
(AGENPARL) – Mon 29 September 2025 *Cnpr forum: Sicurezza sul lavoro, controlli rigorosi sui luoghi sensibili*
*Nave: “Controlli con figure stem specializzate”*
*Tenerini: “L’Italia punta a fermare la strage sul lavoro”*
*Mazzella: “Mantenere distanze tra controllore e controllati”*
*Cavandoli: “Giovani imparino diritto al lavoro e alla sicurezza”*
“Ho presentato un disegno di legge sulle verifiche periodiche di macchine e
impianti elettrici nei settori sanitario, ambientale e nei luoghi a rischio
di esplosione, dove manca una disciplina univoca per i controlli di
routine. Servono figure Stem, come ingegneri e tecnici specializzati, per
garantire controlli più efficaci e puntuali. Per colmare la carenza di
ispettori, è prevista la possibilità per l’Inail di avvalersi di soggetti
privati, mantenendo però la piena responsabilità sulla qualità e sui tempi
delle verifiche”.
Lo ha dichiarato *Luigi Nave*, senatore del Movimento 5 stelle in
Commissione Ambiente a Palazzo Madama, nel corso del Cnpr Forum speciale
“Sicurezza sul lavoro, più controlli all’interno degli impianti sensibili”
promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti
contabili, presieduta da *Luigi Pagliuca*.
Sul tema è intervenuta *Chiara Tenerini*, parlamentare di Forza Italia in
Commissione Lavoro a Montecitorio: “In materia di sicurezza, l’Italia
dispone di un impianto normativo molto solido, ma non è ancora riuscita a
garantirne un’applicazione concreta capace di fermare questa vera e propria
strage. Il governo sta intervenendo con l’introduzione della patente a
crediti in edilizia e con le misure previste dal pacchetto sicurezza.
Tuttavia, è fondamentale far capire alle aziende che la sicurezza non
rappresenta un costo, bensì un investimento”.
Sui controlli *Orfeo Mazzella*, vicepresidente della Commissione Affari
Sociali e Lavoro del Senato, ha sottolineato come “qualsiasi ispezione deve
essere svolta da personale competente, preparato e adeguatamente formato
per effettuare controlli specifici, come accade ad esempio negli ospedali.
Gli uffici di prevenzione locali dovrebbero disporre di personale che possa
operare in più distretti, garantendo rotazione e indipendenza. In uno
specifico articolo, infatti, si sottolinea che l’ispettore o chi effettua
le verifiche non dovrebbe appartenere al distretto in cui avviene il
controllo”.
Uno sguardo al futuro è auspicabile per *Laura Cavandoli*, deputata della
Lega in Commissione Finanze della Camera: “E’ importante far comprendere ai
ragazzi che il diritto al lavoro include anche il diritto di poterlo
svolgere in condizioni di assoluta sicurezza. Lo scorso anno abbiamo
approvato una legge che introduce, all’interno delle scuole superiori, un
modulo di educazione civica dedicato alla sicurezza sul lavoro. È prevista
anche la possibilità di coinvolgere testimonial, persone che hanno vissuto
esperienze difficili e ne portano ancora i segni, affinché possano
trasmettere in modo diretto la serietà di queste tematiche”.
Al Cnpr Forum, condotto da *Anna Maria Belforte*, si sono alternati tecnici
e professionisti esperti della materia.
“La giurisprudenza arriva quando il fatto lesivo è già accaduto. Bisogna
riordinare la normativa. Il Testo Unico – ha sottolineato *Fulvio Baldi*,
sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione – è
fondamentale per ripartire tutte le responsabilità così come
l’interoperatività tra le tante banche dati esistenti, Inps, Inail e forze
dell’ordine”.
Secondo *Sandro Martorano*, presidente dell’Istituto Nazionale Economico: “Le
norme vigenti impongono controlli regolari sugli impianti elettrici, sulle
messe a terra e sui dispositivi di protezione. Queste verifiche hanno un
valore doppio: da un lato tutelano la salute e la sicurezza dei lavoratori,
dall’altro rappresentano un presupposto fondamentale per l’efficacia delle
polizze assicurative”.
*Marco Cuchel*, presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti ha
messo in evidenza “il ruolo dei commercialisti che accompagnano le imprese
nelle scelte strategiche e gestionali, e possono aiutare a trasformare la
sicurezza da costo percepito a investimento concreto. Occorre sostenere
interventi che garantiscano maggiore chiarezza nei criteri di abilitazione
dei verificatori, indipendenza dei controlli e incentivi fiscali e
assicurativi per le imprese che investono in sicurezza”.
La conoscenza degli strumenti è determinante per l’avvocato *Amedeo Di
Pietro*, presidente dell’Osservatorio nazionale sul Diritto: “Il Documento
di Valutazione dei Rischi, se aggiornato e concreto, non è solo un obbligo
formale: è un vero e proprio scudo giuridico. Un DVR ben fatto dimostra che
l’impresa ha analizzato i rischi e ha messo in campo misure adeguate”.
Per *Elisabetta Polentini* (commercialista e revisore legale dell’Odcec di
Roma): “Occorre adottare misure urgenti per arginare questo drammatico
fenomeno e per fare questo è importante che tutti gli attori parlino tra di
loro, imprenditori, lavoratori, sindacati, istituzioni locali”.
Le conclusioni sono state affidate a *Paolo Longoni*, consigliere
dell’Istituto Nazionale Esperti Contabili: “Le morti bianche sono tragedie
tremende. Prevenire non significa aumentare le sanzioni penali, una nuova
legge che passi la pena da tre anni a cinque, purtroppo non cambia nulla.
Quello che è necessario è dare corso a un’attività di prevenzione e di
valutazione continua e sistematica di controllo dei rischi”.
In allegato la foto dei parlamentari (da sinistra in senso orario Nave,
Tenerini, Cavandoli e Mazzella)