
(AGENPARL) – Tue 30 September 2025 COMUNICATO STAMPA
Chiorazzo: “Altro che trionfo storico, tre anni per chiudere un concorso. La pieni poteri di Bardi continua a rallentare la Basilicata”.
“Rivolgo innanzitutto i miei più sinceri auguri ai vincitori e agli idonei dei concorsi per i diversi profili dirigenziali regionali. La loro immissione in ruolo rappresenta un passo importante per rafforzare la capacità amministrativa della Regione Basilicata”. È quanto dichiara il Vice Presidente del Consiglio regionale, Angelo Chiorazzo, in merito alle dichiarazioni con cui il Presidente Bardi ha esultato per la conclusione del concorso per 18 dirigenti regionali, bandito oltre tre anni fa.
“È inaccettabile – prosegue Chiorazzo – che il Presidente Bardi presenti come un trionfo un risultato atteso da tempo. Al contrario, in questi anni di governo Bardi abbiamo assistito, e continuiamo ad assistere, a un modello amministrativo basato sul concetto dei ‘pieni poteri’. Un’impostazione che risente della sua formazione gerarchico-militaresca e che ha portato ad accentrare funzioni e decisioni in un ristretto gruppo di soggetti, in altre condizioni lo definiremmo un vero e proprio cerchio magico. Il risultato? Un rallentamento complessivo della macchina amministrativa che ha contribuito a collocare la Basilicata tra le ultime regioni in Italia per efficienza della pubblica amministrazione”.
“Diversamente dal centrodestra lucano – sottolinea Chiorazzo – noi crediamo davvero nella valorizzazione del capitale umano. Per questo auspichiamo che la Regione, oltre a procedere all’immissione in ruolo dei vincitori, detti indirizzi chiari agli enti e alle aziende sub-regionali per scorrere ulteriormente le graduatorie, assumendo anche gli idonei. È quanto già previsto dal ruolo unico regionale in base al quale la Regione Basilicata dovrebbe prevedere anche la programmazione dei posti dirigenziali degli enti sub regionali. Non tenerne conto significherebbe che si è utilizzato questo criterio solo per aggirare i limiti al ricorso a dirigenti esterni, una prassi già attenzionata dalla Corte dei Conti della Basilicata”.