
(AGENPARL) – Tue 30 September 2025 *Comunicato Stampa*
*La FP Cgil Padova lancia l’allarme: l’Assistente Infermiere mina la
qualità dell’assistenza sanitaria e precarizza il personale*
*“Una novità che si aggiunge alle future riorganizzazioni di reparti e
personale previste dall’Azienda Ospedaliera, dalle Aziende sanitarie e
dalle case di riposo, su indicazione della Regione, che rischia di
aumentare l’emorragia di infermieri e OSS verso il settore privato”*
La Funzione Pubblica CGIL di Padova esprime forte preoccupazione per
l’introduzione nella sanità padovana della nuova figura professionale
dell’Assistente Infermiere. Questa figura, creata da un accordo
Stato-Regioni del 3 ottobre 2024, si colloca a metà strada tra l’Operatore
Socio Sanitario (OSS) e l’Infermiere, e mira – nelle intenzioni della
Regione – a coprire la cronica carenza di personale sanitario nelle
strutture venete.
“L’introduzione dell’Assistente Infermiere – dicono la Segretaria Generale
della Fp Cgil Padova, Alessandra Stivali, e il Segretario Provinciale,
Alfredo Sbucafratta – pur presentata come soluzione alla carenza di
personale, rischia di compromettere la qualità dell’assistenza e di acuire
la precarietà del settore. Non possiamo accettare che la sanità padovana
diventi un laboratorio per sperimentazioni che mettono a rischio la salute
dei cittadini e i diritti dei lavoratori.”
Sono diversi i punti critici che la Fp Cgil Padova, solleva. “Innanzitutto
– spiegano Stivali e Sbucafratta – rischiamo una dequalificazione della
professione: l’Assistente Infermiere, con un percorso formativo ridotto di
500 ore (di cui 280 di tirocinio e 20 di esercitazioni), non può sostituire
la complessa professionalità dell’Infermiere laureato. È bene sottolineare
che gli OSS hanno alle spalle una formazione diretta a fornire un certo
tipo di assistenza, per esempio, sotto il profilo dell’accoglienza, della
pulizia e via discorrendo. Gli infermieri invece sono formati nella
somministrazione dei farmaci, nella verifica dei parametri, nell’utilizzo e
gestione di determinati apparecchi e impianti destinati ai pazienti.
Insomma, il pericolo prospettato è una delega impropria di mansioni, con
conseguente diminuzione della qualità delle cure con tutto quel che ne
conseguirà per i pazienti. Un’eventualità che aumenta il rischio giuridico
di contenziosi, legati ad una mancanza di autonomia della nuova figura,
dato che è previsto che opererà sempre sotto la supervisione e su
indicazione dell’infermiere, mancandogli del tutto l’indipendenza clinica.
Tutto ciò, inutile sottolinearlo, rischia di creare un limbo professionale,
rendendo incerti i confini delle responsabilità e generando potenziali
conflitti”.
“Inoltre – proseguono i due rappresentanti sindacali – l’introduzione di
questa figura è fortemente legata alle future riorganizzazioni dei reparti
e personale che l’Azienda Ospedaliera, su impulso della Regione, dovrà
attuare e che, in parte, sta mettendo in campo per risolvere la carenza di
personale infermieristico (senza introdurre attualmente la figura di
assistente infermiere). Riorganizzazioni che si inseriscono in un momento
di forte pressione sul personale sanitario, già stremato da carichi di
lavoro insostenibili, che rischia di aumentare (e in realtà sta già
accadendo) le dimissioni volontarie e l’esodo verso il privato.
“Per questo motivo – concludono Stivali e Sbucafratta – chiediamo di
sospendere le riorganizzazioni e di ragionare, in maniera graduale e
condivisa, con le parti sindacali, soprattutto all’interno dell’area
critica e chirurgica. È fondamentale dialogare e continuare con il
confronto, soprattutto in merito al futuro inserimento di questa nuova
figura e avviare un serio piano di assunzioni di infermieri, garantendo
percorsi formativi adeguati e valorizzando le professionalità esistenti,
sia dal punto di vista professionale che economico e stipendiale. La sanità
pubblica non può permettersi scorciatoie che mettano a repentaglio la
salute dei cittadini e la dignità del personale. Proprio oggi, avremo
un’assemblea con le lavoratrici e i lavoratori a cui parteciperà anche il
nostro Coordinatore Nazionale, Marco Vitelli, in cui li informeremo
sull’evoluzione della situazione, rimanendo sempre pronti ad intraprendere
tutte le azioni necessarie per la loro tutela e di quella della qualità del
servizio sanitario pubblico”.
*Si allega una foto della conferenza stampa*