
(AGENPARL) – Tue 30 September 2025 COMUNICATO STAMPA
Lazio. Liberati (Osservatorio criminalità e sicurezza Regione), dal primo Rapporto emerge diffusione della criminalità mista
Il 29.9 us. presso la Regione lazio, il presidente dell’Osservatorio Legalità e Sicirezza della Regione Lazio Gen. CA CC in cong. Serafino Liberati, ha presentato il 1° Rapporto sulla criminalità nella Regione Lazio, appuntamento annuale che, negli anni precedenti, era focalizzato solo sulla penetrazione delle mafie nella regione e quest’anno ha presentato una indagine innovativa, con l’analisi sia delle attività relative alla criminalità organizzata che quelle legate a forme di criminalità più diffuse e presenti nella vita quotidiana della popolazione .
All’ evento, presieduto dalla Vice Presidente della Regione, On Roberta Angelilli ed al quale ha partecipato- con un appassionato intervento ed apprezzatissimo intervento- la presidente della commissione parlamentare antimafia chiara Colosimo, era presente un folto pubblico e numerose autorità- i Prefetti delle Province, Il facente funzioni di Procuratore capo di Latina. rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell’ordine- I Comandanti Regionali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza- nonché esponenti del mondo accademico.
“Ciascuno deve fare la sua parte per contrastare i fenomeni criminali, che ci tolgono tantissimo in termini collettivi: sicurezza, tranquillità e la possibilità di fare progetti. E’ una lotta in cui ciascuno deve essere non solo testimone ma anche parte attiva” ha detto,nella sua prolusione la vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli
Il Rapporto, suddiviso in 6 capitoli, evidenzia il Lazio – ha specificato dal Gen. Liberati- “come un territorio a criminalità mista, dove convivono forme di criminalità predatoria e microcriminalità urbana, con complessi sistemi di penetrazione mafiosa, economia illegale traffico e spaccio di stupefacenti; sono, altresì, emerse frequenti collusioni tra criminalità organizzata e comune, nuove forme di devianza giovanile ed una sorta di radicamento sociale della criminalità organizzata in alcune periferie”
Un momento di particolare rilievo è stata la presentazione del progetto sperimentale “Socrates” che prevede l’adozione di una unità di Intelligenza Artificiale per l’analisi del crimine, intesa come individuazione delle tendenze e dei motivi di disagio sociale ed economico alla base degli eventi delittuosi, strumento innovativo destinato a supportare concretamente la conoscenza del fenomeno per poter adottare adeguate e soprattutto tempestive strategie di prevenzione socioeconomiche .IL progetto è frutto della collaborazione dell’Osservatorio con la filiale italiana del colosso giapponese NTTDATA E della tech company italiana MINECRIME, che detiene il più grande database sulla criminalità in Europa con circa 65 milioni di eventi geo-codificati.
Nel rapporto la cui stesura -per la parte mafia nel Lazio e piazze di spaccio- ha visto l’impegno, rispettivamente, dello scrittore, esperto antimafia, Tommaso Levantini e del giornalista, pratico del settore, Vincenzo Spagnuolo, viene focalizzata l’insorgenza di fenomeni quali l’”arruolamento”, con retribuzione giornaliera di giovani incensurati, come vedette e sentinelle delle piazze di spaccio “chiuse”, da parte della criminalità, e l’utilizzo,da parte di qest’ultima di famiglie incensurate ma fragili economicamente o con debiti, come “ custodi” e “detentori” di armi, droga e danaro illecito, dietro corresponsione di un vero e proprio “mensile”, “costituendo, assieme ai proventi dello spaccio, un Pil alternativo che distrugge l’economia ed il futuro del Paese”,come sottolineato dalla Presidente della commissione antimafia Chiara Colosimo, che ha poi ringraziato particolarmente il Gen. Liberati per aver inserito nel rapporto un capitolo, inedito, che riporta le attività di contrasto messe in atto dalle FFOO, per fornire un quadro articolato delle criticità del territorio,nello specifico settore, ma che ne evidenzi,anche, i punti di forza.
Il Gen Liberati ha concluso definendo il rapporto come” uno strumento in continua evoluzione che va periodicamente aggiornato con i contributi del modo accademico, di quello associazionistico, delle comunità locali e degli algoritmi di intelligenza artificiale perché per combattere efficacemente il crimine, è necessaria una visione ampia e condivisa del fenomeno, che valorizzi le informazioni, le competenze e le alleanze, per aumentare la capacità di prevenire prima ancora che reprimere.”