
(AGENPARL) – Sat 27 September 2025 -63500
“La mia Cortona.
Guida alla città di Gino Severini”
Con una grafica accattivante, mappe e un ricchissimo apparato di foto attuali e d’epoca,
un prezioso volumetto curato da
Daniela Fonti accompagna in un itinerario nella città natale del grande artista, riannodando i fili della sua presenza a Cortona tra luoghi, opere e ricordi.
Insieme alla guida, una raffinata
segnaletica urbano
“Severini e gli altri .
Un rapporto mai interrotto’
A Cortona nel 2026 uma grande mostra per i 60 anni dalla scomparsa dell’artista
“..Percorrendo la Ruga Piana verso la piazza della Repubblica in prossimità del Caffè degli Artisti, un palazzo di gran pregio architettonico dà accesso ad5 alcuni locali che prospettano un bel giardino posteriore; lì l’artista per qualche tempo fu ospitato perché se ne servisse come studio. Nei suoi appunti troviamo traccia del fatto che il lungo soggiorno cortonese del 1959 (agosto-novembre) fu particolarmente favorevole al lavoro artistico: dipinse quadri di notevole impegno su temi macchinistici neo futuristi (Geroglifico di un’automobile, Magia dell’automobile), e iniziò la serie dei "collage in ferro", poi proseguita a Parigi con gli oggetti d’uso della campagna toscana che anche anni dopo gli spediva l’amico Pancrazi, il bibliotecario della città, fra i suoi più assidui corrispondenti. La bella strada che aveva rievocato nelle sue “Memorie” era ed è il cuore della città; uno dei bar più antichi e ricchi di memoria è il Caffè Signorelli, nel quale il pittore era solito sostare per lunghe ore discorrendo con i suoi concittadini che lì sapevano di poterlo trovare, sempre disponibile al dialogo”
(Daniela Fonti, “La mia Cortona. Guida alla città di Gino Severini”, 2025 ed. Moebius / tappa 6: La Bottega, il Caffè Signorelli, il Cimitero della Misericordia”)
Il percorso di valorizzazione ma anche di nuova comprensione della figura di Gino Severini nel suo rapporto con Cortona – la città natale e quella delle ultime, lunghe estati in Italia – passa anche attraverso i luoghi, le tante opere qui conservate, i ricordi, le foto dell’epoca.
A raccogliere tutto questo, proponendo un itinerario cittadino dettagliato, con descrizioni storico artistiche, immagini delle opere e della città, supporti grafici e importanti contributi d’archivio, è – su iniziativa del Comune di Cortona con la collaborazione del MAEC e dell’Accademia Etrusca di Cortona e l’organizzazione di Villaggio Globale International – il bellissimo volumetto appena edito "La mia Cortona. Guida alla città di Gino Severini" ( Moebius Editore), presentata sabato scorso dal Sindaco di Cortona Luciano Meoni, dall’Assessore alla Cultura Francesco Attesti e dalla sua curatrice Daniela Fonti, insieme a Romana Severini, figlia del Maestro e cittadina onoraria di Cortona.
88 pagine ricchissime, su progetto grafico di Francesca Pavese, che propongono un itinerario in sei tappe attraverso la città lasciata dal futuro artista a 16 anni, a seguito di “un infortunio scolastico”, ma che Severini – figura centrale per l’arte del XX secolo, capace di coniugare le istanze avanguardistiche vissute a Parigi con l’humus storico, figurativo e paesaggistico della terra d’origine – ha voluto riabbracciare in età matura e in cui ha scelto di essere sepolto: 1) Le sale Severini al MAEC. Un maestro cortonese nel panorama europeo; 2) Il Museo Diocesano e il Duomo; 3) Il Mosaico di San Marco; 4) La via Crucis; 5) La Chiesa di San Nicolò; 6) La Bottega, il Caffè Signorelli, il Cimitero della Misericordia.
Le piacevoli e puntuali descrizioni storico-artistiche delle opere e dei siti – evidenziati attraverso grandi lenti con mappe, che aiutano il visitatore nel percorso – lasciano spazio, nei testi elaborati da Daniela Fonti con la collaborazione di Lia Polizzotti, alle curiosità, alle note personali su pensieri, frequentazioni e abitudini dell’artista legate a Cortona, raccolte da testimoni locali, rintracciate in materiali d’archivio o negli scritti dello stesso Severini, riannodate attraverso i ricordi della secondogenita Romana Severini Brunori, che tanto sta facendo per contribuire alla ricostruzione del rapporto artistico, affettivo e identitario del padre con la sua terra d’origine.
Ma il prezioso libretto – che giunge dopo l’apertura nel 2022 delle Sale dedicate a Severini al MAEC, con le tante opere e i documenti lì riuniti, e dopo un intenso ciclo di conferenze sui diversi aspetti del multiforme universo severiniano – è solo una tappa del viaggio intrapreso da Cortona in questi ultimi anni, per la riappropriazione e la riacquisizione di consapevolezza dell’eredità morale e artistica, del legame affettivo e umano, tra le città e Gino Severini.
A Cortona nei prossimi mesi sarà infatti posizionata anche una raffinata segnaletica cittadina il cui supporto – su progetto di Andrea Mandara – ripropone le linee in movimento delle opere futuriste dell’artista; mentre prende ufficialmente il via il conto alla rovescia per la grande mostra di respiro internazionale “Severini e gli altri. Un dialogo mai interrotto” (titolo provvisorio) con cui Cortona, dal 20/06/2026 al 04/10/2026 al MAEC-Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona, ricorderà i 60 anni dalla morte di Gino Severini, scomparso nel 1966.
Curata da Daniela Fonti e Margherita D’Ayala Valva, due delle maggiori esperte delle vicende severiniane, con la presidenza del comitato d’onore assegnata a Romana Severini, la mostra dal taglio inedito cercherà di mettere in luce – attraverso puntuali confronti – il contributo di Severini nella costruzione di un dialogo transnazionale, tra movimenti artistici e paesi diversi, tra il Futurismo e il Cubismo, l’Italia e la Francia: un ruolo straordinario di mediatore e promotore culturale di cui la sua opera negli anni è espressione, trait d’union fra generazioni, culture e persino fra epoche della storia dell’arte
“Dopo la mostra Signorelli 500 – ha spiegato il Sindaco Luciano Meoni – la città di Cortona si accinge ad organizzare un nuovo appuntamento culturale internazionale. Siamo orgogliosi di intraprendere questa nuova sfida che vedrà nuovamente insieme l’Amministrazione comunale, l’Accademia Etrusca e numerosi partner al fine di rendere un giusto omaggio al nostro grande artista in occasione dei sessant’anni dalla scomparsa. Un particolare apprezzamento voglio esprimerlo nei confronti di Romana Severini che è sempre al nostro fianco nel continuo processo di valorizzazione della figura artistica, storica, ma direi anche umana del padre. Ringrazio tutti gli studiosi che hanno collaborato sin dalla realizzazione delle sale al museo Maec. Questa iniziativa che ci porterà fino al 2026, si consolida con la presentazione della nuova guida e della segnaletica urbana. Il prossimo, per Cortona, sarà un anno legato alla figura di Gino Severini. Questo progetto, insieme a quello dedicato alle celebrazioni francescane, sarà declinato sia per i risvolti culturali, e quindi per la cittadinanza, sia per quelli prettamente didattici, per le scuole e quindi per le giovani generazioni, ma anche come un’offerta turistica che permetterà di rafforzare ulteriormente l’attrattiva della nostra città”
"Questa esposizione non è soltanto un omaggio a un artista che ha saputo attraversare e interpretare movimenti fondamentali come il Futurismo e il Cubismo – sottolinea invece Francesco Attesti Assessore alla Cultura di Cortona – ma rappresenta anche un’occasione preziosa per riscoprire il legame profondo tra Severini e le sue radici cortonesi. La mostra intende offrire al pubblico un percorso che unisce ricerca scientifica, valorizzazione del patrimonio e divulgazione culturale, con l’obiettivo di avvicinare cittadini e visitatori a un linguaggio artistico che, pur nella sua modernità, conserva un dialogo costante con la tradizione. Per Cortona, questa iniziativa significa rafforzare la propria vocazione di centro culturale internazionale, capace di proporre eventi di alto profilo e, al tempo stesso, di valorizzare la propria identità storica e artistica. Siamo convinti che il 2026 sarà un anno di grande bellezza e di nuova consapevolezza attorno alla figura di Severini, e che questa mostra saprà lasciare un segno duraturo nella vita culturale della nostra comunità. "
La guida e la segnaletica urbana, così come le tante conferenze che si sono succedute nei mesi passati – momenti propedeutici al grande evento espositivo del 2026 – rientrano nel progetto "Gino Severini a Cortona. Un artista internazionale nella sua città. Percorsi, testimonianze ed eventi" promosso dal Comune di Cortona in collaborazione con il MAEC e con l’Accademia Etrusca di Cortona, con il sostegno del PAC2024 – Piano per l’Arte Contemporanea- Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura di cui il Comune di Cortona è stato tra i vincitori. Il Progetto scientifico complessivo è di Daniela Fonti, progetto grafico di Francesca Pavese, progetto della segnaletica di Andrea Mandara, con l’organizzazione generale di Villaggio Globale International.