
In qualità di già Senatrice della Repubblica Italiana, con una lunga esperienza in Commissione Esteri e come Presidente dell’Unione Interparlamentare Italia-Tunisia, esprimo il mio pieno e incondizionato sostegno all’europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), Benedetta Scuderi, per la sua coraggiosa partecipazione alla missione umanitaria della Global Sumud Flotilla diretta verso Gaza. Questa iniziativa, che coinvolge attivisti, giornalisti e parlamentari da tutto il mondo, rappresenta un atto di profonda umanità e un richiamo urgente al rispetto del diritto internazionale, in un momento in cui la popolazione palestinese soffre un assedio illegale e una catastrofe umanitaria devastante.
Benedetta Scuderi ha dimostrato un impegno straordinario, diventando la prima parlamentare italiana ad annunciare la sua partecipazione a questa flotta di solidarietà, imbarcandosi sulla nave Morgana per rompere il blocco navale imposto da Israele e consegnare aiuti essenziali a un popolo stremato da fame, sete e bombardamenti incessanti. Le sue parole, pronunciate con lucidità e determinazione, meritano di essere sottolineate come un monito per tutti noi: “Per me non c’è una ragione così grande per non andare: è una missione di una importanza storica che può veramente supportare un popolo”. E ancora, in risposta agli attacchi subiti dalla flotta – inclusi droni che hanno danneggiato le vele e ordigni esplosivi nelle acque internazionali – ha dichiarato con fermezza: “Attaccare una missione umanitaria civile è una violazione del diritto internazionale, l’ennesima: è necessario rompere qualsiasi rapporto con Israele e garantire che questa missione arrivi a Gaza”. Queste affermazioni non sono solo un grido di giustizia, ma un invito a scuotere le coscienze dei governi complici, come ha ribadito Scuderi: “Scuotiamo le coscienze dei governi complici”, criticando l’immobilità di istituzioni europee e italiane che continuano a tollerare un genocidio in corso.
Questa missione non è un gesto isolato, ma parte di un movimento globale che riecheggia le voci più autorevoli della società civile. In particolare, le parole di Greta Thunberg, attivista svedese a bordo della flotta e simbolo di una generazione che non si arrende all’ingiustizia, rafforzano il valore di questa spedizione. Thunberg ha denunciato con chiarezza l’ipocrisia dei potenti: “Perché stiamo partendo con la Global Sumud Flotilla? Perché i governi, perché chi ha il potere, non fa nulla”. E ha aggiunto, in un’intervista prima della partenza: “La domanda dovrebbe essere: perché mai è necessaria questa missione? Perché sta succedendo tutto questo? Non si uccidono i giornalisti a meno che non si abbia qualcosa da nascondere”. Nonostante gli attacchi psicologici subiti – esplosioni, droni e persino musica ABBA diffusa per intimorire l’equipaggio – Thunberg ha ribadito: “È guerra psicologica, ma non ci fermiamo”, sottolineando come il mondo intero sostenga questa causa mentre i governi restano in silenzio.
Come esponente politica con un background in geopolitica e dinamiche internazionali, vedo in questa alleanza tra parlamentari e attivisti un esempio di come la società civile possa colmare i vuoti lasciati dalle istituzioni. Il governo italiano deve garantire una scorta diplomatica e interrompere ogni complicità con chi viola il diritto umanitario, come ha giustamente sollecitato Scuderi. Benedetta, il tuo coraggio è un faro per tutti noi: continua a navigare verso la verità e la giustizia. Palestina libera, ora!
Dichiarazione dell’Onorevole Marinella Pacifico, già Senatrice della Repubblica Italiana, Segretario del Comitato di Schengen, Presidente UIP Italia-Tunisia
