
(AGENPARL) – Sat 27 September 2025 *COMUNICATO STAMPA*
La *Notte della Ricerca di Unimore*, l’evento che ogni anno trasforma le
città di Modena, Reggio Emilia e Mantova in grandi laboratori aperti a
tutti con attività gratuite, coinvolgenti e pensate per un pubblico di
tutte le età, *si conferma un appuntamento estremamente attrattivo*. Lo
testimoniano i numeri: circa *5mila visitatori e oltre 700 ricercatori*
impegnati nelle postazioni dimostrative.
Dalle esperienze immersive tra paesaggi geomorfologici e simulazioni sui
cambiamenti climatici alla valutazione del rischio cardiovascolare con
screening cardiologici gratuiti, dal progetto EduCare, che propone un nuovo
approccio alla formazione e alla ricerca dando voce a pazienti e caregiver,
fino all’Associazione Alumni Unimore, presente con uno spazio di confronto
con ex studenti che hanno trasformato la formazione universitaria in
progetti imprenditoriali concreti: queste sono solo alcune delle proposte
che hanno animato i *Complessi San Geminiano e San Paolo di Modena.* Come
di consueto, non è mancata la possibilità di accedere all’*Osservatorio
Geofisico *di Unimore, situato nella Torre di Levante del Palazzo Ducale.
Tra le *novità* dell’edizione 2025, *l’apertura straordinaria dell’Orto
Botanico di Unimore*, con visite guidate notturne ogni ora fino alle 23.00.
A *Reggio Emilia* il filo conduttore è stata l’innovazione digitale,
declinata in molteplici ambiti: i visitatori hanno potuto esplorare
laboratori di robotica, intelligenza artificiale e digitalizzazione,
sperimentare ambienti immersivi, costruire un Digital Twin – la copia
virtuale 3D di un oggetto reale – e interagire con robot intelligenti.
A *Mantova*, invece, i partecipanti hanno sperimentato la robotica avanzata
in ambienti virtuali, osservato in azione robot collaborativi e veicoli
autonomi, scoperto le potenzialità dei materiali intelligenti come
cristalli ottici e polimeri riciclabili e approfondito l’elettronica
organica applicata all’IA. La biodiversità acquatica è stata esplorata al
microscopio, attraverso l’osservazione di organismi che popolano le acque
dolci, preziosi bioindicatori della salute degli ecosistemi.
La Notte della Ricerca si conferma un’occasione straordinaria per
avvicinarsi alla scienza in modo semplice e divertente e per incontrare le
persone che ogni giorno lavorano per trasformare le scoperte scientifiche
in opportunità concrete per la società.
*Ufficio Stampa Unimore*
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia