho fortemente voluto promuovere anche in questo caso un accordo strategico tra il VIVE-Vittoriano e Palazzo Venezia, il Parco archeologico del Colosseo e il Museo Nazionale Romano, una sinergia già sperimentata con successo, che rafforza la capacità del Ministero di fare rete e di offrire modelli culturali aperti al futuro”, dichiara Alfonsina Russo, Capo Dipartimento per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura.
L’iniziativa si propone di superare due paradigmi interpretativi radicati: da un lato l’idea di un’alterità assoluta tra le due sponde del Mediterraneo, dall’altro la visione limitata al solo quadro coloniale. Il programma è stato pensato per parlare a diversi tipi di pubblico e assolvere a una precisa funzione educativa: tutti gli appuntamenti saranno riconosciuti come corsi di formazione, in primo luogo per il personale del Ministero della Cultura.
“Con ‘Così lontani, così vicini’ abbiamo voluto promuovere il superamento di stereotipi e pregiudizi sull’Africa e i paesi del Mediterraneo allargato, per dare un fattivo contributo alla creazione di nuovi rapporti basati sul reciproco rispetto. Nel farlo, come è consuetudine del VIVE, ci siamo impegnati per coniugare l’alta qualità scientifica con la capacità di parlare a tutti. Questa volta, su sollecitazione di Alfonsina Russo, abbiamo aggiunto un elemento in più: la formazione, in primo luogo per il personale del nostro Ministero. È così che il museo si trasforma in spazio di crescita e di dialogo condiviso, diventando davvero strumento di relazione e di futuro”, afferma Edith Gabrielli, Direttrice del VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia.
Il progetto prevede un ciclo di nove conferenze, programmate il lunedì che si svolgeranno in tre sedi di particolare rilievo: la Sala del Refettorio di Palazzo Venezia per il VIVE (6, 13 e 20 ottobre 2025 alle ore 18.00), la Curia Iulia del Parco archeologico del Colosseo (27 ottobre, 3 e 10 novembre alle ore 17.00) e la sede di Palazzo Massimo del Museo Nazionale Romano (17 novembre, 1 e 15 dicembre alle ore 18.00).
Nell’ambito del progetto, il programma propone inoltre tre giornate di studio tematiche, che si svolgeranno nelle medesime sedi e si articoleranno nell’intero arco della giornata a partire dalle 9.30: al VIVE il prossimo 22 ottobre, al Parco archeologico del Colosseo il 26 novembre e al Museo Nazionale Romano il 17 dicembre.
Il percorso avviato con “Così lontani, così vicini” si concluderà nel 2026 con un grande convegno internazionale, che riunirà alcuni dei massimi esperti sul tema.
È consigliata la prenotazione tramite Eventbrite:
Per informazioni:https://vive.cultura.gov.it/it/VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia
Ufficio Stampa Comin & Partners
Rachele Mannocchi
Giulia Prosperi
Così lontani, così vicini: Italia Mediterraneo e Africa
Lo scopo del progetto è rispondere all’esigenza di creare una serie di opportunità che uniscano ricerca scientifica di qualità e divulgazione intorno al tema dei rapporti tra Italia, Mediterraneo allargato e Africa fra il tardo Medioevo e l’età contemporanea. In particolare, si tratterà di superare i due più tenaci paradigmi interpretativi: quello dell’alterità assoluta fra le due sponde del Mediterraneo, da un lato, e del colonialismo, dall’altro.
La prima attività consiste in un ciclo di conferenze dirette a un pubblico di non specialisti, tenute da studiosi esperti e comunicativi.
La seconda prevede tre giornate di studio tematiche, che possano anche essere fruiti come corsi di formazione, in primo luogo per il personale del Ministero della Cultura.
PROGRAMMA DELLE CONFERENZE
VIVE-VITTORIANO E PALAZZO VENEZIA, SALA DEL REFETTORIO (PALAZZO VENEZIA) – ORE 18.00
Orizzonti perduti
Data 6 ottobre 2025
Nome relatore Antonio Musarra
Titolo Un genovese in Africa nel Quattrocento
Data 13 ottobre 2025
Nome relatore Angelo Cattaneo
Titolo Tra Vecchi e Nuovi Mondi: l’Africa subsahariana tra Mediterraneo e mondo globale
Data 20 ottobre 2025
Nome relatore Valeria Deplano
Titolo Immaginare l’impero coloniale italiano
PARCO ARCHEOLOGICO DEL COLOSSEO, CURIA IULIA – ORE 17.00
Geopolitica
Data 27 ottobre 2025
Nome relatore Alessio AssonitisTitolo I Medici e la percezione dell’Africa nel Cinque e Seicento: oggetti, mappe e notizie
Data 3 novembre 2025
Nome relatore Franco Cardini
Titolo L’oro del Mali: Mansa Musa e l’immaginario medievale dell’Africa
Data 10 novembre 2025
Nome relatore Lina Scalisi
Titolo Le imprese di Carlo V in Africa nel Cinquecento
MUSEO NAZIONALE ROMANO, PALAZZO MASSIMO – ORE 18.00
Fra due sponde
Data 17 novembre 2025
Nome relatore Dionigi Albera
Titolo Lampedusa: porta d’Europa
Data 1 dicembre 2025
Nome relatore Gianluca ScroccuTitolo I socialisti italiani e l’Africa (1946-1992)
Data 15 dicembre 2025
Nome relatore Matteo Sanfilippo
Titolo Italiani in Africa, Africani in Italia fra Otto e Novecento
ABSTRACT E PROFILI DEI RELATORI DELLE CONFERENZE
VIVE-VITTORIANO E PALAZZO VENEZIA, SALA DEL REFETTORIO (PALAZZO VENEZIA) – ORE 18.00
Orizzonti perduti
Antonio Musarra (Sapienza Università di Roma), “Un genovese in Africa nel Quattrocento” | 6 ottobre 2025
Antonio Musarra è professore associato di Storia medievale alla Sapienza Università di Roma. Si occupa di Storia mediterranea, marittima e navale, di storia francescana e di storia politica cittadina, con particolare riguardo al contesto genovese. È autore di numerosi saggi di natura scientifica e divulgativa, tra cui Genova e il mare nel Medioevo (2015), Il grande racconto delle crociate (con Franco Cardini, 2019), L’isola che non c’è. Geografie immaginarie tra Mediterraneo e Atlantico (2023), L’assedio di Gerusalemme. 1099. I crociati conquistano la Città Santa (2025). Dirige il Laboratorio di Storia del Mare e delle Società Mediterranee (SARAS, Sapienza).
Un genovese in Africa nel Quattrocento: Nel 1447, un mercante genovese di nome Antonio Malfante scrisse da Tuwāt, nel cuore del Sahara, una lettera straordinaria che offre uno dei primi sguardi europei sui traffici d’oro e schiavi, rivelando l’intreccio profondo tra Mediterraneo e Africa subsahariana. Quel testo, unico nel suo genere, non è soltanto una testimonianza di viaggio, ma una finestra spalancata su mondi fino ad allora poco conosciuti all’universo europeo, capace d’illuminare l’incontro fra economie, culture e poteri destinati a ridisegnare la storia globale del Quattrocento.
Angelo Cattaneo (ISEM CNR),“L’Africa subsahariana tra Mediterraneo e mondo globale (1450-1600)” | 13 ottobre 2025
Angelo Cattaneo è Primo ricercatore presso l’Istituto di storia dell’Europa mediterranea del Consiglio nazionale delle ricerche (ISEM CNR). Ha diretto numerosi progetti di ricerca fra cui due presso la Universidade Nova de Lisboa, Faculdade de Ciências Sociais e Humanas – FCT-The Portuguese Foundation for Science and Technology. Attualmente è “Principal Investigator” il progetto di ricerca d’interesse nazionale “Mapping and Translating Spaces, Cultures, and Languages” nel quadro delle missioni della prima età moderna (2023-2026).
L’Africa subsahariana tra Mediterraneo e mondo globale (1450-1600): La conferenza esplorerà la storia delle carte europee dell’Africa, a partire dalle navigazioni iberiche e dalla loro ricezione nelle reti mercantili e di conoscenza europee. Dal 1441 i mercanti iberici entrarono in contatto con i regni dell’Africa subsahariana occidentale, evidenziandone le strutture politiche e le forme di sovranità. Alla luce di recenti dibattiti storiografici, in particolare African Kings and Black Slaves di Herman L. Bennett (2018), si mostrerà come tali rapporti non furono soltanto mercantili e asimmetrici, ma anche diplomatici e politici, andando oltre la tratta degli schiavi e l’affermazione di differenze e gerarchie razziali. Attraverso l’analisi di alcuni esempi di fonti scritte, cartografiche e materiali, la conferenza proporrà un viaggio tra rotte commerciali, relazioni diplomatiche e proselitismo religioso che restituisce l’immagine di un’Africa non periferica, ma protagonista attiva e plurale delle connessioni tra Mediterraneo e mondo globale della prima età moderna.
Valeria Deplano (Università degli studi di Cagliari), “Immaginare l’impero coloniale italiano” | 20 ottobre 2025
Valeria Deplano è professoressa associata di Storia contemporanea all’Università di Cagliari. Si occupa di storia del colonialismo italiano, del suo impatto culturale e delle sue eredità nel presente, e di migrazioni e mobilità nel periodo post-coloniale. Tra le sue pubblicazioni: La Madrepatria è una terra straniera. Libici, eritrei e somali nell’Italia del dopoguerra (Le Monnier 2017), Storia del colonialismo italiano. Politica, cultura e memoria dall’età liberale ai giorni nostri (con A. Pes, Mimesis 2024).
Immaginare l’impero coloniale italiano: Ciascun progetto coloniale ha bisogno di immaginari, idee, talvolta sogni, capaci di convincere della sua legittimità sia i soldati che lo devono portare avanti, sia la popolazione civile che lo deve sostenere da casa. La conferenza racconterà in che modo gli italiani hanno imparato a immaginare l’Africa, anche senza mai vederla, dall’800 sino all’instaurazione dell’impero da parte dell’Italia fascista.
PARCO ARCHEOLOGICO DEL COLOSSEO, CURIA IULIA – ORE 17.00
Geopolitica
Alessio Assonitis (Columbia University di New York), “I Medici e la percezione dell’Africa nel Cinque e Seicento: oggetti, mappe e notizie” | 27 ottobre 2025
Alessio Assonitis ha conseguito il dottorato in storia dell’arte moderna alla Columbia University di New York nel 2003. Ha ricevuto borse di studio dalla National Endowment for the Humanities, Clowes Foundation e Samuel H. Kress Foundation. Nel 2009 è diventato direttore del Medici Archive Project (MAP), istituto di ricerca americano situato in Firenze. Dirige progetti finanziati dalla Andrew W. Mellon Foundation (USA). Fra le sue pubblicazioni la monografia “Bastiano Mainardi: Painter of Altarpieces in Renaissance Tuscany” (Indianapolis Museum of Art, 2011) e le curatele dei volumi “The Grand Ducal Medici and Their Archive 1537-1743” (Brepols, 2016) e “A Companion to Cosimo I de’ Medici” (Brill, 2021).
I Medici e la percezione dell’Africa nel Cinque e Seicento: oggetti, mappe e notizie. Il rapporto fra la famiglia fiorentina dei Medici e l’Africa subsahariana è stato poco studiato dagli storici del rinascimento. Eppure i punti di contatto, collegamenti, e scambi diplomatici, culturali e artistici dal Quattrocento fino al Settecento sono stati notevoli e continuativi, anche se spesso filtrati da intermediari, mercanti, agenti e viaggiatori. Da questi alla corte medicea arrivavano notizie, oggetti, piante, animali ed altre curiosità da luoghi sperduti e da culture sconosciute. Questo intervento intende fare luce sulla percezione dell’Africa da parte dei Medici e su come l’Africa veniva rappresentata nelle loro collezioni.
Franco Cardini “L’oro del Mali: Mansa Musa e l’immaginario medievale dell’Africa” | 3 novembre 2025
Franco Cardini è professore emerito di Storia medievale presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane (SUM) e l’Università di Firenze. Specialista di crociate, pellegrinaggi e rapporti tra Europa, Islam e mondo mediterraneo, ha pubblicato numerosi volumi tradotti in più lingue ed è tra gli storici italiani più autorevoli e noti al grande pubblico.
L’oro del Mali: Mansa Musa e l’immaginario medievale dell’Africa: La figura di Mansa Musa, sovrano del Mali nel XIV secolo, affascinò cronisti e viaggiatori, che ne fecero un emblema di ricchezza favolosa e di potere lontano. Il suo pellegrinaggio alla Mecca e la sua presenza nelle carte geografiche medievali divennero simboli di un’Africa al tempo stesso reale e immaginata. Questo intervento esplora le fonti e le rappresentazioni che costruirono il mito di Mansa Musa nel Medioevo.
Lina Scalisi (Università degli Studi di Catania), “Le imprese di Carlo V in Africa nel Cinquecento” | 10 novembre 2025
Lina Scalisi è professore Ordinario di Storia Moderna presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche degli Studi di Catania e Prorettrice dell’Ateneo, è Académica correspondiente de la Real Academia de la Historia, componente del collegio dei docenti del Dottorato in Storia della Scuola Normale Superiore di Pisa e Presidente dell’Accademia delle belle arti di Catania. I suoi interessi di ricerca riguardano la storia politica e culturale dell’aristocrazia europea in età moderna; la storia urbana e la storia socio-religiosa.
Le imprese di Carlo V in Africa nel Cinquecento: Nel torrido luglio 1535, Carlo V conquistò Tunisi e con essa la fama di guerriero invincibile sul campo di battaglia che aveva a lungo ricercato per far tacere i nemici francesi che, troppe volte, avevano contrapposto il coraggio militare del loro sovrano alla lontananza dell’imperatore dai teatri di guerra; sia per stabilire nuovi equilibri nel Mediterraneo dove il Turco e i suoi alleati imperversavano alle frontiere dei suoi regni. Ma il successo di quel luglio non fu solo una vittoria militare. Essa fu, al tempo, storia e fabula, cronaca e leggenda di cui rimangono echi nei carteggi e nei magnifici arazzi che narrarono quelle gesta. Molto meno noto, invece, cosa volle dire preparare quella guerra per gli uomini che la diressero e per i regni che la finanziarono. Una storia lontana, ancor oggi di grande attualità.
MUSEO NAZIONALE ROMANO, PALAZZO MASSIMO – ORE 18.00
Fra due sponde
Dionigi Albera (Université de Aix-Marsiglia), “Lampedusa: porta d’Europa” | 17 novembre 2025