
(AGENPARL) – Tue 30 September 2025 ConfcommeRcio: Consumatori e imprese, fiducia in lieve crescita
Dopo il risultato sostanzialmente negativo fatto registrare nel mese
precedente, a settembre 2025 l’indice di fiducia delle imprese aumenta
marginalmente evidenziando una sostanziale stazionarietà dallo scorso
luglio; in questo quadro, segnali positivi provengono dai giudizi sugli
ordini nell’industria e dalle attese su ordini e vendite nei servizi. La
fiducia dei consumatori recupera parzialmente a settembre il calo dello
scorso mese: la crescita è sostenuta soprattutto dall’evoluzione positiva
delle opinioni sia sulla situazione economica generale sia sull’opportunità
di acquisto di beni durevoli. Le stime Istat registrano infatti un *aumento
(da 96,2 a 96,8 per i primi, da 93,6 a 93,7 per le seconde)*.
Per quanto riguarda specificatamente i *consumatori*, migliorano le
opinioni sulla situazione economica generale (da 97 a 98,8), sulla
situazione corrente (da 99,2 a 99,9 ) e su quella futura (92,2 a 92,6),
mentre il clima personale rimane sostanzialmente stazionario (da 95,9 a 96).
Quanto alle *imprese*, l’indice di fiducia aumenta nelle costruzioni e
nei *servizi
di mercato* (da 101,3 a 101,5 e da 95,1 a 95,6, rispettivamente) mentre
rimane invariato nella manifattura (a 87,3) e diminuisce nel *commercio al
dettaglio* (da 102,7 a 101,6).
Nei servizi di mercato si registra un netto aumento delle attese sugli
ordini, mentre vanno in senso contrario i giudizi sugli ordini e
sull’andamento degli affari. Nel commercio al dettaglio, forte
peggioramento dei giudizi sulle vendite, mentre crescono le attese sulle
vendite.
Confcommercio – commenta il presidente di Potenza Angelo Lovallo – continua
a monitorare il clima di fiducia-sfiducia tra titolari di imprese del
terziario e consumatori soprattutto in questo avvio d’autunno segnato da
forti incertezze che pesano sulla tenuta delle nostre attività del
terziario. I* contenuti aumenti rilevati sul versante della fiducia delle
famiglie e la sostanziale stasi di quello delle imprese nel mese di
settembre confermano il permanere di una situazione sostanzialmente priva
di apprezzabili spunti di crescita. Il moderato miglioramento del sentiment
delle famiglie è la sintesi di percezioni e giudizi non sempre univoci e
chiaramente interpretabili.*
*Se da un lato – * osserva Confcommercio*- si esprimono giudizi più
favorevoli sul proprio bilancio con attese meno negative sull’inflazione e
sulla situazione generale e personale, dall’altro peggiora il giudizio
sulla situazione economica della famiglia e si evidenziano maggiori
preoccupazioni sulla disoccupazione. L’insieme di questi elementi rende
difficile ipotizzare, nel breve periodo, un significativo rilancio dei
consumi, pure in un contesto caratterizzato da buoni fondamentali
macroeconomici, dall’occupazione all’inflazione, dalla fiducia dei mercati
finanziari alla crescita dei redditi. La fiducia resta il punto debole del
sistema. Tale situazione viene percepita anche dagli imprenditori di quei
settori come il commercio e il turismo che sono più dipendenti dalla
domanda interna e che mostrano, in linea con andamenti deludenti dei
consumi, un peggioramento delle attese. Diventa perciò importante – dice
Lovallo – rafforzare misure e sostegni per prevenire ulteriori chiusure di
piccoli esercizi. *