
(AGENPARL) – Tue 30 September 2025 Giustizia: Sisto, chi salva una vita non deve temere conseguenze giudiziarie
“Dobbiamo garantire a chi interviene per soccorrere una persona che non
potrà, per questo, correre rischi giudiziari che lo disincentivino
dall’agire. Oggi nel nostro ordinamento esistono due riferimenti
fondamentali: l’articolo 593 del Codice Penale, che punisce l’omissione di
soccorso, e l’articolo 54, che esclude la punibilità di chi agisce in stato
di necessità. Tuttavia, fra queste norme rimane una zona grigia che può
portare, in alcuni casi, all’iscrizione nel registro degli indagati. E in
un Paese come il nostro, dove essere processati è già una pena, ciò
rappresenta un problema che va affrontato con decisione. Le recenti
proposte di riforma sulla responsabilità degli operatori della sanità
affermano, sul punto, principi importanti: i giudici devono tenere conto
anche delle condizioni reali in cui operano i medici, come carenze
organizzative, scarsità di risorse e presenza di situazioni di urgenza o
emergenza. È un passo avanti decisivo, una disciplina che merita di essere
estesa a tutte le situazioni di soccorso, a tutela di chiunque intervenga
per salvare una vita. Serve una protezione tesa a garantire la certezza di
non dovere rispondere alla Giustizia per un gesto di vera e propria
civiltà”. Così il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto,
intervenendo, alla Camera, al convegno “Agire per salvare una vita – Dalla
prevenzione alla formazione”.