
(AGENPARL) – Mon 29 September 2025 *Comunicato Stampa*
*Allarme sanità pubblica: meno ore di lavoro per i dipendenti e meno
servizi per i cittadiniPresidio di Cgil, Cisl e Uil davanti all’Ulss 6*
Padova, 29 settembre 2025 – Un drastico taglio dei servizi che si tradurrà
in meno ore e quindi meno salario per i lavoratori e difficoltà di accesso
alle cure per i cittadini. È quanto denunciano Cgil, Cisl e Uil di Padova
con i sindacati di categoria Filcams, Fisascat e Uiltrasporti in relazione
al cambio di appalto annunciato dall’Ulss6 Euganea a partire dal primo
ottobre, per l’espletamento di diverse attività amministrative tra le quali
Cup, servizi di segreteria, front e back office, accettazione per
radiologia e punti prelievi, oltre a fatturazione e recupero crediti. Il
cambio di appalto comporta il passaggio dal contratto delle cooperative
sociali alla categoria multiservizi e interessa direttamente 104
lavoratrici e lavoratori – per la maggioranza donne, molte delle quali
monoreddito – 20 delle quali a tempo determinato, che non vedranno
rinnovato il proprio contratto e 84 con contratti a tempo indeterminato,
per le quali si prospetta un taglio dell’orario settimanale del 36%. Di
questi ultimi, una ventina non avranno più una postazione di lavoro.
Contestualmente, è prevista una parziale reinternalizzazione di alcuni
servizi che ha già interessato un’altra quarantina dipendenti già usciti
dall’appalto.
Le Organizzazioni Sindacali contestano riduzioni orarie che portano i
contratti individuali fino a 15 ore settimanali, con il rischio di stipendi
da fame e con la probabilità che molti dei lavoratori coinvolti siano
indotti a cercare un’altra collocazione, con una relativa ulteriore
riduzione del personale e dei servizi. Inoltre questi dipendenti, non
essendo stati di fatto licenziati, non potranno accedere alla Naspi. Per
protestare contro questa decisione, le lavoratrici e i lavoratori
interessati, insieme a molti loro colleghi, hanno tenuto un presidio
davanti alla sede dell’Ulss 6 Euganea in via Scrovegni. Presenti anche i
segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Manuela De
Paolis, Francesca Pizzo e Massimo Zanetti, e i rappresentanti della Filcams
Cgil Roger Kithima, della Fisascat Cisl Diego Marcomini, della Uil Fpl Hena
Da Silva e di Uiltrasporti Giorgio Bullo. I sindacati chiedono chiarimenti
alla direzione amministrativa dell’Ulss 6 Euganea per tutelare il personale
e per comprendere le possibili ripercussioni di questi tagli sulla qualità
e quantità dei servizi offerti ai cittadini nel settore della sanità
pubblica. L’incontro è stato fissato per mercoledì primo ottobre alle 9.30.
Il taglio delle ore di lavoro comporta infatti, oltre a una forte riduzione
dello stipendio per i lavoratori, una contrazione dei servizi, che saranno
gestiti in gran parte on-line e saranno quindi meno accessibili soprattutto
per gli utenti anziani. Solo per fare un esempio, la data delle visite
sospese sarà comunicata soltanto via e-mail. Inoltre si perderà quella
carica di empatia che i lavoratori, formati per quella mansione e molti dei
quali con 15 o vent’anni di esperienza alle spalle, garantiscono ai loro
interlocutori. Cgil, Cisl e Uil, con Filcams, Fisascat e Uiltrasporti,
chiedono quindi l’apertura di un tavolo di crisi in Regione e un confronto
con l’Ulss6 e le aziende subentranti, anche per prevedere qualche forma di
ammortizzatore sociale.
*Si allega foto del presidio svolto nel pomeriggio davanti alla sede
dell’Ulss 6 Euganea*