
(AGENPARL) – Tue 30 September 2025 (ACON) Trieste, 30 set – “Dopo oltre un anno di promesse, mesi
di incertezze e cassa integrazione a stipendi dimezzati, ?
arrivata la chiusura definitiva della Tirso. In un incontro tra
azienda, sindacati e Regione, ? stato comunicato che il rapporto
di lavoro dei 153 addetti (per il 70% donne, con un’et? media
sopra i 50 anni) ? terminato e che il prossimo 30 settembre
arriveranno le lettere di licenziamento”. Lo evidenzia in una
nota la consigliera regionale di Alleanza Verdi e Sinistra,
Serena Pellegrino, che con Emanuel Oian, responsabile lavoro di
Sinistra Italiana Fvg, si chiede “quale prospettiva si apra per
queste lavoratrici e lavoratori. Cercare un nuovo impiego o
ricollocarsi, sulla soglia dei 60 anni, attraverso un ufficio di
collocamento? Una situazione drammatica, a fronte della quale la
destra locale nei mesi scorsi si era addirittura stupita di un
corteo sindacale indetto dagli stessi dipendenti”.
“Vale la pena ricordare – evidenzia Pellegrino – che nel 2020,
quando l’azienda contava ancora 245 dipendenti, la Regione Fvg,
tramite la finanziaria regionale Friulia, era entrata nel
capitale di Tirso con un’operazione complessiva da 4 milioni di
euro: 2,5 (diventati 3,5 nel 2024 con interessi composti)
destinati all’aumento di capitale; 1,5 come finanziamento a sei
anni, garantito da ipoteca di primo grado. Un investimento
importante, non efficace e dove probabilmente sono mancati gli
indirizzi politici di lungo periodo: a met? 2024, di fronte ai
debiti del gruppo madre Fil Man Made (oltre 10 milioni di euro),
Friulia ha venduto le azioni Tirso senza avvisare per tempo i
sindacati, generando ulteriore incertezza”.
“? il segno di politiche industriali sbagliate, frutto di decenni
di scelte che liquidano in fretta le vertenze senza un reale
confronto con le rappresentanze sindacali. ? il segno della
deindustrializzazione che sta colpendo l’ex provincia triestina,
l’intera Regione e pi? in generale il Paese”, prosegue la
consigliera, che nella sua nota congiunta chiede “che la Regione
attivi tutti gli ammortizzatori straordinari possibili per
garantire reddito e dignit? alle lavoratrici e ai lavoratori
della ex Tirso; inoltre apra un percorso di confronto vero, che
metta insieme le migliori idee anche nel senso delle proposte di
workers buyout, uno strumento che, a fronte di un piano
industriale serio e una garanzia pubblica, permetterebbe ai
dipendenti di acquisire e rilanciare l’impresa, trasformando una
crisi in nuova imprenditorialit?”.
ACON/COM/rcm
301116 SET 25